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Messaggi del 15/10/2015
Animali sempre più "umanizzati" e simili ai padroni, che li trattano alla stregua di esseri umani.
In particolare i gatti hanno conquistato internet rappresentando con le loro imprese una fascia consistente di contenuti e traffico, che li ha resi dei veri divi.
Spopola sul web , un enorme gatto selvatico africano, di proprietà della modella Morgan Lynn.
Il felino, che ha un suo canale su You Tube con 40 mila sottoscrittori, è trattato alla stregua di un "pappagallo": la padroncina gli insegna a "parlare".
In particolare a ripetere incessantemente la parola "mamma".
Sollecitato a pronunciare tale termine con la frase "dì la parola mamma, dì mamma", il gattone incredibilmente pronuncia "mamma", o qualcosa che a questo sostantivo assomiglia molto da vicino.
Sembra di essere tornati ai tempi di "Portobello" quando si tentava inutilmente di far parlare un antipatico pappagallo muto.
Qui il gatto selvatico invece parla e interagisce, esattamente come un bambino.
La sua padroncina ,che si fa chiamare la Barbie di Las Vegas per la sua somiglianza con la celebre bambola, gioisce e si fa pubblicità gratuita usando il "gattone" magico che parla. parla e miagola .
Ecco la gallina...pardon, il gatto dalle uova d'oro.
ROMOLO RICAPITO
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Sono sinceramente indignato dalla pubblicazione di una biografia di Lou Reed, a due anni dalla scomparsa.
E' il crollo di un mito, ma per me mitico non lo è mai stato. Magari bravo.
Secondo il volume, Reed oltre ad avere un carattere orribile nei confronti dei componenti della sua band, delle ex fidanzate e compagni di college, era anche razzista.
A proposito della cantante e cantautrice americana Donna Summer, morta nel 2012 , disse a un reporter: non mi piacciono le negre.
Inoltre l'interprete di Take a Walk on the Wild side, nato a Brooklyn nel 1942, non sopportava il collega Bob Dylan perché ebreo.
Il libro del biografo, Howard Sounes, è basato su ben 140 interviste dunque sufficientemente attendibile.
Ho letto però che anche Lou Reed aveva origine ebree; tra i suoi "vizi" si annoverano l'eroina e le anfetamine.
Tra le testimonianze, quella della ex moglie Bettye Kronstad, che veniva regolarmente picchiata.
In realtà Lou Reed soffriva di disordine bipolare:. lo afferma con sicurezza l'artista Morissey.
E le sue "sortite" potrebbero essere il risultato di problemi mentali non curati, o trattati impropriamente.
Ad ogni modo Lou Reed subì mlti elelttrshock, all'età di soli diciassette anni.
Epperciò certi suoi atteggiamenti potrebbero essere scusati.
In fondo anche lui è una vittima: la terapia ad elettroshock gli fu somministrata per "curare" la sua bisessualità.
ROMOLO RICAPITO
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
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