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Messaggi del 01/01/2014
Ho approvato sin da subito la decisione basata sulla spending review
dell'amministrazione comunale barese per un Capodanno in piazza
all'insegna di nomi poco conosciuti, tra cui il gruppo Après la
Classe, nome che evoca le Folies Bergere e la Francia, ma che
appartiene invece a un gruppo salentino.
Ho monitorato la reazione dei baresi, prima e dopo la festa,
trovandomi nei pressi di Piazza Prefettura nei due frangenti.
Verso le 10 di sera, pochi gruppi di giovani, in prevalenza uomini,
sui 25-30 anni, provenienti dalla Provincia , come Putignano, o da
Matera.
Informazione desunta dalle stesse comitive, che si presentavano tra
loro o che mi fermavano per la richiesta di informazioni.
I giovani si accompagnavano a improvvisate scorte di bottiglie di
plastica, contenenti vini o miscugli alcolici.
In corso Vittorio Emanuele una giovane donna, sola, brindava al 31
sempre da una bottiglia "automunita" di prosecco. Ormai ubriaca,
diceva ai pochi passanti: mi sono lasciata con il mio fidanzato.
Verso l'una e trenta, uscito dal locale che mi ospitava, in Corso
Vittorio Emanuele, ho tratto il bilancio della festa in Piazza.
Un fallimento. Motivato certamente dalle condizioni climatiche non
favorevoli, funestate da una pioggerella fredda e insistente, più
caratteristica del lontano Yorkshire che della Puglia. Ma causato,
principalmente, proprio dagli anonimi nomi che avrebbero dovuto
allietare il Capodanno in piazza dei baresi.
Solo gente per la maggior parte ubriaca (succede) in giro.
Probabilmente gli stessi che avevo visto prima della mezzanotte, con
l'aggiunta di altri ancora.
Sotto il teatro Piccinni, gruppi di extracomunitari , neri o
marocchini, educati sì ma che documentavano l'alimentarsi della
separazione tra gli abbienti e i meno abbienti.
I benestanti, i ricchi o la borghesia comune in casa ; i poveri per
strada. Mai avevo visto così tanti emarginati in piazza e non parlo
dei nostri fratelli extracomunitari. C'era chi, magari drogato non
solo dall'alcol, nelle strade adiacenti il centro si sbottonava la
patta dei calzoni, distendendosi sul marciapiede e poi
allontanandosi, urlando frasi incomprensibili.
Chi poi, ovviamente i soliti giovinastri senza arte né parte,
introdottisi nei portoni delle case, faceva scoppiare deflagranti e
proibitissimi petardi.
E' necessario dunque per il prossimo Capodanno, forzatamente,
recuperare qualche artista di punta che serva da richiamo per tutti e
non soltanto per chi, sentendosi reietto, è "costretto" a stare in
piazza, onde cercare nei volti altrui empatia e compagnia.
Sentimenti che vanno alimentati da suggestioni artistiche e culturali:
dunque , spending review a parte, ci si adoperi per realizzare questa
prospettiva. Oltretutto, non si alimenta il turismo e l'arrivo a Bari
di visitatori con comici sconosciuti e cantanti dai nomi francesi ma
che sono autoctono e che appartengono comunque a frange di pubblico
troppo di nicchia.
ROMOLO RICAPITO
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Diego Armando Maradona che vuole querelare Massimo Giletti:
nell'ultima Domenica In il conduttore-giornalista ha ospitato Diego
Armando Maradona junior e la madre Cristiana Sinagra.
Diego Junior ha detto, tra l'altro: mio padre, il calciatore Diego
Maradona, può pure insultare me, ma non ha nessun diritto di diffamare
mia madre.
Il ragazzo e la Sinagra hanno negato, tra l'altro, di avere ricevuto
un milione di euro da Maradona.
Ma c'era un'aria di deja vu: la coppia, madre e figlio erano stati
ospitati, più volte, alla Domenica Live di Barbara D'Urso. In un video
trasmesso da Canale Cinque, Maradona senior disse ad "Armandino": sono
25 anni che vengo perseguitato da questa faccenda e non ho intenzione
di offendere nessuno.Questo in merito a una querela presentata da
Sinagra e Maradona Junior riguardo cose dette dal calciatore "ma che
non escono dalla mia bocca",come lui ha negato invece nel filmato .
Dopo la trasmissione di Giletti, invece è scoppiato il caso.
L'avvocato Pisani, che rappresenta l'ex Pibe de Oro, ha fatto sapere
che si è parlato strumentalmente del suo assistito. Dunque sarà
presentata una querela per diffamazione nei confronti di Massimo
Giletti e di chi ha strumentalmente detto cose offensive su Maradona.
"Diego non è stato mai un evasore fiscale, né ha mai diffamato qualcuno".
Sotto accusa sarebbe anche Don Mazzi:il religioso si è espresso su
Maradona sostenendo che egli é "una piccola persona", a fronte del
grande personaggio pubblico. Nel contempo, Lucio Presta , marito di
Paola Perego è stato assolto dall'accusa di avere diffamato Massimo
Giletti. Condanna annullata per prescrizione dalla Corte d'Appello. La
denuncia partì nel 2005. Presta, in un luogo pubblico, per
"vendicarsi" di alcune critiche pronunciate da Giletti in una
trasmissione tv riguardo a degli artisti da lui patrocinati
tramite la sua Agenzia di spettacolo, gli diede - tra l'altro- del
"Quaraquaquà".
Riepilogando: Massimo Giletti, che querelò Lucio Presta, viene adesso
querelato da Maradona.
Si può affermare, in sintesi, che "chi la fa l'aspetti". Chi avrà
ragione adesso tra il Pibe e Giletti? Lo stabiliranno i giudici.
ROMOLO RICAPITO
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
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