|
Tag
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
I miei Blog Amici
- firulì firulà
- fegatodoca
- tracce di me
- COCKTAIL BAR
- www.ilcast.com
- Pensieri per te...
- Best of Web
- ASILOREPUBLIK
- ESSERE SE STESSI.
- Doppia Identità
- Uno su Mille
- Gold BloggerS Pages
- DI TUTTO UN PO
- PERLINECOLORATE
- Massimo Coppa
- Sunbeam is coming
- Blanchisserie
- Le stagioni
- BLOG PENNA CALAMAIO®
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Messaggi del 02/01/2016
Troppo Zalone fa male?
Il successo-record appena il primo giorno di proiezione del "Checco Nazionale" col suo sgrammaticato "Quo Vado?" fa pensare.
Niente da dire sul comico: sicuramente la sua fama è meritata.
Furba l'uscita: primo gennaio, immediatamente prima un nuovo fine settimana e l'imminente l'Epifania.
Una riflessione: ad attrarre al cinema frotte di spettatori è proprio il comico pugliese.
Gli altri nomi del cast, pur con qualche comparsa di nomi noti (Lino Banfi, Maurizio Micheli ) sono succedanei, comparsate.
Il trionfo di Zalone si pone con una facile identificazione del personaggio, che grazie a un rigurgito di comicità finto-demenziale si è ritagliato un grande spazio mediatico, che sa anche sfruttare bene, dosando le sue apparizioni.
Ma questo successo rivela l'altra faccia del cinema italiano: mancanza di veri rivali, di comici identificabili e spontanei che, appunto, hanno bisogno di cast "corali" per attrarre gente nelle sale con storie ormai storie risapute.
I classici Cinepanettoni incassano ancora, però dopo il Capodanno vanno buttati dalla finestra come si usava nei rioni popolari con la roba vecchia prima dell'avvento della differenziata.
Sedersi sul successo clamoroso di Checco Zalone per esperti ed esercenti è sin troppo facile.
Occorre valutare la situazione della cinematografia e la sua identificazione con generi ormai iper sfruttati, cast formati dalla solita compagnia di giro di attori "inseriti" nel sistema, registi che si ripropongono con vanità senza più rinnovarsi.
ROMOLO RICAPITO
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Tutto il mondo ha parlato della scomparsa della cantante Natalie Cole avvenuta il 31 dicembre 2015 ma resa nota il giorno dopo.
La celebrità dell'artista si lega a quella del padre, l'indimenticabile Nat King Cole.
E non a caso il disco più venduto di Natalie è quello che include un duetto col genitore scomparso, frutto della tecnica digitale.
Nel curriculum della cantante però oltre a premi e riconoscimenti, anche un uso smodato di droghe come eroina, cocaina, marijuana.
Questi abusi le avevano provocato una grave forma di epatite c, quindi problemi al fegato e infine finanche il trapianto di un rene.
Forse Natalie non ha mai uguagliato sul piano artistico Nat, scomparso nel 1965 per cancro ai polmoni.
E' certo però che intonando con lui sia pur virtualmente il brano Unforgettable ne ha prolungato il mito, imponendolo alle nuove generazioni, spesso disorientate da troppa musica usa e getta, ma disposte ad ascoltare quella di valore, se opportunamente .informate sull'esistenza di essa.
Romolo Ricapito
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
Inviato da: Coulomb2003
il 10/11/2020 alle 12:33
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11