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Messaggi di Febbraio 2017

Justin Timberlake, il vero vincitore della cerimonia degli Oscar

Post n°7392 pubblicato il 28 Febbraio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

Secondo me lo spettacolo migliore degli Oscar 2017, fatta eccezione l'indegno errore che ha assegnato la prestigiosa statuetta prima a La La Land, poi al vero vincitore, Moonlight, è stato l'esordio, col cantante-attore Justin Timberlake che, entrando dalle quinte, si è esibito in Can't Stop the Feeling, brano candidato all'Oscar nella categoria canzoni.
Timberlake, ottimo esempio di artista eclettico e poliedrico, si è imposto con questo brano dance nelle classifiche internazionali. La dance, figlia della disco music è un genere sempre attuale che però fa storcere il naso ancora a tanti puristi, fautori di standard più classici.
La platea,composta anche di attori anziani, compresa una ringalluzzita Shirley MacLaine , ha gradito, alzandosi e ballando al ritmo del brano che è stato la colonna sonora del film Trolls, mentre Timberlake, conquistato l palcoscenico, ha continuato il ballo, perfetto nelle movenze e nell'esecuzione.
Non ha vinto, ma ha svecchiato una cerimonia che andava rinnovata.
Romolo Ricapito

 
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Oscar 2017: largo agli afroamericani

Post n°7391 pubblicato il 27 Febbraio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

L'Oscar 2017 ha avuto l'effetto risarcitorio e politico di fare risaltare gli afroamericani e l'impegno.
Ciò è parsa come una consequenziale contestazione del gotha cinematgrafico alla politica di Donald Trump.
La sensazione l'ho avuta ad esempio guardando l'assegnazione dell'Oscar alla migliore attrice non protagonista : tre le dive di colore nominate , su cinque.
Battute le dive "bianche" e diafane Michelle Williams e Nicole Kidman. Vince Viola Davis.
Anche il personaggio protagonista del miglior documentario è un nero, anche se dalla personalità controversa: O.J. Simpson.
Stancante il continuo esaltare dalla parte della stampa televisiva italiana il documentario italiano Fuocammare.
Ovviamente la tematica dell'immigrazione sulle coste italiane non può interessare la mentalità dei votanti statunitensi, che hanno premiato, naturalmente, una storia americana.
Ma lo schiaffo più forte l'ha avuto La La Land, bel musical, ma sopravvalutato.
Non poteva vincere in quanto illustrativo di un'America da sogno che è anacronistica. E l'Oscar per il miglior film è andato a Moonlight ambientato nella violenta Miami con personaggi sempre afroamericani.
Si è trattato dunque di premi ai contenuti, all'impegno e ai temi sociali.
Scacciata la Hollywood dei sogni, coi nipotini ballerini di Gene Kelly.
Romolo Ricapito

 
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DJ Fabo, un dramma che merita rispetto

Post n°7390 pubblicato il 27 Febbraio 2017 da romolor
 
Tag: DJ Fabo
Foto di romolor

Anni dopo la fine di Eluana Englaro, il dramma di DJ Fabo, in Svizzera per realizzare il suo sogno di "suicidio assistito".
Ho seguito il servizio di "Le Iene" su Italia Uno che mostrava il giovane assistito dalla fidanzata.
Egli ha chiarito fermamente di desiderare la morte assistita, disposto persino a pagare un killer in caso non fosse accontentato nel suo desiderio di morte .
Si è detto che in Italia non esiste una legislazione per l'eutanasia assistita.
Dunque la Svizzera resta l'ultimo rifugio per questo tipo di scelte estreme.
Non me la sento di disapprovare la scelta dello sfortunato disc jockey, ma neppure di approvarla.
Penso che in certi casi occorra ascoltare, ma poi, per un fatto di rispetto fare calare un silenzio che sia la dimostrazione di una profonda e sentita solidarietà con le vittime di questi infausti eventi.
Non spetta a noi giudicare, né legiferare.
A occuparsi di rivedere leggi e regolamenti il nostro Parlamento che dovrebbe al più presto fare qualcosa se non per approvare l'eutanasia, almeno per aggiornare una materia così ispida, controversa e che però dovrebbe servire a garantire i diritti del fine vita.
Sarebbe giusto incrementare l'assistenza psicologica e materiale per i casi estremi che ci chiamano a una terribile presa di coscienza.
ROMOLO RICAPITO

 
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Raoul Bova splendida intervista con le scarpe nuove

Post n°7389 pubblicato il 24 Febbraio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

Le interviste del giovedì di Maurizio Costanzo.
Il celebre giornalista si è confrontato con Raoul Bova, il quale ha rivelato un animo sensibile e malinconico, dominato dalla figura del padre e dall'attaccamento ai figli.
Ciò che mi ha colpito dell'intervista è appunto questo, ma anche un dettaglio del look di Bova, che indossava un semplice maglione marrone, senza camicia, però elegante.
Le scarpe dell'attore, allacciate, classiche, avevano la suola nuova, intonsa.
In pratica erano state calzate prima dell'intervista.
Ciò dimostra un tipo di eleganza intrigante e raffinata.
Raoul Bova ha voluto entrare in...punta di piedi nelle case degli italiani con le suole pulite.
Tante, troppe volte si vedono in tv personaggi illustri, eleganti, famosi e ricchi con delle scarpe che mostrano sulle suole un vissuto inquietante, come se avessero calpestato in lungo e in largo tutta la città (e svariate volte) prima di approdare in televisione
Con Raoul Bova si è compiuto il miracolo: ecco un personaggio vip pulito dentro e...fuori.
Romolo Ricapito

 
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Caso Avetrana: nei talk show c'è chi crede ancora le colpevoli delle innocenti

Post n°7388 pubblicato il 24 Febbraio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

Sto notando alcune giornaliste, sempre le stesse, che girano nei vari programmi d'intrattenimento e talk show.
Costoro hanno seguito il caso di Avetrana, intervistando anche Michele Misseri. Dopo la sentenza della Cassazione, esse esprimono dubbi concreti sulla colpevolezza di Sabrina Misseri e di Cosima Serrano.
Ogni indizio, anche grave, per loro è la chiave dell'innocenza delle due.
Se non vado errato il vero colpevole, nella loro opinione, è Michele Misseri.
Ora è possibile solo una rivedibilità del processo, ma su prove concrete.
Le due hanno poi parlato di un nuovo processo che dovrà subire il fioraio del paesino, che disse di avere visto le accusate con Sarah Scazzi, ma poi ritrattò affermando trattarsi di un sogno, del quale parlò ad altre persone.
Per adesso la colpevolezza delle Misseri è stata confermata in ogni grado di giudizio.
Queste giornaliste, che si sostituiscono ai giudici, non avranno trovato (ma è solo un dubbio) il sistema per essere ospitate nei programmi di Rai Uno e Canale 5?
Romolo Ricapito

 
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