romolo ricapito

Franca Valeri: dopo il successo sul palco del Festival di Sanremo, i veleni.
In programmi come La Vita in Diretta su Rai Uno, il giorno dopo (ad esempio) anche famosi giornalisti ospitati come opinionisti hanno gettato la maschera.
Secondo costoro, la Valeri dopo un minuto non si poteva guardare e dunque hanno voltato la testa dall'altra parte.
Iva Zanicchi concordava, sostenendo in aggiunta di avere una volta assistito a un concerto dell'ultimo Sinatra: non era più The Voice di un tempo e occorrerebbe avere il coraggio di ritirarsi quando si è ancora efficienti.
Eppure a me Franca Valeri non ha fatto tanta impressione, se non positiva: vestita di rosso era vitale ed elegante . E in merito al suo eloquio non scorrevolissimo, continua a recitare in teatro come sempre. Sono abituato a vederla anche in sue interviste, in altri programmi della tv.
Evidentemente, però, i puristi del Festival preferiscono altro genere di ospiti , magari con scarsi curricola, oppure stranieri che da noi non hanno mai venduto un disco, ma sono spacciati come imprescindibili scelte di qualità.
E quindi dico: brava Franca Valeri, a Sanremo su quel palco mi sei proprio piaciuta nella tua imitazione della signora Cecioni!
ROMOLO RICAPITO

La mia solidarietà ai Ricchi e Poveri, già colpiti l'anno scorso dalla perdita del figlio di Franco Gatti, avvenuta per tragiche ed impreviste circostanze durante il Festival di Sanremo al quale il complesso era stato chiamato a partecipare.
Quest'anno non era prevista nessuna ospitata dei Ricchi e Poveri, ma è stata diffusa all'improvviso la notizia dell'attacco cardiaco di Angelo Sotgiu, il "biondo", detto anche il"bello dei Ricchi e Poveri ". Immediato il ricovero di Sotgiu, che nel lontano 1963 fu anche il fidanzato di Angela Brambati, la popolarissima "brunetta" del trio.
Per fortuna le condizioni del cantante non sono preoccupanti: ma Sotgiu, che sta per compiere 68 anni, sarà sottoposto alle necessarie cure del caso.
Ciò che mi preme è sottolineare la professionalità dei Ricchi e Poveri, recentemente rivalutati anche dalla critica più severa.
Grazie anche alle loro canzoni, il Festival si è trasformato in una kermesse nazionalpopolare, nella sua accezione migliore: canzoni eseguite alla perfezione, con ritornelli orecchiabili e versi indimenticabili, da Sarà Perché ti Amo a Che Sarà.
ROMOLO RICAPITO

Chi protegge il "dio Fazio"?
Giancarlo Leone, direttore di Rai Uno, ha dichiarato di avere l' intenzione di affidare l'incarico per la terza volta consecutiva a Fabio Fazio nel 2015, come organizzatore e presentatore del Festival.
Questo all'indomani della serata di mercoledì, un flop di ascolti.
Sui social network dominano lo sgradimento per le canzoni del Festival, che Fazio difende strenuamente, ma soprattutto verso Fazio, considerato noioso.
Nei programmi di Rai Uno, anche a La Vita in Diretta, non si sottolineano gli insuccessi di ascolti ma si loda tutto, con giornalisti insolitamente docili.
Altri anni, con altri conduttori, ad esempio Baudo, quando andavano sotto qualche punto di share, era un linciaggio. Fu così anche col festival presentato da Raffaella Carrà, oggi celebrata sul palco dello stesso Festival come icona di tutti i tempi.
Insomma: pare che Fazio sia protetto ai massimi livelli.
Spero non si tratti delle solite questioni politiche: anche se siamo soltanto a giovedì, il festival non mi ha convinto; ma a non convincermi maggiormente è proprio l'impostazione artistica voluta da Fazio.
ROMOLO RICAPITO

Il caso di Rufus Wainwright , ospite della seconda serata del festival di Sanremo e protagonista di polemiche da parte di alcuni cattolici per il contenuto "blasfemo" di certa sua musica.
Tutto è rientrato nella normalità nella seconda serata dopo l'esibizione di Wainwright. Si è fatto un grande spolvero sulla dichiarazione di Elton John, che ha definito tale collega il più grande cantautore vivente.
Un'opinione come un'altra, alla quale però si è fatta troppa pubblicità, come se i gusti di Elton fossero un termometro per sacralizzare suoi giudizi, certo rispettabili ma non sempre condivisibili.
Come Rufus Wainwright esistono tanti altri artisti bravi e magari più bravi.
Si è voluto inseguire oltre che la Bellezza o la Gran Qualità, una certa musica di nicchia che non appare in nessuna classifica, almeno in Italia, contrabbandandola come il must che il mercato potesse offrire e dunque non indulgendo alle mode.
Perché, se no, non invitare un nome come Lana Del Rey, esecutrice di brani raffinati e da due anni ininterrottamente in classifica?
Tanto di cappello a Wainwright: ma polemiche su cantanti conosciuti soltanto da Fazio e dal suo entourage lasciano il tempo che trovano e non servono a rinverdire un Festival scarso di canzoni che passeranno alla storia e di genuino carisma.
ROMOLO RICAPITO