romolo ricapito

Suor Cristina, la vincitrice di The Voice of Italy" che nel finale dell'ultima puntata ha recitato il Padre Nostro: ci sta, ma è anche una caduta di stile.
Personalmente sono cattolico, ma se ho voglia di pregare lo faccio nell'intimità, o a Messa.
Quest'opera di evangelizzazione televisiva stride con il varietà.
Bene o male, la religiosa ha comunque meritato la vittoria. E, d'altronde, dopo che i suoi "video", riprodotti su You Tube , hanno conquistato milioni di spettatori in tutto il mondo,
era logico che si imponesse anche col banale "televoto".
Però la cosa che mi dispiace sono le strumentalizzazioni: già c'è chi sostiene che l'inedito scritto da Neffa, da lei presentato nel finale , è un plagio.
Trattasi semplicemente di una canzone che strizza l'occhio al rhythm and blues classico. Mentre l'ex frate Cionfoli, che frate non diventò mai e il quale dopo un Sanremo è scomparso nel nulla, tuona e lampeggia contro la povera suorina - cantante, che ha avuto tanto clamore mediatico.
E' soltanto l'inizio di un massacro che andrà avanti per un po'.
Sta a questa nuova interprete di successo sapersi barcamenare tra invidie, gelosie e tentativi di "seduzione", da parte di un mondo che dietro le paillettes nasconde i coltelli. Suor Cristina sia se stessa, allora, senza esagerare con l'enfasi declamatoria dei suoi "sermoni", ma segua il suo talento se ciò le piace e dà gioia.
ROMOLO RICAPITO