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Messaggi di Gennaio 2016
Capita a volte di seguire alcuni programmi non per il loro effettivo interesse, per quanto mi riguarda, ma nell'attesa di guardarne degli altri.
Una di queste trasmissioni di "di attesa" è per me Linea Verde, su Rai Uno .
Oggi, domenica, ho ravvisato in essa una certa impreparazione da parte della conduttrice , ma non è la prima volta.
Mi spiego: in un servizio sulle mucche si parlava del latte e un esperto nutrizionista elencava i meriti di questo alimento per tutte le categorie di persone, dunque grandi e piccini. A ciò erano accompagnati degli aneddoti, come quello calcistico, che dava la nazionale di calcio olandese "vincente" (quella di Cruijff) perché composta da bevitori di grandi quantità di latte, dunque l'alimento è considerato ovviamente un energetico nella pratica sportiva .
Alla fine di queste riflessioni (e informazioni) la conduttrice (che vanta un titolo di Miss Italia) replicava con questa osservazione, alquanto pleonastica e scontata: "allora non è un alimento solo per neonati?"
Trovo che vincere un titolo di bellezza non sia un demerito, ma non può essere neppure considerato un lasciapassare per diventare una conduttrice esperta e professionale.
Dunque la miss-conduttrice si prepari ad essere non dico più disinvolta (lo è a sufficienza) ma almeno un po' più acuta.
Romolo Ricapito
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Se ne parlava prima della messa in onda e ancora di più adesso, dopo che si è vista la scena in tv.
Quella di Giancarlo Magalli che, nudo sotto la doccia, nella prima puntata dell'Ispettore Coliandro, canta Kobra di Donatella Rettore ma, uscendo dal bagno, scivola su una saponetta e muore.
Leggo: il filmato sta impazzando sui social.
Certo, è curioso che un conduttore tv si metta così alla berlina, ma si tratta di auto-ironia.
Non tutti avrebbero accettato un "ruolo" del genere e di intonare una canzone così compromettente.
Ma Magalli può. Forte del fisico non certo da adone e dalla sua nota vis polemica, era il personaggio adatto per una sortita del genere.
Il lancio dell'ispettore di Rai Due più amato, Coliandro, interpretato dal bravo Giampaolo Morelli, si avvale di una spalla di lusso, appunto Magalli, così come il primo episodio di Don Matteo si è avvantaggiato della splendida Belen Rodriguez.
Ma, attenzione, sparita la Rodriguez, Don Matteo ha avuto un vistoso caldo di ascolti.
Speriamo non succeda così con l'Ispettore Coliandro: sarebbe necessario a quel punto resuscitare il prode Magalli per un'altra scena "a luce rossa" che attiri quella categoria di spettatori affascinati dal trash.
ROMOLO RICAPITO
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Ennio Morricone candidato all'Oscar per la colonna sonora: la notizia sulla stampa italiana ha surclassato le candidature più importanti (film, attore, regista) come se il grande musicista sia il solo nominato ai prestigiosi premi.
Non una parola sull'esclusione di Giulio Ricciarelli con Il Labirinto del Silenzio: il film, prodotto e girato in Germania non è passato nella categoria "miglior film straniero".
Eppure Ricciarelli, di origine italiana, era stato ampamente citato quando il film è stato mandato a partecipare alla competizione dai tedeschi.
Infine Cinquanta sfumature di grigio ha ottenuto almeno una nomination: quella per la migliore canzone.
Visto che la pellicola "erotica" è la probabile vincitrice dei Razzie Awards, quelli che decretano il film peggiore, si è presa comunque la sua bella rivincita con una nomination che, per quanto minore, la colloca in gara , mentre tanti film più quotati dalla critica,a sorpresa, di candidature non ne hanno ottenuta neppure mezza.
ROMOLO RICAPITO
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David Bowie è "transgenerazionale"?
Lo dimostra quanto è accaduto in una scuola superiore italiana, in una quinta.
Una ragazza, sul libretto delle giustifiche, ha scritto di essere entrata in ritardo in classe con la motivazione: morte di David Bowie.
La scomparsa del sessantanovenne cantante, che ha avuto molto risalto mediatico, ha finito per influenzare un'alunna maggiorenne che comunque non fa parte della generazione dei fans del "Duca Bianco", né di quelle immediatamente seguenti.
Comunque sia l'artista di Let's Dance e Ashes to ashes grazie alla sua modernità data dal non seguire le mode ma dall'imporle, si è insinuato nella cultura degli ultimi 45 anni nonostante l'aspetto algido, diventando emblematico sia come cantautore che come attore, imprenditore di se stesso e mago delle trasformazioni.
La povera studentessa, così giovane e fiduciosa nel futuro, è rimasta sconvolta, probabilmente, dall'intuire che personaggi così validi e interessanti sono un retaggio purtroppo del passato: tra i reduci dei vari talent show e i fanatici creati da video clip improbabili non esistono artisti della stessa pregevole fattura con i quali entrare in empatia.
ROMOLO RICAPITO
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Non mi è piaciuta la nuova partecipazione di Simona Izzo a Porta a Porta dopo che "sportivamente" ha deciso di replicare ai rimproveri che le sono stati fatti soprattutto su internet per i ritocchi al viso o il cosiddetto refresh.
La Izzo si è detta contenta degli interventi del chirurgo estetico, giustificandosi in parte con un'operazione chirurgica completata dal discusso restyling.
Ciò che dà fastidio non è tanto la convinzione dell'attrice-regista sui suoi comportamenti, legittimi, ma il suo ergersi paladina delle donne.
"Non vorrei che, soltanto perché sono stata tanto criticata, una donna che vuol fare come me si trattenga dall'andare sotto i ferri . Se lo vuole fare lo faccia, se ha paura dei ferri del chirurgo non lo faccia".
Simona Izzo ha sminuito poi le critiche del pubblico sostenendo che la sua faccia è stata trattata nelle fotografie col photoshop, per renderla più grottesca e criticabile.
Anche Rita Dalla Chiesa, invitata in studio come opinionista, contraria alle operazioni estetiche, le ha detto: ma invece sembri naturale.
Tesi confermata da Elisabetta Gregoraci, altra ospite di Bruno Vespa.
Tutto ciò mi è sembrato un consenso alla "tarallucci e vino" a Simona Izzo, che tanto naturale non è, essendo ricorsa a precedenti operazioni, come lei stessa ha ammesso.
Roy De Vita, chirurgo plastico, ha detto che per un seno rifatto bene occorrono non meno di 8.000 euro.
Dunque trattasi di interventi non alla portata di tutte le donne.
Anche la Gregoraci mi ha irritato: criticava delle sue amiche che si sono rifatte il seno per "soli" 1.500 euro, "risparmiando", ma esponendosi a danni potenziali per la bassa cifra comprensiva del trattamento, troppo sospetta per non allarmare.
Quelle donne saranno state ingenue, ma non hanno purtroppo il conto in banca della Gregoraci.
ROMOLO RICAPITO
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
Inviato da: Coulomb2003
il 10/11/2020 alle 12:33
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11