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Messaggi del 11/02/2014

"CARTELLO" SU TWITTER: AMANDA KNOX ESAGERA?

Post n°6436 pubblicato il 11 Febbraio 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Amanda Knox che posta su Twitter una sua foto in bianco e nero mentre
regge un cartello: Siamo Innocenti.
Lo scatto diventa anche la foto del suo profilo.
L'americana ha deciso di sfruttare il social network più in voga,
ancora più di Facebook, per ribadire di non avere nessuna
responsabilità nell'omicidio di Meredith. Né lei, né Raffaele
Sollecito. Quel "siamo" coinvolge infatti anche il giovane pugliese.
Adesso però come al solito l'opinione pubblica si dividerà in
detrattori e difensori.
I detrattori penseranno che la Knox vuole farsi pubblicità e, come una
diva del muto, alla stregua di Mary Pickford o Greta Garbo, intenda
alimentare il suo mito.
La scelta del bianco e nero e del cartello sarebbe niente altro che
una fredda strategia mediatica.
Gli innocentisti penseranno a un ulteriore tentativo della ragazza di
ribadire la sua non colpevolezza : Amanda sarebbe una disperata che
grida al mondo la sua estraneità al delitto e lo fa con tutti i mezzi
possibili. Non solo gli avvocati, come è ovvio, ma anche i mass media
che in America sono stati determinanti per influenzare il pubblico in
sua difesa. E quindi adesso anche i social, più seguiti ormai delle
testate di giornale stesse, siano esse cartacee oppure on line.
Tanta foga però può rivelarsi comunque controproducente; ultimamente
si è riparlato delle accuse fatte da un memoriale della Knox, in un
primo tempo, a Patrick Lumumba, innocente che venne arrestato e poi
discolpato.
Insomma, sarebbe meglio che la Knox non desse luogo a iniziative
personali che, nel tentativo di sembrare simpatica, potrebbero
risultare indigeste anche al partito degli stessi innocentisti, o dei
suoi fan più sfegatati.
ROMOLO RICAPITO

 
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ADDIO SHIRLEY TEMPLE, BAMBINA PRODIGIO E BENEFATTRICE DELLE DONNE

Post n°6435 pubblicato il 11 Febbraio 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Addio a Shirley Temple, morta per cause naturali il 10 febbraio in California.
La popolarissima attrice ha segnato non solo un'epoca, ma tante
epoche: i suoi bellissimi film in bianco e nero, o colorati
artificialmente, hanno fatto compagnia a tutte le generazioni dal
1934 (data della prima pellicola con l'attrice bambina) fino ad oggi.
Fumatrice, sopravvissuta a un cancro al seno , la Temple dopo essere
stata una bambina prodigio fu anche ambasciatrice per gli Usa in
Ghana e Cecoslovacchia.
Negli anni Sessanta si batté contro la sclerosi multipla, male del
quale fu affetto il fratello Sonny, scomparso nel 1996.
Corse anche per il Congresso, battendosi per un maggiore
coinvolgimento degli Stati Uniti nel 1967 con il Partito Repubblicano
, ma fallì.
Ad ogni modo, ricevendo 50.mila biglietti di ringraziamento dopo una
sua ulteriore battaglia, quella delle visite di controllo per
prevenire il cancro al seno, Shirley Temple è stata una paladina
delle donne.
ll suo rivelare nel 1972 avere subito una mastectomia, fino ad allora
un argomento tabù per le donne(ma tanto più per un'attrice) ha
stimolato campagne di prevenzione del tumore al seno tramite una
pubblica discussione su questo tipo di problemi.
Cosicché Shirley Temple verrà per sempre ricordata come una
benefattrice, oltre che come attrice, mamma e nonna (ma anche
bisnonna) adorabile.
ROMOLO RICAPITO

 
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FESTIVAL DI SANREMO: LE REGINE DEL CATTIVO GUSTO DI SEMPRE.

Post n°6434 pubblicato il 11 Febbraio 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Festival di Sanremo: in attesa della kermesse, in molti video di
repertorio vengono riproposti i look trash, cafoni oppure "esagerati"
della cantanti che hanno popolato la rassegna nel corso degli anni.
Palma d'oro a Loredana Bertè col finto "pancione" sotto l'abito in
pelle: un insieme di trasgressione, dissacrazione e trash.
A ben guardare, la Bertè rimane la regina del festival del cattivo
gusto, anche se con gli anni tale cattivo gusto si è stemperato,
diventando una forma di ribellione elevata.
Al secondo poso di questa speciale classifica Anna Oxa, quando vinse
con Senza Pietà, anche lei "regina" dei filmati di repertorio. Mutande
nere in vista sotto pantaloni larghi a vita bassa e canotta senza
maniche.
Al terzo posto la cantante Arisa al suo esordio sanremese con
"Sincerità" :abiti troppo larghi su occhialoni neri, un look da
Ridolini.
Quarta Chiara Galiazzo, vista molto più di recente al Festival: questo
fenomeno da talent show a causa dei vestiti inadatti sembra anche un
piccolo fenomeno da...baraccone.
Al quinto posto infine Donatella Rettore con ali posticce da "angelo"
a un Sanremo anni 80, dove intonava Amore Stella.
Romolo Ricapito

 
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