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Messaggi del 02/11/2015
GIOVANNA E LA MUCCA TONTOLONA (seconda parte )
Giovanna si scosse dai suoi pensieri e tornò a casa per prepararsi la cena.
Giunta nel suo appartamento non aveva voglia di cucinare; ordinò dunque
al ristorante giapponese sotto casa una cena a base di pesce crudo
dietetico.
Nell'attesa che il garzone, Fi Gu Chang, un adolescente brufoloso che non
capiva una sola parola di italiano ( ma gradiva molto le mance) suonasse il
campanello di casa, Giovanna si sistemò nel suo salotto dalle poltroncine
anni Cinquanta , dal colore verde pisello, in ottime condizioni e
originale dell'epoca, comprato a un'asta giudiziaria.
Il televisore era acceso su un programma di quiz preserale. Giovanna dentro
di sé aveva voglia di distrarsi, ma soprattutto di sgranchirsi le gambe con
un po'di ballo. Una vecchia danza in pratica che ricordava
perfettamente e con la quale spesso usava esibirsi nella sua lontana infanzia,
guardando in contemporanea la la tv.
La mucca Tontolona ballava con gli animali della fattoria un divertente e
travolgente fox trot.
Tontolona è una bella guagliona ) fece tre passi avanti, tre indietro, tre
di lato e
tre salti all'insù. Dunque la gamba a sinistra all'insù, la destra
all'insù, a turno.
Come le Kessler: To-n-To.Lon, Ton-Tolon.Il ballo di Giovanna era meglio del Dadaunpa e lei riuscì a
riprodurlo alla perfezione, nonostante fossero passati tantissimi anni
dall'ultima volta che lo aveva celebrato.
Sorrise per la memoria fotografica, che le permetteva di conservare
indelebili nel tempo, come fotografie, le cose più importanti della sua
esistenza.
Suonarono alla porta: era il garzone giapponese .
Giovanna prelevò il pacco contenente la sua cena; dunque regalò 5 euro a Fi
Gu Chang, il quale le sorrise, mettendo i mostra un apparecchio per i denti
molto rudimentale.
Consumata la cena, Giovanna aprì uno scrigno che conteneva alcuni gioielli
e documenti.
Era riuscita ad aprirlo solo molti anni dopo la dipartita dei suoi
genitori, avvenuta in un incidente aereo sopra i cieli di Milano, poco
prima dell'atterraggio.
Giovanna era stata l'unica a salvarsi tra centinaia di passeggeri, dopo che l'aereo era caduto poco distante dalla pista, nella campagna circostante. Era stata sprannominata da giornali e tv "la Bimba Miracolo".
Ancora adesso la invitavano ogni tanti in molti talk show televisivi ,
offrendole dei bei soldoni, ma Giovanna ogni volta rifiutava sdegnata: il
suo dolore era sacro e, soprattutto, non era in vendita.
ROMOLO RICAPITO
(continua)
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Inviato da: martellodgl13
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