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Messaggi di Gennaio 2016

COSTUME PER BAMBINO "DA PROFUGO": E' BUFERA SUL SITO AMAZON

Post n°7155 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

Una tempesta in un bicchiere d'acqua. Mi riferisco alle famigerate fotografie del costume di Carnevale per bambina e bambino con la definizione "da profugo" in vendita su Amazon.
Tanto è bastato per generare gli strali di alcuni utenti e associazioni umanitarie per il presunto sfruttamento dei drammi dei rifugiati e quant'altro.
Ma è mai possibile che occorra ristabilire l'ordine sfruttando sempre il presunto politically correct?
Forse è stato commesso un errore: era sbagliata la dizione "profugo".
Il costume, anni Venti, che comprende per il maschietto un gilet, pantaloni marroni larghi, una valigia marrone di quelle che usavano i nostri nonni o gli emigranti, è venduto in Gran Bretagna come maschera di ragazzo sfollato, assieme a quello della bambina, con vestito lungo anni Venti , colletto nero e scarpe nere su calzettoni bianchi, stessa valigia.
Leggo: "il travestimento ricalca lo stile anni '20 degli emigrati che lasciavano l'Europa alla volta dell' America".
Dunque un costume storico.
Tutto sta a come ci si rapporta alla faccenda.
In G.B. gli acquirenti si dichiarano soddisfatti della scelta.
Esiste un campionario che attinge alla Seconda e Guerra Mondiale.
Con l'aiuto di genitori attenti, la vestizione carnevalesca potrebbe essere l'occasione per insegnare un po' di Storia ai nostri figli , per parlare di ragazzi più sfortunati o in cerca di fortuna ai quali il benessere era negato, ma del cui benessere erano in cerca, seguendo i genitori che emigravano negli Usa, in Canada, Australia.
Perché scandalizzarsi?
L'abbinamento "profugo del '900" a profugo dei nostri tempi in fuga dall'Africa è inadatto, strumentale.
ROMOLO RICAPITO

 
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ORIETTA BERTI e quell'aneddoto del Festival del 1966 con la Vanoni

Post n°7154 pubblicato il 24 Gennaio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

Oggi in tv, Rai Due, nella sezione pomeridiana di Mezzogiorno in famiglia, condotto da Tiberio Timperi, era ospite Orietta Berti.
Stimo la Berti, ma anche questa volta è stato citato l'aneddoto del Festival di Sanremo 1966: erano in gara, in "abbinamento", Ornella Vanoni e Orietta con il brano Io ti darò di più.
Spronata da Paolo Limiti, anch'egli ospite in studio, la cantante emiliana ha dovuto replicare per la (decima? undicesima?) volta la storia della Vanoni che rifiutò di essere fotografata con lei.
Probabilmente, si è detto e ridetto in altre trasmissioni, Ornella Vanoni, ex cantante della "mala" e di matrice "intellettuale", non voleva essere "confusa" con una collega nazional-popolare,
Purtroppo però, l'aneddoto è vecchio.
Lo sento e risento ogni santa volta che Orietta Berti va in tv a presentare il suo cd-cofanetto celebrativo dei 50 anni di carriera.
Non sarebbe ora di cambiare il racconto?
Oltretutto, per quanto la Berti sia alla mano e brava, il racconto è anche un po' irrispettoso nei confronti di Ornella Vanoni.
Romolo Ricapito

 
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RUDY GUEDE A "STORIE MALEDETTE": "HO VISTO AMANDA KNOX NELLA CASA DEL DELITTO"

Post n°7153 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

Mi è piaciuta moltissimo la prima puntata della nuova serie del programma Storie Maledette, ideato e condotto su Rai Tre da Franca Leosini, che ha intervistato Rudy Guede.
Il giovane, condannato per l'omicidio di Meredith Kercher, ha parlato per la prima volta.
E ha dichiarato che come risulta dalle conclusioni dell'inchiesta ( il tutto è stato confermato dalla Leosini) è stato acclarato che il colpo mortale inflitto alla vittima con un coltello non fu affondato da Guede.
Inoltre, sempre l'inchiesta, ha chiarito che Guede non violentò Meredith.
Nella trasmissione il giovane di origine ivoriana sostiene di avere visto in casa, in via Della Pergola, a Perugia, Amanda Knox.
Comunque l'americana è stata assolta.
Così come Raffaele Sollecito.
Se l'unico colpevole in realtà non uccise materialmente e le risultanze dicono che fu un omicidio di gruppo, chi ha ucciso realmente Meredith Kercher?
Condanna a parte, urge una revisione del processo, come Rudy Guede è intenzionato a chiedere :è quello che emerge appunto dalla puntata di Storie Maledette.
Romolo Ricapito

 
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Clamoroso sorpasso al Box Office: DI CAPRIO BATTE CHECCO ZALONE!

Post n°7152 pubblicato il 19 Gennaio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

Dopo 18 giorni di incassi stratosferici, da record, il regno di Checco Zalone con Quo vado? cede il passo al nuovo imperatore: Leonardo Di Caprio che con The Revenant (Redivivo) lunedì' 18 gennaio ha totalizzato ben 462 mila euro di incasso, a fronte dei 301 mila del comico pugliese.
Forte di 6 candidature all ' Oscar nel corso della sua inarrestabile carriera, Di Caprio quest'anno è dato per vincente.
Meritevole dunque il suo avvicendamento al vertice della classifica del box office che vede Creed al terzo posto, il cui co-interprete è il rinato Sylvester Stallone, anch'egli in odore di Oscar come non protagonista.
E così il cinema americano, che gli ultimissimi dati danno come vincente negli incassi rispetto agli scorsi anni, si attesta come l'asso pigliatutto delle nostre sale, a discapito dei prodotti nazionali , combattuto dalle nostre commedie, che però sono insufficienti a contrastarlo sul serio .
Quindi anche se col rosso di sera il bel tempo si spera, uno Zalone ogni quattro anni non è sufficiente per risalire la china e rivitalizzare il panorama complessivo dell'offerta cinematografica .
Occorrono allora molti altri "fenomeni" cinematografici,oltre a Luca Medici: molto difficili da prevedere ma, soprattutto , da costruire.
Se Checco Zalone è un outsider per la sua comicità sopra le righe e ben calibrata, con trame farsesche ma dopotutto realistiche , o iperrealistiche , troppe pellicole riproducono cast formati dai soliti attori che vengono rimescolati tra loro e poche facce nuove sono introdotte sul mercato.
L'unico film straniero in classifica nei primi 10 è attualmente La Corrispondenza di Giuseppe Tornatore, che però è ricorso a due interpreti principali stranieri: Irons e la Kurylenko.
Dunque anche il nostro cinema, per rigenerarsi, impone facce estere. Ma occorre scoprirne al più presto di nuove ed autocnone, prima di soccombere definitivamente all'invasione di film più appetibili in quanto meno prevedibili: ovvero i soliti prodotti nordamericani.
Romolo Ricapito

 
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se ne è parlato in tv: IL FANTASMA DI RAIMONDO VIANELLO

Post n°7151 pubblicato il 18 Gennaio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

  La televisione "seriale" di Barbara D'Urso: a Domenica Live si invita un ospite, poi si prosegue con altre ospitate, approfondendo temi e confronti, ma di più notizie distribuite da blog e siti minori che dovrebbero destare curiosità.
E così, a breve, riecco la famiglia di filippini adottata dai Vianello (Sandra e Raimondo) e che ne hanno ereditata la casa milanese.
A tutto schermo la faccia paciosa di uno dei "nipoti" adottivi della coppia di attori, il quale sorridente risponde alle domande della conduttrice, riguardanti le apparizioni fantasmatiche dei padroni di casa nell'appartamento un tempo abitato.
Fenomeni paranormali incontrollati e incontrollabili, come la doccia che si aziona da sola di notte e il televisore che si accende su un canale sconosciuto, magari proprio quello seguito da Raimondo.
Sandra, come fantasma, è più defilata: minori le sue testimonianze dall'aldilà.
Sicuramente i Vianello avrebbero riso di queste notizie di scarto, magari impiantando all'istante uno dei loro sketch.
Del resto, Raimondo adorava l'humour nero.
Ma è proprio necessario ricordare due grandi attori scomparsi con queste notizie da horror di serie C?
ROMOLO RICAPITO

 
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