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Messaggi di Febbraio 2016

la vicenda di Gloria Rosboch. E Bruno Vespa perde le staffe con la Bruzzone

Post n°7177 pubblicato il 23 Febbraio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

La vicenda di Gloria Rosboch, la professoressa strangolata dall'ex alunno che le aveva estorto un grosso capitale.
Se ne è parlato a Porta a Porta.
Nel programma di Bruno Vespa, si è ovviamente discusso della personalità dalle mille facce del giovane Gabriele Defilippi, ma con troppa faciloneria e anche una certa irrisione.
Le perplessità dei titolati ospiti e del conduttore riguardava i travestimenti femminili dell'indiziato .
Tale comportamento, che sarà oggetto di una perizia psichiatrica, potrebbe trarre origine da qualche disturbo della personalità, o altro.
Perché sorridere sotto i baffi, ridere o ricorrere ai soliti moralismi fuori luogo e soprattutto fuori dal tempo?
Occorre scindere le responsabilità di Defilippi  e i suoi atteggiamenti apparentemente devianti.
Inoltre si è moraleggiato sull'omosessualità del ragazzo, o per meglio dire bisessualità: intratteneva una relazione con un uomo con più di 30 anni di differenza.
La madre di Defilippi  veniva tirata in ballo come spettatrice passiva di tale situazione "scandalosa": come se davanti a scelte che non approvava, magari, potesse tentare di educare in maniera giusta o cambiare le tendenze sessuali del figlio.
Niente si sa per ora del legittimo padre di Defilippii.
Basta con i processi in tv a fronte di vicende cupe e sensazionali che andrebbero esaminate da giuristi e psicologi, ma non da una cerchia sempre uguale anche se composta da esperti di certi rami.
Inoltre mi ha colpito l'atteggiamento di Vespa a fronte di alcune interruzioni di Roberta Bruzzone:"vuole presentare lei al mio posto?".
Vespa rivela carattere quando vuole e quando è in gioco il suo ruolo.
ROMOLO RICAPITO

 
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Rumore di polemiche a The Voice: Carrà versus Suor Cristina

Post n°7176 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

Ho letto di alcune critiche riguardo Suor Cristina manifestate da Raffaella Carrà : "senza l'abito da suora resta solo una bella voce".
E ancora""l'abito faceva tutto".
Le polemiche si sono presentate pochi giorni prima del rilancio del talent show "The Voice of Italy" che vede la Carrà al comando dopo un anno di stop. Assieme a lei altri giudici, stavolta nuovi.
L'accusa a suor Cristina di non essere "questo gran che" parte da una contro.accusa al programma: quella di non avere mai lanciato dei veri talenti, o dei cantanti da Superclassifica.
E Suor Cristina sembra caduta sotto la mannaia della delegittimazione.
Forse perché il suo personaggio alla lunga ha stancato. Oppure si è attenuata l'eco mediatica.
Quella stessa eco mediatica, però, che non appena la religiosa si presentò in studio per la prima volta, scatenò reazioni in tutto il mondo, grazie a You Tube. Col filmato nel quale la suora cantava No One di Alicia Keys si ottennero milioni di visualizzazioni e il talent show ebbe successo di riflesso.
Nel famoso filmato, proprio la Carrà alla visione della religiosa- cantante esplodeva in un sorrisone di compiacimento, foriero della famosa $ di zio Paperone che, disegnata sugli occhi del celebre papero da Walt Disney, contrassegnava soldi.
The Voice non produsse in seguito altri talenti di successo.
Ora Suor Cristina Scuccia non fa più comodo ed è rinnegata da coloro stessi che le dovrebbero gratitudine, per aver supportato un talent fino a quel momento loffio. E proprio lei vinse quell'edizione.
Senza l'approvazione di Carrà e soci, oltre che dei televoti, quel risultato non sarebbe stato raggiunto.
Negli spot che annunciano la nuova edizione, Raffaella Carrà al suono di "Rumore" schiaccia un enorme pulsante.
Attenti ragazzi a non farvi schiacciare a vostra volta: voi, aspiranti cantanti e cantautori, dall'illusione del successo,che per certi presentatori ha un solo valore, oltre che una unica accezione: il successo di loro stessi. E basta.
ROMOLO RICAPITO

 
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Samarcio-Golino: SMENTITA ROTTURA

Post n°7175 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

La fine della lunga storia d'amore tra Valeria Golino e Riccardo Scamarcio ha popolato tutte le testate.
"Lei è innamorata di un altro, un francese".
Dopo che la notizia ha continuato a diffondersi, una portavoce della coppia ha smentito tutto: la Golino era volata a Parigi dove Scamarcio è impegnato in un film.
Etc. Etc.
Da dove hanno origine questi gossip, magari infondati, che diventano virali?
Essi attestano sicuramente la popolarità dei personaggi in questione.
Ma non servono a portare la gente al cinema.
Mentre altrove si legge che Myriam Catania, moglie di Luca Argentero, festeggia brindando col cugino Francesco Venditti.
Ma che cosa festeggia?
Forse il ritorno all'ovile di Luca Argentero, col quale era ormai in crisi.
In questo caso il gossip diventa quasi demenziale, ai limiti dell'infantile, come se fosse diretto a semianalfabeti e non a gente del 2016, ben fornita di strumenti per capire le notizie, anche quelle "rosa".
ROMOLO RICAPITO

 
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Conchita Wurst a Ballando con le Stelle

Post n°7174 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

Ballando con le Stelle strizza l'occhio alle unioni civili?
La prima ospite d'eccezione, nel ruolo di ballerina per una notte, è la cantante austriaca Conchita Wurst, in realtà un uomo che si esibisce in vesti femminili.
La scelta dello staff della Carlucci parrebbe casuale, ma in un periodo che vede il ddl Cirinnà in discussione e le unioni gay sono sempre di attualità, soprattutto in Parlamento, la scelta della Wurst, artista omosessuale e amatissima soprattutto all'estero, fa pensare .
Dopo le polemiche su un Sanremo "orientato" verso cantanti gay come Elton John, che è padre di due figli ottenuti con la fecondazione ( sposato con un uomo) e i famosi nastrini "arcobaleno" che venivano sfoggiati dai big in gara durante la kermesse sanremese, anche Ballando con le Stelle potrebbe essere stato eterodiretto verso personaggi del mondo lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender ) in una sorta di accettazione, guidata, per il pubblico generalista.
Tutto ciò 10 anni fa in un programma per famiglie, in prima serata, sarebbe stato impensabile.
Ma i tempi si evolvono, la tv si modernizza e anche Milly Carlucci, presentatrice tradizionale, è pronta a diventare trasgressiva pur di rinnovare una formula, diciamolo pure, trita e stantia.
In tutto questo la presenza di Conchita Wurst ci sta: un schiaffo in faccia alla vecchia televisione, facendo largo a un tipo di spettacolo contaminato da nuovi elementi della società globale.
Romolo Ricapito

 
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CRISTINA D'AVENA, PRAVO, PAVONE, BERTI: PERCHE' PIACCIONO ANCORA?

Post n°7173 pubblicato il 18 Febbraio 2016 da romolor
 
Foto di romolor

La vittoria a Sanremo degli Stadio, non certo dei novellini, da una parte sancisce forse la fine del predominio dei cantanti giovani dei talent show , il cui successo non è più così scontato.
D'altra parte, sottolinea una tendenza nell'ambito del mondo dello spettacolo che definirei con la frase : "e non se ne vogliono andare".
Da Patty Pravo, anche lei grande protagonista di Sanremo, a Rita Pavone, che esordisce come ballerina nel programma prossimo venturo della Carlucci, a Teddy Reno, 90 anni, che farà ancora dei concerti, l'elenco è infinito.
Cicciolina, alias Ilona Staller, 64 anni, ha detto che il suo nome è tra i più ricercati su Google: non depone nemmeno lei le armi, almeno nel campo erotico.
Interpreti d'antan come Orietta Berti, splendida settantenne, o Tony Dallara, popolano le trasmissioni di Rai Uno e non accennano nessun ritiro, anzi, conservano la gioia degli esordi.
Il corrispettivo in America di tale "stile" è rappresentato da Tony Bennett, novantenne, che spesso si esibisce con la giovane Lady Gaga, o Barbra Streisand, quasi 74, che è più che mai sulla cresta dell'onda.
Ma come mai star attempate che soltanto un decennio fa sarebbero state considerate da naftalina, dunque scartate anche dalla tv generalista, vengono tanto celebrate e considerate dai media ?
Per fare altri nomi, i Pooh, ormai in età da pensione e Cristina D'Avena, "giovane" sì, soltanto 51 anni, ma sulla cresta dell'onda da quando a 3 anni cantava allo Zecchino d'Oro "il Valzer del Moscerino".
La verità, o il succo del discorso, è il seguente : tutto ciò si deve all'invecchiamento generale della popolazione italiana .
Che, ritrovando idoli del passato, ritrova la propria gioventù, o una nuova identità culturale, illudendosi di non essere invecchiata.
L'esempio più evidente è la D'Avena, con i suoi concerti che fanno il tutto esaurito: coetanei della cantante, o quarantenni, ascoltandola e intonando in coro i suoi successi, pensano di vivere un'eterna adolescenza.
ROMOLO RICAPITO

 
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