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Messaggi di Gennaio 2016
Ho seguito attentamente la seconda puntata di Così Lontani, Così Vicini su Rai Uno, show a base di Carrambate.
Il ritrovamento, cioè, di parenti perduti nel tempo per circostanze sfavorevoli.
A condurre, Al Bano e Romina Power, ognuno per conto proprio.
I casi che ho guardato erano di sorelle che cercavano altre sorelle, da riabbracciare dopo 40 anni.
Le prime due situazioni erano molto simili. Interessanti quanto si vuole, ma dopo l'ennesima sorella che ritrovava l'altra sorella, magari di stanza a Manchester, mi sono distratto e non ho seguito più, tranne cogliere echi di altre sorellanze, al massimo fratellanze, ritrovate dal televisore lontano.
Se l'intento è nobile, l'esecuzione alla fine stressa: situazioni simili, o uguali, non possono costituire il sale di uno show.
Giudico dunque il programma abbastanza noioso.
Riguardo i due presentatori: Al Bano mi è parso una sorta di postino della De Filippi, con queste buste con lettere commoventi da consegnare mentre Romina, più empatica, alla fine mi è sembrata una fata condotta in un regno che non è il suo.
Infine, la camminata abbracciati della ex coppia dei Carrisi dopo l'esecuzione dei buoni intenti, l'ho intesa come straniante.
Ritrovati tra loro dopo liti e controversie personali.
Giusto, ma fa un effetto strano.
Manca soltanto Loredana Lecciso come terza "presentatrice" di qualche caso pietoso, ma forse qualcuno ci sta già pensando ad assumerla nella prossima edizione.
ROMOLO RICAPITO
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Ho fatto da solo una riflessione riguardo una serata, organizzata in un locale alla moda barese, le cui istantanee sono state pubblicate sul sito di un'importante testata.
L'ospite d'onore era Fabrizio Corona: una folla di fans scatenati si accalcava nella sala attigua al "salottino" dove l'ex fotoreporter alloggiava, con sguardo spaurito e un po' stupito.
Occhiali, giubbotto e jeans su scarpe coi lacci senza calzini, Corona sembrava un bel ragazzotto, più giovane della sua età e dallo guardo pietrificato.
Donne, ma anche uomini , urlavano entusiasti con i telefonini in bella posa pronti a ritrarre l'idolo: i cellulari branditi in alto come armi.
Non so perché, questa folla mi ha fatto l'impressione di cavernicoli che attorniavano un bisonte da catturare, mentre quello che faceva la figura migliore era proprio l'impassibile Fabrizio.
Donne scosciate, vestite in modo discinto per l'occasione (neppure granché attraenti) si facevano ritrarre sedute accanto al vip d'eccezione, altrettanto faceva qualche giovanottone forse ispirato dalla carriera di Corona e magari intenzionato a imitarla.
Ciò fa il paio con il corso per manager, o venditori, nel quale Fabrizio Corona fece il "professore", previo pagamento (100 euro l'ora) poco tempo fa a Milano .
Docente di marketing il suo "titolo accademico" .
Un ruolo di formatore, insomma, a discapito delle condanne penali.
Ripensando a tutto ciò, assolvo Fabrizio Corona da ogni addebito "morale", ma sinceramente mi chiedo come sia possibile che in una società moderna, dove regna l'informazione e nella quale l'istruzione ha fatto passi da gigante negli ultimi 50 anni, possano esistere tali "abbagli" o miti che in realtà non sono tali...
ROMOLO RICAPITO
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A pochi giorni dal Festival di Sanremo non si parla più di vallette, valletti e nemmeno granché di ospiti.
Carlo Conti, presentatore e direttore artistico, sembra essere stato già messo in soffitta, mentre i cantanti in gara vengono ignorati dalla stampa nazionale.
Tutti, ad eccezione di "una".
Quest'una è Patty Pravo.
Tutte le testate, musicali e non, hanno iniziato a occuparsi dell'ex Ragazza del Piper, ormai una delle poche "signore della canzone" ancora alla ribalta.
Ma da cosa nasce questo interesse che ha monopolizzato l'attesa di una gara, diciamola tutta, ormai ben poco appassionante?
Non basta la celebrazione dei 50 di carriera della Pravo.
Al festival l'artista veneziana mancava da 5 anni.
Ogni volta, la sua presenza ha destato scalpore,sia per il look che per il testo delle canzoni.
Stavolta non sarà diverso e il perché è facile da capire.
In gara sono presenti molti giovani reduci dai talent show.
Ma di loro si è detto tutto: le carriere non destano sorpresa e così le personalità, tutte davvero insufficienti per imbastire articoli o spot che facciano del festival la kermesse magica di un tempo.
La buffa Arisa si è vista ultimamente in tutte le salse, ad esempio, mentre gli Zero Assoluto saranno simpatici ma non certo facce da prima pagina e così quasi tutti gli altri.
E perciò Patty Pravo, col suo mistero, nonostante sia sulla scena dagli anni Sessanta, le sue canzoni belle e mai scontate e infine il suo essere l'antesignana delle mode (per non passare mai di moda..) regna incontrastata su una rassegna che mostra gli acciacchi dell'età, ma che al carisma di certi artisti (Modugno, Al Bano e Romina, Nilla Pizzi, Claudio Villa etc...) deve la maggior parte della sua fama anche all'estero.
ROMOLO RICAPITO
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Tanto tuonò che ...nemmeno piovve.
Canale 5 ha trasmesso, incurante delle sollevazioni di associazioni a tutela della famiglia, dei minori e di costume, il film Cinquanta Sfumature di Grigio.
La programmazione della rete ha subito un cambiamento: più film e in aggiunta recentissimi, per contrastare le fiction di grande successo della Rai.
E così la pellicola - scandalo è andata in onda tranquillamente, con tanto di bollino rosso.
Avevo già visto il tutto al cinema e devo dire che il film mi era piaciuto.
Riguardandolo in tv ho notato di nuovo una certa cura e aderenza al romanzo: buone la fotografia e l'ambientazione, ma davvero ottima la colonna sonora.
Del film rimane l'impressione di una storia romantica e perversa come tante altre, ma rivista ai tempi d'oggi.
Gli attori protagonisti: lui, Jamie Dornan, è promosso per aderenza al personaggio e viso sofferto.
Lei, Dakota Johnson, sul piccolo schermo perde: piccola, bruttina, dalle espressioni poco intelligenti, davvero pare incredibile che una ragazzotta del genere possa fare perdere la testa a un miliardario
ROMOLO RICAPITO
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C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico.
Scomodo Giovanni Pascoli per parlare del successo di vendite, in una sola settimana, dei nuovi cd di David Bowie e Alessandra Amoroso: entrambi certificati disco d'oro.
Il disco, dunque, come oggetto che rinasce dalle sue ceneri dopo che era stato dato per spacciato.
Certo, per un successo come quello del compianto Duca Bianco (Bowie) e dell'Amoroso, amata dai giovanissimi, l'invenduto è tanto, riferibile ad altri artisti altrettanto meritevoli ma più sfortunati.
Ma questi due cantanti, diversissimi, uno inglese l'altra salentina, testimoniano che il vero fan vuole possedere "l'oggetto" e non limitarsi a scaricarlo illegalmente da internet.
Dunque l'antico, ma modernissimo sound del Duca Bianco (Bowie) che col disco di inediti Blackstar sfiora il capolavoro e il "nuovo" rappresentato dalla giovanissima Amoroso, che ha snobbato il Festival di Sanremo correndo (e vincendo) da sola, si impone all'attenzione generale, ottenendo consensi e resuscitando il cd, ormai oggetto di lusso più che di consumo.
Romolo Ricapito
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
Inviato da: Coulomb2003
il 10/11/2020 alle 12:33
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11