romolo ricapito

La senatrice del Pd  Stefania Pezzopane, 54 anni, che riceve durante una trasmissione alla radio la proposta di matrimonio del fidanzato, Simone Coccia Colaiuta, 31 anni, di professione stripper.
La vicenda "rosa" merita qualche commento.
Del giovane, è visibile una foto su internet tratta da un periodico. Slip da mare ridotti, tatuatissimo, aria da macho "de noantri," fa bella mostra di se come un tenebroso del cinema dei telefoni bianchi .
Lei, piccolina, più vicina fisicamente alla collega di partito Rosy Bindi che alle deputate "renziane" accusate di recente di essere "troppo belle", ha detto che risponderà all'insolita proposta di matrimonio a tempo debito.
La vicenda sdogana definitivamente lo stile "ex Pci", berlingueriano, di riservatezza e rigidità , avvicinando la senatrice a un certo modo di fare "berlusconiano" di rapporti sentimentali esibiti, mediatici e all'insegna del gossip.
Già con Maria Elena Boschi, trasformata dalla stampa in estate in star da copertina, al pari di una qualsiasi Belen Rodriguez, la metamorfosi aveva avuto atto.
Anche le ministre e le politiche del Pd, dopo l'epoca di Mara Carfagna (Pdl) , eletta a furor di popolo nelle passate legislature Miss Parlamento , si sono adeguate a un riscontro d'immagine che produce popolarità e forse anche voti, nella logica "svecchiatrice" e giovanilista di un politico come Renzi, il più giovane presidente del Consiglio di tutti i tempi.
E se non si è belle come la Boschi, il gap è bell'e superato. Basta esibire un fidanzato molto più giovane,sfacciato e "figo" per diventare "di copertina", sfidando rivali fisicamente più "corazzate".
E' un mondo al contrario, dove uomini come Giovanni Leone, decenni fa, esibivano invece mogli bellissime e da mostrare nei salotti come trofei
Insomma, siamo giunti alla politica che mischia la cultura di Maria De Filippi e programmi come Uomini e Donne a una disinvoltura maggiore da parte dei soggetti politici, anche quelli al femminile, nel diventare nazional-popolari e rilassati, unendo l'impegno a un'apparente, disinibita futilità.
ROMOLO RICAPITO

La "moda" esibita di compiere 80 anni sta prendendo sempre più piede.
Ieri si nascondeva il più possibile un'età così veneranda, giudicata addirittura giurassica nel mondo dello spettacolo.
Ma adesso, per la prima volta, i compleanni in serie coincidono con delle icone del cinema e della musica, vedi Sophia Loren, Brigitte Bardot, Ornella Vanoni.
Ed è l'apoteosi delle celebrazioni.
La Loren, felicissima del traguardo, è festeggiata in tutto il mondo, con mostre e retrospettive dei suoi film.
La Bardot, più schiva, è comunque lo stesso omaggiata e riverita, soprattutto in Patria.
Anche Ornella Vanoni non si sottrae agli elogi e si mostra splendida per la sua età, inaugurando un tour e pubblicando un triplo cd antologico.
In tutta questa grande abbuffata di supercompleanni, viene coinvolto anche Gino Paoli.
Da sempre orso di carattere, il cantautore genovese non si sottrae all'evento, con una grande festa nella sua villa a Campiglia (Toscana) che ha visto coinvolti colleghi illustri come Renato Zero, Caterina Caselli, Gianni Morandi e Zucchero.
Insomma, la vecchiaia è stata sdoganata, non esiste, è qualcosa che comunque va festeggiata, come se si vincesse alle Olimpiadi.
D'ora in poi anche la gente comune avrà meno paura di dichiararsi ottantenne.
Tra gli altri ottantenni d'oro, si annovera il cantautore Leonard Cohen (nuovo disco in arrivo) , Maria Pia di Savoia, gli attori Jean Sorel e Pino Caruso, l'imprenditore Carlo De Benedetti.
ROMOLO RICAPITO

Sta suscitando curiosità la vicenda di una signora ottantenne che nel Kansas confeziona enormi peni colorati, in stoffa.
Questa signora (anzi, signorina) dall'aria insolitamente giovanile ha ideato una forma d'arte che, lungi dallo scandalizzare, ha interessato addirittura un'Università.
Quella del Missouri, che espone queste creazioni con una apposita mostra .
Alcune opere hanno l'aspetto di cactus spinosi. Altre sono un insieme di stoffe colorate.
L'imbarazzo dei critici non avrebbe motivo d'essere, nemmeno negli Stati Uniti più puritani.
L'arte erotica è presente sin dalla notte dei tempi, con riproduzioni in graffiti all'interno di grotte millenarie, o di idoli della fertilità scolpiti in legno e pietra.
In antiche lampade ad olio dell'avanti Cristo nell'antica Roma anche accoppiamenti tra persone dello stesso sesso.
L'omosessualità forse scandalizza più oggi, di allora.
Anche nell'arte greca, si riproducevano spesso accoppiamenti, che non sempre erano una giustificazione per avere dei figli, ma divertimento fine a se stesso, o una forma di celebrazione della vita.
Gli antichi egizi predisponevano "papiri" disegnati con figure che fossero "d'insegnamento" ai giovani sposi.
Nel settecento Avanti Cristo i medici giapponesi erano obbligati a studiare "manuali" con figure erotiche, impegnate durante il sesso.
A fronte di tutto questo, considero le "sculture" di stoffa della simpatica signorina Holly Stewart una forma d'arte davvero innocua . Tutt'al più...da ridere.
ROMOLO RICAPITO

Una delle espressioni più evidenti della decadenza culturale e della deriva musicale dei nostri tempi è classificabile con le radio, che invece di diffondere musica da fare ascoltare ai loro utenti, impongono ossessivamente solo la solita sfilza di 5 canzoni.
Ultimo esempio di questa "maleducazione " all'ascolto, è il riproporre in continuazione, ventiquattro ore al giorno, la nuova canzone di Lenny Kravitz, The Chamber.
Personaggio che stimo, Kravitz: suona tutti gli strumenti dei suoi dischi, è anche un bravo attore e a 50 anni ha un'immagine e un fisico invidiabili.
Ma non è possibile ascoltare sempre la stessa musica.
Le radio dovrebbero educare, non usare violenza a chi si mette in ascolto.
Ad esempio, di Kravitz potrebbero fare conoscere, a turno, i brani del cd in uscita. E via discorrendo.
Purtroppo la radio, nel corso degli anni, è decaduta ancora più della sorella "minore" (perché nata più tardi), la televisione.
Da strumento di compagnia, si è trasformata in una sorta di arma di molestia che usa la musica come riempitivo di un vuoto culturale. E' retta inoltre da gente che non ha mai studiato musica e che non rispetta il pubblico.
ROMOLO RICAPITO

Ma a chi giova, in siti internet di importanti testate locali, vedere la notizia dell'ultimo film porno, ritrovato, di Moana Pozzi, con la foto in primo piano di questa donna che prova piacere sessuale, vero o finto non importa?
Il film è stato intitolato L' Ultima Volta di Moana.
Con questo inedito si dovrebbe cercare di commemorare i 20 anni dalla scomparsa di questa attrice.
Si parla in generale (in questo genere di articoli celebrativi) anche dei meriti di questo personaggio , come quello ad esempio di essersi saputa comportare bene in pubblico, sfoggiando proprietà di linguaggio.
Esistono altri personaggi simili a Moana all'estero, come Linda Lovelace, anche lei precocemente scomparsa.
Lovelace negli ultimi anni di vita si dissociò dal mondo del porno, prendendone le distanza, perché esso la sfruttava. La Pozzi forse non ha fatto in tempo a farlo, in quanto morì troppo giovane.
A Genova è in corso una mostra di fotografie della Pozzi, dal titolo Moana Mai Vista,tratte in buona parte dall'archivio di Riccardo Schicchi.
Una mostra di fotografie è cosa ben diversa di un'ambigua espressione di godimento impostaci da certi articoli giornalistici.
Mi dispiace, in certi contesti non sopporto le immagini dell'ultimo film della Pozzi, soprattutto perché ella era già gravemente ammalata.
ROMOLO RICAPITO