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Messaggi del 20/03/2014

ALESSIO REGA: A RUBA A BARI IL SUO PRIMO ROMANZO GiroDiVita

Post n°6482 pubblicato il 20 Marzo 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Presentato a Villa Morisco "GirodiVita". ALESSIO REGA: NEL SUO ROMANZO C'E' ANCHE IL SESSO, MA SENZA ECCESSO!
di ROMOLO RICAPITO

E' stato presentato nella suggestiva cornice di Villa Morisco a Santo Spirito (Bari) il romanzo di Alessio Rega edito da Adda "GirodiVita", 15 euro.
All'evento era presente Giacomo Adda.
Nelle intenzioni si è scelto un party di lusso sulla falsariga delle recenti presentazioni romane del libro della Marchesa d'Aragona, eliminando però il kitsch e il trash - documentati dal sito Dagospia - che ha contraddistinto tali eventi, a causa dell'intervento tra la folla del più classico "generone" romano.
Nei fatti, la serata si è   invece  caratterizzata per eleganza e sobrietà, com'è nello stile dell'autore, Alessio Rega, personaggio tutto da scoprire che rifugge da mondanità e feste chiassose , ma desideroso comunque di uscire allo scoperto per il doveroso lancio del suo romanzo, che è l'epifania dell'introspezione all'interno di un excursus giovanile, ma privo di giovanilismi "alla Federico Moccia," per intenderci.
Sportivo (è arbitro di calcio), intellettuale, giornalista, Alessio Rega unisce i muscoli al cervello, in un mix ricercato e gradevole così come è piacevole il suo eloquio, diretto e senza fronzoli, ma nello stesso tempo rarefatto.
A presentare l'evento la speaker di una stazione radio, Annamaria Minunno, scelta in quanto donna anche perché, nelle intenzioni degli organizzatori, "le donne lo fanno meglio", inteso come resoconto "parlato" e introduttivo dell'esegesi di un testo.
Minunno ha presentato ultimamente  Giuseppe  Catozzella, prossimo probabile candidato allo Strega , il cantante  Fausto Leali, sino allo sconosciuto Cristò.
Il dialogo con l'autore e il pubblico presente è stato anticipato dalla proiezione del booktrailer del romanzo (appena ultimato) che vede nel ruolo di Gabriele ( il protagonista di GirodiVita) l'attore Marco Pezzella, che ha partecipato in un ruolo minore al recentissimo "Allacciate le Cinture" di Ferzan Ozpetek.
Nel video, una Bari di notte, suggestiva e misteriosa, ritratta nel suo Lungomare , durante una corsa notturna di Gabriele.
La Minunno ha definito Rega "persona curiosa" rimarcando la sua collaborazione con la rivista Nel Mese di cui il ventinovenne pubblicista è stato Vice Direttore.
"GiroDiVita" è stata definita dall 'anfitriona "pubblicazione alta" mentre il protagonista, alla ricerca di sé stesso, ha bisogno di un senso di appartenenza legandosi a gruppi, comunità, giri. Inoltre Gabriele necessita di conferme affettive.
Il legame con la madre è ondivago e pregnante.
L'assunto principe del libro è che in esso "ci si ritrova a qualsiasi età".
"Credo di essermi riferito a un target giovanile- è intervenuto finalmente l'autore- ma il vissuto nella sua stesura richiama di frequente a dei "ritorni" sul passato.
Dunque la narrazione è imbevuta di nostalgia e, per questo, va bene ad ogni età, anche quando le ossa sono stanche, ma il cuore rimane giovane o, come direbbero alcuni romanzieri statunitensi," Wild at heart".

Minunno ha poi detto che Rega le ricorda nello stile il torinese Giuseppe Culicchia , o Andrea De Carlo.
"De Carlo è stato fondamentale nel mio percorso di crescita, ammette Rega, "assieme al Giovane Holden di Salinger e infine al Gianrico Carofiglio di Né qui né altrove e al Francesco Carofiglio di With or Without You.
In "GirodiVita"è presente molto del vissuto ,o dell'esperienza personale, di Alessio; esso è un libro che ha radici lontane, risalenti agli anni del liceo scientifico, quando il giovane (futuro) scrittore attraverso la lettura dei primi romanzi , decisivi per la sua formazione, già vagheggiava un futuro letterario di gloria ed  onori.
Ad ogni modo dalla stesura definitiva di GirodiVita con un'accorta operazione di editing, nonché di marketing, sono state tolte 100 pagine per renderlo più fruibile nonché agile.
"Rispetto al giornalismo, che è l'attività principale di Rega, nella scrittura di questo testo egli si è reso capace di raccontare la realtà in maniera più articolata rispetto alle classiche sintesi ed approssimazioni tipiche del giornalismo- standardizzato" .
Nel romanzo, la figura del padre è quella di riferimento, cioè la più importante, mentre quella materna si rivela disturbante; la donna -avvocato, genitrice, è troppo in carriera per essere presente anche affettivamente.
Ci si è dimenticati di dire, però, che la figura clou della narrazione, al di là delle tante avventure sentimentali con giovani donne, è la sorella Martina. A  Sabrina Rega,invece,  sorella dello scrittore    il libro è dedicato. Ecco dunque nel testo la sorella come musa ispiratrice, vestale della famiglia e sodale. Tutto ciò rimanda ad autori classici come Giovanni Pascoli, il quale stabilì la sua residenza definitiva con l'amata sorella Maria a Castelletto di Barga, in provincia di Lucca.
In definitiva però, Gabriele cerca una donna che gli regali un equilibrio stabile ; ma egli è attratto, nel contempo, da donne sfuggenti.
Annamaria Minunno ha rassicurato i presenti, accennando al fatto che in GiroDiVita di sesso ce n'è, eccome, usando l'elegante formula "il romanzo non è mai volgare nelle descrizioni intime".
Per gli amanti del genere, Gabriele si destreggerà tra le lenzuola con diverse "amanti" tra le quali l'inquietante ( di nome e di fatto) Beatriz . Ma tutto è pulito, discreto. Insomma, per usare un paragone cinematografico, le luci della cinepresa si oscurano quando le lampo si abbassano.
Rega ha lanciato una frecciata riguardo il mondo del giornalismo a Bari, che risentirebbe dal nepotismo.
Un ragazzo, Rega, molto educato e perbene, ma dai grandi occhi blu, felini, che osservano la realtà in maniera placida , ma anche critica . All'occorrente però il nostro nuovo scrittore di straordinario talento sa anche graffiare.

ROMOLO RICAPITO

 
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AMANDA LEAR CONTRARIA ALL'ETICHETTA DI DISCO-SINGER

Post n°6481 pubblicato il 20 Marzo 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Amanda Lear (75 anni ben portati, secondo il programma La Vita in Diretta, al quale ha rilasciato un'intervista) farà ben presto parte del cast di uno showdi prima serata a Rai Uno.
Intanto la divina Amanda è ospite in diversi programmi della tv francese, dove sta promuovendo il suo nuovo album, nel quale esegue sue personali versioni dei successi del numero uno del rock'n'roll: Elvis Presley.
La cantante si è lamentata di essere stata imprigionata con l'etichetta di "disco music" durante la sua carriera, per avere inciso successi come "Tomorrow" e "Blood and Honey" che le hanno dato soldi e celebrità.
Canzoni che sono popolari ancora adesso.
Invece di assumere un'aria schifata a tale riguardo, la Lear dovrebbe essere contenta di essere considerata un'icona della disco music, che è un genere rispettabile come gli altri, anzi, grazie ai suoni sempre attuali e moderni degli arrangiamenti, canzoni di trenta e più anni fa vengono ancora adesso apprezzate e ascoltate in radio, tv, discoteche.
Prima di sputare nel piatto dove si è mangiato e costruirsi nuove improbabili etichette musicali, Amanda Lear dovrebbe pensarci sopra.
ROMOLO RICAPITO

 
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RAOUL BOVA E MARCO BOCCI SI BACIANO IN BOCCA: PERCHE' HANNO SUCCESSO

Post n°6480 pubblicato il 20 Marzo 2014 da romolor
 
Foto di romolor

Perché fanno sensazione, nei blog e nei forum le effusioni con bacio finale tra Raoul Bova e Marco Bocci sul set di un film? (pubblicate in anteprima sul settimanale Chi).
La coppia di attori fa coppia "virtuale" nella finzione.
Il fatto che siano tutti e due dei sex symbol delle donne, impegnati in una rappresentazione dell'omosessualità, all'interno di un film che uscirà tra un po', enfatizza la finzione del "bacio", ponendo varie questioni, più che etiche, di costume.
L'omosessualità maschile è ancora tabù sullo schermo?
Quella femminile, rappresentata al cinema in maniera più che evidente e quasi pornografica in La Vita di Adele, film francese che è già un cult, ha scandalizzato assai poco.
Sono lontani ormai "I Segreti di Brokeback Mountain", con altri due sex symbol (americani) protagonisti di una lunga e sofferta storia d'amore.
Ferzan Ozpetek ha realizzato di recente un film sul cancro, di grande successo, dove il protagonista, Francesco Arca, interpreta un etero risolto e non un gay irrisolto come negli altri film suoi film precedenti.
In mancanza di gossip "reali", Bova e Bocci,sul set di Scusate se Esisto, raccolgono l'"eredità" di Ozpetek, sperando che il numerosissimo pubblico femminile di "Allacciate le Cinture" si affacci anche nelle sale dove verrà proiettato il loro film.
Etero nella realtà, gay per finta, i due attori piacciono lo stesso, anche nella loro nuova versione "proibita", suscitando l'entusiasmo dei fans.
ROMOLO RICAPITO

 
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