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Messaggi di Aprile 2015

TV AUTOREFERENZIALE CHE CELEBRA E CANNIBALIZZA SE STESSA

Post n°6876 pubblicato il 08 Aprile 2015 da romolor
 
Foto di romolor

La televisione che celebra se stessa, Rai Uno che invita nelle sue trasmissioni più seguite personaggi di Rai Uno incensandoli, celebrandoli, intervistandoli sempre sulle stesse cose, sui curriculum vitae noti a tutti, ingigantendo successi e onnipresenze.
Ultimo esempio: Carlo Conti, ospite il giorno di Pasqua a Domenica In -L''Arena di Massimo Giletti.
Ovviamente Conti è stato glorificato per la recente conduzione di Sanremo, che ha prodotto ascolti.
Pazienza se le canzoni dell'ultimo Festival sono in gran parte svanite come neve al sole e dalle classifiche a dispetto delle intenzioni, tranne poche eccezioni...
Ed ecco ripercorsa l'infanzia di orfano di padre in tenera età di Carlo Conti, i successi (o successini) nelle radio private. Prima di approdare al grande salto: Mamma Rai.
Nell'eloquio, Carlo Conti per spiegarsi meglio e rendere più comprensibili i suoi concetti non citava frasi di scrittori, poeti o filosofi, ma testi di Mogol appartenenti a canzoni di Lucio Battisti.
Infine, largo spazio alla paternità tardiva del presentatore, col conteggio di quanti anni avrà il suo bambino quando Conti sarà ormai un vecchietto.
Naturalmente poi, Massimo Giletti aveva sulle ginocchia una copia di "Si Dice Babbo", l'ultima fatica letteraria del presentatore di "L'Eredità".
Tv dunque autoreferenziale, pronta ad esaltare i suoi "impiegati", ma non a ospitare, ad esempio, scrittori di professione perché il racconto e l'intervista sui loro libri non farebbe ascolto.
Dunque alla fine si conosce tutto di Carlo Conti, persino il colore dei calzini che abitualmente indossa e niente di tutto il resto.
ROMOLO RICAPITO

 
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GAFFE DI CRISTINA PARODI SU FRED BONGUSTO E "PROMOZIONE" DEL SUO LIBRO IN DIRETTA

Post n°6875 pubblicato il 08 Aprile 2015 da romolor
 
Foto di romolor

A La Vita in Diretta è partito un servizio che celebrava gli 80 anni di Fred Bongusto.
Alla fine del servizio il conduttore Marco Liorni ha fatto all'altra conduttrice, Cristina Parodi, una domanda: se le fosse capitato, cioè, di essere mai stata baciata da adolescente con la colonna sonora di Una Rotonda sul Mare, celebre successo di Bongusto.
La risposta della Parodi è stata: non con il sottofondo di quella canzone, è vecchiotta per me.
Poi : sì, sono stata baciata in una "rotonda", ma il resto lo dico nel mio libro.
Due considerazioni.
In primo luogo, Cristina Parodi è riuscita astutamente a fare la "pubblicità occulta" al suo libro "Arrivo sempre in anticipo", appena pubblicato da Mondadori.
Per quanto riguarda la sua giovane età in rapporto al brano di Bongusto: "Una Rotonda sul Mare" è un classico, un evergreen della musica leggera.
Tutti conoscono Il Cielo in Una Stanza di Paoli o Grande Grande Grande di Mina, ad esempio : mentre Una Rotonda sul Mare è un pezzo che viene riproposto da 50 anni in night club, sale da ballo all'aperto e discoteche. Dunque non è impossibile che lei, nata nel '64, possa avere avuto come ipotetica colonna sonora delle sue effusioni quel brano del buon vecchio Fred che, tra l'altro, ha dato luogo anche a un varietà andato in onda nelle estati del 1989 e 1990 proprio su Canale 5, televisione dove la Parodi è nata artisticamente e professionalmente , almeno al cospetto del grande pubblico...
ROMOLO RICAPITO

 
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Gaffe di MASSIMO GILETTI a L'Arena: fa pubblicità a una ditta di scatolame

Post n°6874 pubblicato il 05 Aprile 2015 da romolor
 
Foto di romolor

La domenica di Pasqua nella sua "Arena" Massimo Giletti ha intervistato l'allenatore di calcio Giovanni Trapattoni.
Trapattoni ha raccontato un episodio della sua infanzia, allorquando giocava a calcio con un rudimentale pallone, costruito con stracci .
Giletti, intervenendo, ha suggerito a Trapattoni se egli si fosse servito anche (per giocare) anche di scatolette di carne Simmenthal.
Pronunciando ciò che in Rai è proibito:il nome di una ditta, facendo così pubblicità gratis .
Peccato veniale, si dirà.
Ma i tempi di Mike Bongiorno questo non sarebbe accaduto.
Massimo Giletti, poi, ha un'aggravante: è giornalista.
Gli iscritti all'Albo dei professionisti, ma anche dei pubblicisti, non possono fare pubblicità a prodotti commerciali.
Una "tiratina d'orecchi" a Giletti, termine usato dal già citato Mike Bongiorno nei suoi "Rischiatutto", è d'obbligo.
ROMOLO RICAPITO

 
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Semi-flop del film italiano La Scelta. Perché i film italiani incassano poco

Post n°6873 pubblicato il 04 Aprile 2015 da romolor
 
Foto di romolor

Non ho molta voglia di andare a vedere il film La Scelta di Michele Placido con Raoul Bova e Ambra Angiolini, così come per molti altri film italiani usciti di recente.
Mi piacciono molto come attori Bova e Ambra, ma sono un po' stanco delle solite facce al cinema, dei soliti cast.
Placido ha detto alla trasmissione Cinematografo di Rai Uno di avere ingaggiato per questa vicenda adattata da Pirandello dei "volti popolari", dunque la scelta è motivata dal fatto che il pubblico potrebbe essere invogliato ad andare al cinema.
Ma la partenza del primo giovedì pre-pasquale non ha dato ragione a Placido: il film si è classificato soltanto al settimo posto.
Che il pubblico inizi a pensarla un po' come me?
Anche per vicende meno intimiste, si prende un cast allargato di attori, scelti tra i più vendibili, mischiando comici e commedianti.
Diversi film sono passati però inosservati: i flop più clamorosi quello degli ultimi "Soliti Idioti " e di Silvio Muccino.
E così troviamo ai primi posti ancora il 3 aprile (ultimi dati disponibili mentre scrivo) nell'ordine Fast and Furious, le favole Into the woods e Cenerentola, quindi i francesi L'Ultimo Lupo e La Famiglia Belier, poi Insurgent. Il primo film italiano a comparire negli incassi è proprio La scelta, che perde già una posizione dopo un solo giorno di programmazione.
Il fatto di essere stati superati con ben due pellicole anche dai cugini francesi (il loro cinema è sempre più raffinato, coniugandosi con lo spettacolare) dovrebbe fare riflettere.
Il cinema italiano attrae di meno proprio per le sue storie risapute e i cast ripetitivi.
ROMOLO RICAPITO

 
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il cuore d'oro di YOKO ONO: triste per la scomparsa dell'"amica" CYNTHIA LENNON

Post n°6872 pubblicato il 03 Aprile 2015 da romolor
 
Foto di romolor

Il cuore d'oro di Yoko Ono: la popolare artista e cantante, vedova di John Lennon, nel suo profilo Fb ha messo in evidenza il suo non distaccato dolore per la scomparsa di Cynthia Lennon, la prima moglie di John .
La Ono si dichiara molto triste e ricorda Cynthia come una meravigliosa persona e una grande madre per Julian, il figlio di primo letto di John.
Inoltre, Yoko si dichiara fiera che i Beatles abbiano avuto in "famiglia" due donne capaci e degne come loro.
Di Cynthia si sa quello che le tante biografie riportano: John la tradiva con moltissime donne, conosciute e non.
Alcune erano semplici fan dei Beatles.
Anche Yoko durante una separazione fu "tradita" con una "rivale" della sua stessa etnia.
Ma il tutto faceva parte del divismo: John, uomo fragile e baciato da un'improvvisa fortuna, prima di scrivere canzoni -capolavoro come Imagine si sentiva "perso".
Restato orfano di madre giovanissimo, cresciuto con una zia ( Mimi) buona ma severa, il Beatle assassinato a N.Y. nel 1980 da un ammiratore folle era un artista, ma prima ancora un uomo al quale in fondo si perdonava tutto.
Con la scomparsa di Cyntha, della quale su Facebook Yoko Ono mostra una foto che le ritrae assieme assieme a Julian e al suo fratellastro Sean Ono Lennon (figlio di Yoko), la Ono sente di avere perso una "referente", o una compagna di vita anche se a distanza: prima di lei la scomparsa Cynthia  aveva amato con tutta se stessa John, quel Lennon diventato un mito per tante generazioni, ma che nel privato era un uomo riservato e indifeso, soprattutto davanti alla violenza del mondo e alle sue ingiustizie.
ROMOLO RICAPITO

 
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