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Sex Tape-Finiti in rete Recensione di ROMOLO RICAPITO

Post n°6754 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da romolor
 

di Romolo Ricapito
BARI, 12 SETT. - Sex Tape-Finiti in Rete con Cameron Diaz è un film esplicito sin dalla prima scena, perché mostra l'attrice nata a San Diego nel 1972 in tutto lo splendore (nudo) del suo lato B. Ma è veramente lei o una sua controfigura? L'approccio della trama è molto "hard" soprattutto nei primi quindici minuti (ma anche nell'ultimo quarto d'ora ...) . Momenti che rimangono i migliori del film perché sono quelli più"veri". Il resto è un concentrato di ipocrisie, trash e sceneggiatura traballante. Ma andiamo per gradi, allora. L'intesa sessuale di una giovane coppia, formata da Amy (la Diaz) e Jay (Jason Segel ) è indagata sin dall'inizio, quando cioè è al massimo del suo fulgore. Il film non si fa pudore nel documentare le erezioni spontanee di Jay (un tabù nel cinema) quando 'uomo è al vertice della sua potenza sessuale. L'altro tabù che viene affrontato è il sesso durante la gravidanza (dopo che la coppia si è accasata). Logicamente, l'intesa fisica decade con l'arrivo dei figli (in questo caso due, un maschio e una femmina) ma la coppia è determinata a programmare un ritorno al sesso in maniera libertina , una volta che sarà libera dai vari impegni del suo incessante tran tran quotidiano. Anche le disfunzioni erettili causate da troppo lavoro sono documentate senza falsi pudori. La sceneggiatura sembrerebbe una sorta di trattato di Masters e Johnson, la coppia di sessuologi americani che studiò con infinite e circostanziate statistiche i comportamenti sessuali degli esseri umani, soprattutto quelli delle coppie sposate . Il riferimento calza a pennello, anche perché i due trentenni (ma gli attori hanno qualche anno di più...) si ispirano a un certo punto della trama al libro La Gioia del Sesso, best -seller americano degli anni '70 di Alex Comfort che mostra, con disegni a volte anche buffi, infinite posizioni negli rapporti sessuali : atti che i protagonisti vogliono imitare, girando un filmato pornografico per uso personale. Il ricorso alla pornografia attiva dovrebbe rivitalizzare un ménage un po' stanco. Il video "sconcio" però finisce in rete, perché Jay, invece di cancellarlo, lo distribuisce a pioggia, per errore, sugli i-Pad che ha precedentemente regalato a parenti e amici, suocera compresa. Egli infatti, lavorando in una stazione radio, è solito comporre delle play list di canzoni o di film che condivide con i più stretti conoscenti, tramite appunto l' i-Pad. Qui il film mostra il segno, sia perché la trama d'inizio è giunta al capolinea (non può certo sostenere un film per intero!) ma anche in quanto una volta chiarito l'equivoco , i rimedi da approntare al fine di scongiurare la visione dell'home video -porno alle persone vicine ( almeno alla maggior parte di esse) risultano più che logorroici da seguire per chi è in sala . La sceneggiatura a metà dunque arranca , proponendo una serie di eventi a catena, ovviamente sempre legati al famoso 'equivoco principale. Le schermaglie degli interpreti paiono inoltre una sorta di passatempo inutile di una coppia semplicemente ricca e annoiata. C'è poi il figlioletto grasso e antipatico di un'altra coppia di amici che ricatta Amy e Jay , in quanto egli minaccia di postare il video dello scandalo sul sito You Porn. Il ragazzetto spiega di avere una copia dell' Mp4 e che solo lui può interrompere la ventilata distribuzione a catena. Tutti questi dettagli tecnici "rompono le scatole" agli spettatori, soprattutto a quelli che conoscono meno la rete, ma anche a chi sa usare bene internet, risultando in toto indigesti. . Inoltre la sezione dove i coniugi si introducono di nascosto all'interno del fabbricato "sede" di You Porn è pessima, con il dirigente del "famigerato" sito che moralizza e fa il filosofo sulla solitudine delle coppie americane , stato esistenziale che spingerebbe queste a divulgare i loro atti sessuali al mondo intero in forma virale. Ma è anche brutta la parte che coinvolge Rob Lowe, nei panni di Hank, un dirigente dell'industria di giocattoli con la quale Amy collabora . . Hank è un uomo ricchissimo che, durante una vacanza della sua famiglia ( quest'ultima momentaneamente assente da casa) si dedica ai suoi piccoli piaceri proibiti, quelli cioè che non ha potuto coltivare nella sua giovinezza repressa: la cocaina e l'ascolto di band come gli Slayer (testi di nazismo, satanismo,assassini seriali). Il ruolo è adatto a Lowe, attore di 50 anni che sembra ancora (quasi) un ragazzino. Ma la parte affidata a Rob Lowe assomiglia troppo al ruolo da lui già interpretato del chirurgo plastico corrotto e tossico nel recente Dietro i Candelabri. Inoltre lo sketch del cane lupo di Hank che insegue Jay mentre quest'ultimo, di nascosto. tenta di appropriarsi dell'i-Pad del loro ospite ( la scusa per introdursi in casa dell'uomo è farsi dare dei soldi da destinare a una charity) è demenziale e inutile. Insomma , un film davvero poco riuscito, che in America si è rivelato quasi un flop e che risulta divertente forse soltanto nell'ultima parte, quando il contenuto del famoso sex-tape verrà finalmente "mostrato" agli spettatori (con le dovute censure, ma non tanto...)".

 

 

ROMOLO RICAPITO

 

 
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