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Messaggi di Gennaio 2017

Il Bello delle donne alcuni anni dopo: chi rema contro

Post n°7374 pubblicato il 16 Gennaio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

Ho letto che la nuova fiction di Canale 5 "Il Bello delle Donne-Alcuni anni dopo" ha ottenuto un record di commenti negativi su Twitter.
La fiction ha prodotto circa 3 milioni di ascolto, raccogliendo un'audience un po 'inferiore al quiz di Amadeus di Rai Uno.
Ho guardato il programma in quanto interessato alla partecipazione straordinaria di Claudia Cardinale.
E' la prima volta che la nostra diva partecipa a una fiction. Che l'abbia fatto per diletto, o per bisogno, non è importante.
Ma credo abbia accettato soprattutto, appunto, per divertirsi con un ruolo "leggero", di contrasto con certe sue interpretazioni drammatichem anche del periodo giovanile.
Certamente, forse, è eccessivo il numero di attrici che lo show propone, da Anna Galiena a Manuela Arcuri, poi Lina Sastri, Giuliana De Sio e tantissime altre.
Si ha l'impressione di assistere a una sorta di harem di dive e divette scelte senza una vera necessità.
Ad ogni modo ho trovato la prima puntata scorrevole: non certo un capolavoro di contenuti, sia chiaro. Ma si può vedere.
Dunque rispetto ad altri sceneggiati noiosi, che impazzano, va bene.
La patente di trash, attribuita a Il Bello delle Donne nuova serie, non deve stupire: ormai si ha l'abitudine di bollare come "trash" ogni programma studiato per il grande pubblico.
Romolo Ricapito

 
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Barack Obama, la nostalgia nn è più quella di un tempo

Post n°7373 pubblicato il 12 Gennaio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

L'allontanamento di Barack Obama dalla Casa Bianca per fine mandato.
Il fatto ha originato manifestazioni pubbliche durante le quali, nei discorsi, Barack celebrava la figura della moglie, Michelle.
La first lady è omaggiata nelle trasmissioni televisive americane come una diva.
"Sarà la prossima candidata donna alla Casa Bianca", auspica qualcuno.
Il parere di un noto giornalista, interrogato a tale proposito su Rai Uno: sono contrario, non mi piacciono le dinastie.
Contrario pure io: la ricerca di icone non può essere fatta col lanternino, imitando poi il modello della Clinton.
Occorre che una prossima candidata presidentessa sia magari una figura indipendente, non agevolata, per forza di cose, grazie a un marito ex inquilino della Casa Bianca.
Infine ho trovato i salamelecchi pubblici alla consorte da parte di Obama stucchevoli.
Essi attengono, secondo me, a non volere in realtà lasciare la scena, proseguendo un presunto regno di "Camelot" all'infinito.
Barack Obama se vorrà potrà proseguire i suoi intenti umanitari da comune cittadino, o naturalmente con qualche nuova carica, visto che è motivato e poi giovane, rispetto agli altri Presidenti Usa uscenti del passato.
Ma per favore risparmiateci romantiche soap operas a uso e consumo dei telegiornali.
E' uno sconfinamento, inutile, della politica con la cronaca rosa.
Romolo Ricapito

 
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Sanremo apre ai cantanti gay, ma Tiziano Ferro sarebbe stato meglio in gara

Post n°7372 pubblicato il 11 Gennaio 2017 da romolor
 
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Leggo che gli ospiti maschili al Festival di Sanremo quest'anno saranno Mika, Ricky Martin e Tiziano Ferro.
In pratica tre omosessuali dichiarati.
Il che non origina scandalo, è ovvio, in quanto i gay sono persone come le altre e spesso migliori perché con il loro passato di sofferenza risultano empatici per le arti.
In precedenza però qualcuno aveva protestato, sempre col Sanremo targato Conti, per ospitate tipo Elton John, che propugnerebbe valori alternativi alla famiglia tradizionale, o la trasgressiva Conchita Wurst che è un uomo, ma si traveste da donna: per giunta con la barba!
Qualcuno per una forma di par condicio...,alla rovescia, aveva "tifato" per la presenza tra gli uomini dell'eterosessuale Justin Timberlake, cantante ma anche attore.
Epperò qualcuno ha rilanciato: "costa troppo".
Non dovrebbe essere giudicata comunque la sessualità di un cantante, ma la sua bravura.
Mika mi sembra bravissimo. Ma ultimamente lo si è visto troppo. Inoltre, il suo genere musicale, un pop leggero e ballabile, mi ricorda quello di Ricky Martin.
Il quale ultimamente in Italia sembrava essere stato dimenticato (come lo sventurato George Michael, scomparso recentemente).
Infine Tiziano Ferro: ha un disco in classifica e vive ormai stabilmente in America.
Perché non partecipa in gara?
E perché altri cantanti italiani dello stesso valore (o superiori) a Ferro devono sottomettersi alla commissione che ammette o boccia le canzoni da proporre in gara?
Questa è vera discriminazione, altro che quella contro i gay.
ROMOLO RICAPITO

 
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6.944.000 per I Bastardi di Pizzofalcone

Post n°7371 pubblicato il 10 Gennaio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

Sono rimasto abbastanza soddisfatto dalla prima puntata di I Bastardi di Pizzofalcone su Rai Uno per la buona regia e la confermata professionalità di Alessandro Gassmann.
Al di là di questo, l'ambientazione napoletana mi sembra rivista e aggiornata per cui il capoluogo campano appare sotto altre vesti, che non sono quelle solite.
Le riprese in certi scorci tipici sono interessanti.
In più sempre prendendo come riferimento soltanto il primo episodio mi sembra che si sia andati al di là del poliziesco di genere.
Le vite private dei componenti delle forze dell'ordine sono messe in evidenza con problemi e ambiguità.
Un salto di qualità per Rai Uno. Se la fiction attualmente in onda continuasse su queste promesse, è un buon inizio d'anno per Rai Uno .
RR

 
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Che Dio ci aiuti: ma perché sempre le stesse fiction?

Post n°7370 pubblicato il 10 Gennaio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

n un salotto culturale si discuteva del calo di spettatori della televisione: dovuto a quasi un milione di persone che non la guardano proprio più!
Se un programma di prima serata fa 3 milioni, anche alla Rai, è un successone.
Prima invece sarebbe stato considerato un megaflop.
La causa della disaffezione del pubblico, non soltanto quello giovanile, sta nella ripetitività delle formule
Ad esempio le fiction: prima le seguivo maggiormente, temi più diversificati e maggiore qualità.
Adesso invece vengono riproposte fiction seriali come quella della suora interpretata da Elena Sofia Ricci.
Terence Hill viene sostituito per ragioni anagrafiche?
Ecco che arriva Daniele Liotti.
E via discorrendo.
Mi rifiuto di guardare queste fiction e programmi consimili.
Esse. secondo me hanno poi un pubblico diverso da quello che sceglie i film al cinema,
O, ancora di più, tra coloro che scelgono il teatro.
Ma il teatro presuppone anche soldi da sborsare, a volte parecchi euro..
Ai "condannati della tv" invece tocca subìre finte suore, commediole da quattro soldi e amenità varie che oltre a non divertire risultano indigeribili.
Romolo Ricapito

 
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