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Messaggi di Dicembre 2014

PROPOSTA-CHOC DI BERLUSCONI: MARA VENIER FACCIA IL SINDACO A VENEZIA: LEI: NEL CASO, MI IMPEGNEREI CON SERIETA'

Post n°6716 pubblicato il 09 Dicembre 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Ho visto visto di passaggio in tv Lorella Cuccarini che presentava su Rai Uno un musical teatrale del quale è protagonista. La showgirl è stata appellata in diretta con quella vecchia definizione idiota ," la più amata dagli italiani", che ricorda la pubblicità di una cucina  alla quale fece da testimonial    più di 20 anni fa. Tale definizione fu mutuata da un sondaggio popolare che assegnava il primo posto alla Cuccarini, ma l'anno prima la più amata era Raffaella Carrà, che ebbe il contratto per gli spot dalla stessa ditta di cucine prima della più giovane  collega.
Dico questo  perché un nuovo sondaggio, sottoposto "in segreto" a Silvio Berlusconi, ha stabilito che Mara Venier, forse perché originaria di Venezia, è risultata popolarissima nei sondaggi per la eventuale  proposta di una sua candidatura a sindaco, ovviamente a Venezia!
Berlusconi dunque ha tentato la Venier con una proposta se non indecente, improbabile: vuoi fare il sindaco? Ti candidiamo.
La  Venier, che era impegnata (si fa per dire) in mezzo a tanti vip, vippini e vip-niente alla presentazione delll'ultimo libro -autobiografico del vanitosissimo Alfonso Signorini, si è detta lusingata, dicendo che ci penserà.
La Venier, cacciata dalla programmazione Rai, è stata presa al volo da Maria De Filippi, che le ha fatto riassaporare il successo con la prima serata del sabato sera di Canale 5.
Ora per Mara , a fine carriera televisiva e  a 64 anni o giù di lì ( benissimo portati) si  prospetta una nuova, brillantissima carriera: quella di sindaco di una delle città più belle e visitate del mondo.
Lei ha detto, "sono indecisa, ma se accetterò la candidatura, mi impegnerò con tutte me stessa, come sempre" .
Dalla sua, la bionda Mara ha l'avere smascherato, anni fa - e  lo ricorda  spesso- la truffa di un giochino telefonico che regalava milioni ai  telespettatori di una lontana Domenica In. Il "notaio" della trasmissione sceglieva lui dall'elenco telefonico i  numeri ai quali telefonare, suggeriva a suoi complici le risposte esatte e insieme si spartivano le vincite.
Un po' poco però per governare Venezia. Lo so: la politica è alla frutta, gli scandali troppi. Ma, con tutto il rispetto, riciclare come "politica" un personaggio un po' in disarmo, nonostante i pregressi successi, sa di Repubblica delle Banane.
Buon appetito allora e vinca il migliore.

ROMOLO RICAPITO

 
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MONICA BELLUCCI, "NONNA" DELLE BOND GIRL. 50 ANNI, MA NON LI DIMOSTRA

Post n°6715 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Leggo la notizia: "Monica Bellucci, Bond girl a 50 anni".
L' evento è epocale, perchè segna un cambiamento  del costume fondamentale.
Un tempo, le attrici di più grande successo al cinema, comprese le più belle, al mezzo secolo si erano già ritirate o erano considerate icone del passato.
Sophia Loren, per esempio, a 43 anni interpretava in Una Giornata Particolare di Ettore Scola una casalinga segnata dal tempo e trascurata. Anche Claudia Cardinale oppure Gina Lollobrigida, prima dei 50 avevano già dato: dopo questo giro di boa hanno interpretato pochi e scelti film.
Una loro partecipazione da "Bond Girl" a quell'età sarebbe stata impensabile.
 Maria Grazia Cucinotta, Caterina Murino, Daniela Bianchi (le poche italiane nel cast della saga di 007) recitarono accanto al James Bond di turno in età "verde".
Una Bond Girl cinquantenne fa dunque notizia. La Bellucci è un esempio di bellezza italiana, molto apprezzata in Francia, forse più che in patria.
La sua presenza dunque in "Spectre", nuovo film della serie che sarà distribuito alla fine del 2015, segna  una svolta significativa e clamorosa.
A 50 anni una donna nel cinema oggi è considerata ancora attraente e appetibile per il box office, altrimenti i produttori inglesi avrebbero reclutato una delle tante bellezze "precoci" ammirate in tanti film di James Bond del passato.
E' un dato di fatto che molte di queste bombe sexy sono quasi subito sparite nell'anonimato e il loro passaggio accanto all'agente segreto più famoso del mondo non le ha favorite.
Adesso, per fortuna si cambia: spazio alla donna matura, che per nostra  fortuna è anche italiana.

Le italiane lo fanno meglio (il cinema).ROMOLO RICAPITO

 
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VOLANO STRACCI IN DIRETTA TRA PAOLA PEREGO E NINA MORIC. CHI HA VINTO IL MATCH?

Post n°6714 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Scontro tra primedonne a Domenica In: Nina Moric e Paola Perego si  sono affrontate in studio  come due gladiatrici.
La Moric veniva ospitata per contestare alcune affermazioni che la madre di Fabrizio Corona, Gabriella, aveva fatto nella puntata precedente.
Quest'ultima nel suo intervento non aveva menzionato la Moric, la quale si era sentita sminuita nel suo ruolo di madre. Si era parlato dell'affetto e delle buone maniere della nonna e del padre nei confronti di Carlos, figlio dodicenne di Nina e Fabrizio Corona.
Nina, con un nuovo look  quasi surreale, ha attribuito all'intervista citata dei sotto-testi "indisponenti" nei suoi riguardi.
Ma la Perego invece  non ha tollerato una certa aggressività della Moric nei suoi confronti e un modo rabbioso di pronunciare le  frasi per chiarire  incerti concetti.
Nello scontro è emersa soprattutto l'antipatia reciproca tra la conduttrice di Domenica In e l'ex modella croata.
Antipatia
determinata, anche, da due caratteri forti che, riuniti a poca distanza, hanno provocato scintille.
La Perego poi, si è trovata davanti a un bivio: cacciare la Moric dallo studio, come ha minacciato più volte di fare, o cavalcare lo scoop. Quest'ultima la scelta effettuata , anche se poi, con un colpo di scena, la presentatrice ha congedato con poco anticipo la sua ospite, quando costei  ha parlato di " assegno di mantenimento mai corrisposto" da Fabrizio Corona.
La Perego ha protestato: roba da aula di tribunali, no all'uso del video per queste rivendicazioni familiari e private . E poi su Carlos: "dei bambini non si parla nella mia trasmissione".
Comunque del piccolo Carlos Corona se n'è parlato invece  a sufficienza e il match si è concluso ad armi pari. La Moric, rimasta sulle sue posizioni vendicative, è una donna provata da varie vicende personali, mentre  la Perego è riuscita, in assenza della rivale  Barbara D'Urso "chiusa per ferie" (natalizie) a monopolizzare attenzioni e ascolto alla vigilia dell'Immacolata. ROMOLO RICAPITO

 
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LAPO ELKANN: RICATTO INFAME. Ha fatto arrestare i suoi persecutori, ma d'ora in poi stia attento

Post n°6713 pubblicato il 06 Dicembre 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Il nuovo scandalo a base di ricatti e cocaina nel quale è stato coinvolto Lapo Elkann,  tra estorsioni  e festini improvvisati, riporta a galla l'ingenuità e la fragilità del rampollo di casa Agnelli, già ai disonori della cronaca nera nel 2005, per una storiaccia sempre di cocaina e trans.
La debolezza delle nuove generazioni di industriali si configura con questo tipo  di  derive, causate forse dal peso di portare nomi illustri che hanno fatto la storia dell'Italia.
Anche i nuovi eredi hanno le loro  falle, intese come vizi. Un tempo però questi vizi erano relegati nel privato, oppure chiacchierati in lussuosi salotti da parte di nobili annoiati e industrialotti già rampanti, per  quanto già "imitazioni delle imitazioni" dei vari Alberto Sordi cinematografici.
Adesso la solitudine dei  ricchi e famosi come Lapo si  scontra con la voracità di coloro i quali, occasionali conoscenti che ne condividono altrettanto occasionalmente  le trasgressioni , sono pronti ad approfittarne, filmando, ricattando, estorcendo, alzando la posta.
La reazione di Elkann: rivolgersi alla magistratura e farli arrestare. Ottimo.
Ma Lapo deve imparare a non rendersi preda, per non diventare vittima da ricattatori di mezza tacca e in divenire.
Mai costoro avrebbero ordito in altre situazioni un simile complotto. Ma l'occasione fa l'uomo ladro e il richiamo dei soldi esercita una suggestione    subdola su menti piccolo-borghesi che meditano il gran colpo. Lapo Elkann nella rete di tre furbetti del quartierino  al posto di un 6 al superenalotto.

Il povero Lapo mi fa tenerezza: meglio lui di quel presentatore televisivo intercettato nello scandalo della commistione romana politici e pregiudicati, sorpreso  mentre chiedeva anabolizzanti proibiti al boss di turno. ROMOLO RICAPITO

 
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a Bari: MAMME DELUSE DA EMMA. Pochi "selfie" concessi al firmacopie dopo 9 ore di attesa!

Post n°6712 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Leggo su internet della delusione di molte mamme baresi, in fila con le figlie anche 9 ore per aspettare la cantante Emma Marrone per un "firmacopie" del suo cd in un multistore. La Marrone non avrebbe concesso alle figlie neppure un selfie che documentasse l'avvenuto incontro.
La notizia mi ha irritato.
Nove ore per aspettare un personaggio popolare quanto si vuole, non sono troppe?
E queste mamme costrette a stare in piedi?
Per un selfie?
Una volta ci si accontentava di un autografo.
Mi è capitato qualche volta ad assistere a questi incontri.
L'artista di turno, rassegnato, si sottopone alla trafila di queste cerimonie per vendere dischi.
E ci sta.
Ma spesso la pretesa del selfie allunga l'attesa dei malcapitati in fila: perché oltre alla foto sul telefonino, si vogliono anche baci, abbracci e il libretto del cd con firma e dedica.
Devo dire che questa deriva è colpa dell'imprinting causato dalla televisione e all'ossessività di certi programmi, che impongono personaggi magari di talento, ma non di straordinario talento.
Emma canta bene: ma altre cantano meglio.
Ma veramente certe mamme pensano che accontentare le figlie o i figli in questa deriva antropologica dei selfie sia cosa buona e giusta?
Perché non far conoscere ai ragazzi artiste donne del passato?
Che so, Billie Holiday, Janis Joplin o anche Tina Turner.
Oppure rispolverare vecchie incisioni di Mina, sempre attuale o abituare le orecchie a Maria Callas, la cui voce immortale si spente spesso in spot televisivi e film.
Ma stare in coda ore e ore per una foto con Emma Marrone mi sembra una mancanza di rispetto per se stessi : le mamme imparino ad arginare derive così decadenti.
A questo punto, meglio le regazzine che impazzivano per i Beatles negli anni Sessanta.
Più emancipate: non si portavano le mamme appresso!
ROMOLO RICAPITO
Bari

 
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