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Messaggi di Luglio 2017
Un certo provincialismo dei commessi di alcune catene di negozi del centro città fa in modo che uno, istintivamente, si rifornisca da negozi di abbigliamento dove vige il fai-da-te, ovvero senza il rapporto umano.
Cercavo una t-shirt particolare con una fantasia con del fogliame e il taschino, naturalmente a saldo, dato il periodo.
Ho abbandonato uno dei negozi della stessa catena, troppo affollato, per andare in un altro, semivuoto.
Alla fine dopo aver girellato qua e là, curiosando per quella maglietta e anche altro, mi sono deciso a chiedere a una commessa informazioni sul capo che volevo.
La ragazza ha compreso immediatamente il tipo di articolo da me desiderato, ma ha detto che esso era esaurito.
Mentre mi accingevo a scendere le scale per abbandonare il settore uomo e quindi il negozio, ho notato che i due commessi maschi che stavano all'impiedi chiedevano alla collega che cosa volessi.
Lei allora pronta: "la t-shirt col fogliame e il taschino".
Salutandomi, la ragazza diceva: si rechi comunque nell'altro negozio e chieda, forse la troverà.
Certo, ma non mi è piaciuta la curiosità indiscreta e pettegola degli altri due commessi.
ROMOLO RICAPITO
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Sto seguendo all'interno del programma in versione estiva La Vita in Diretta un servizio all'interno di un apposito spazio, "A Casa di Silvia" condotto dalla cantante Silvia Salemi che fa dei servizi sul sociale, ad esempio sulle persone che vivono senza tetto.
La Salemi pur continuando la sua carriera (ha inciso da poco l'album 23) non mi pare riscuota più il successo dei tempi del singolo sanremese A Casa di Luca, anni '90.
Lungi da me volere abolire le frammentazioni tra cultura e spettacolo.
Ma mi chiedo, forse rappresentando la categoria dei giornalisti, decimati dalla crisi, come mai una rubrica come quella della Vita in Diretta non sia stata assegnata a qualche professionista in cerca di lavoro, o disoccupato.
In fondo la Salemi ne ha già uno di lavoro: cantante.
Però la musica, o meglio, le vendite dei dischi sono in crisi.
Dunque se non ti chiami "Vasco" o "Patty" (Pravo) o Francesco Gabbani, che sta ottenendo ampi consensi, la soluzione è reinventarsi con altri lavori.
E perché proprio il giornalismo, settore molto sminuito rispetto al passato dalla crisi di vendita dei giornali?
Romolo Ricapito
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Il sabato sera mi piace uscire dunque non ho avuto la ventura di godermi il concerto di Vasco Rossi.
Sono contento comunque, ma non perché il personaggio non meriti.
Si parla dei reggiseni strappati da alcune spettatrici e lanciati in aria durante l'esecuzione del brano Rewind, che parla senza infingimenti di sesso allo stato puro.
Non mi va di approfondire, ma al di là di tutto queste signore o signorine non si trovavano a un concerto di Justin Bieber o degli One Direction, dove questa performance -strip tease avrebbe trovato, se non una giustificazione, almeno una spiegazione.
Ci si esalta al cospetto di un signore carismatico quanto si voglia ma ormai approdato nella terza età.
I reggiseni volanti sono il segno della decadenza della nostra società.
Non mi scandalizzo, non mi stupisco, semplicemente evito.
Arriveremo al prossimo concerto al lancio delle mutande?
Sarebbe ancora più spoetizzante, oltre che poco igienico.
Una delle più belle canzoni di Vasco Rossi è secondo me Un Senso, con un testo che recita : voglio trovare un senso a questa storia, anche se questa storia un senso non ce l'ha. Appunto.
Che storia è il lancio dei reggiseni? Che senso ha?
ROMOLO RICAPITO
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Paura per Gianni Morandi che è caduto rovinosamente dal palco di un "live" a Palermo mentre cantava "Volare" al fianco di Fabio Rovazzi.
Il brano è uno dei più gettonati nelle radio e ha regalato a Morandi un ennesimo successo, rinnovando la sua popolarità presso i giovanissimi.
Non è il primo "incidente" del duo canoro. Durante una diretta Rai hanno "steccato" e la loro esibizione è stata tagliata nel punto della stonatura nella versione streaming postata in seguito su internet.
Gianni Morandi, 72 anni, ha dichiarato di avere avuto paura per la caduta: ha rischiato di farsi male seriamente.
Questo dopo un salto all'indietro.
La vicenda anche se di secondaria importanza rispetto ad altre, pone un serio interrogativo.
E' giusto rinnovare la propria fama con operazioni che non si adattano sempre al proprio status artistico ?
72 primavere anche se ben portate iniziano comunque ad essere tante.
Rinnovare il proprio stile non vuol dire sottoporsi a prestazioni ginniche che nemmeno Fabio Rovazzi (24 anni) esegue.
Morandi come Al Bano, non si rassegna all'oblio.
Ma questa seconda, o terza, giovinezza musicale si scontra con gli acciacchi dell'età, con guai di salute e cali improvvisi di voce (nel caso di Al Bano) che minano a volte le prestazioni che, se esagerate nella loro entità, diventano un malinconico esempio di un viale del tramonto alla Gloria Swanson ( cito il film di Billy Wilder).
Esibirsi a fine carriera va bene, ma senza quelle esagerazioni che rendono il soggetto più che un animale da palcoscenico, un candidato al reparto intensivi del più vicino ospedale.
R.R.
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
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il 10/11/2020 alle 12:33
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il 20/04/2020 alle 16:11