romolo ricapito

Ho intravisto in tv in un talk show di Rete 4 ("Quinta Colonna") una Giorgia Meloni intristita da certe frasi pubblicate da Vladimir Luxuria su Twitter.
La Meloni, che aspetta un bebè, ha ricordato dapprima una vecchia "lite" con la transgender foggiana, che le ricordava come il padre la abbandonò a 12 anni, segno che forse la difesa della famiglia tradizionale da parte della deputata di destra non fosse coerente.
La Meloni definì le parole di Luxuria "un gesto schifoso".
Adesso la capogruppo di Fratelli d'Italia è offesa per l'augurio che la "rivale" ha twittato su internet : "auguri e figli trans" riferito alla sua gravidanza.
Il contendere è risaputo: la Meloni non "approva" la legittimazione delle unioni di fatto gay, né la stepchild adoption, Luxuria ovviamente sì...
Dalla trasmissione si Rete 4 la deputata ha replicato a Luxuria che nel caso suo figlio si rivelasse gay, lesbo o trans, lei comunque non approverebbe (lo stesso) l'adottabilità di figli da parte delle coppie omosessuali.
Chiedendo scusa dell'intromissione alle due contendenti, suggerirei alla Meloni di ridere di più della battuta di Luxuria.
In fondo l'ex deputata bertinottiana ha soltanto "cinguettato" su Twitter un ironico saluto, unito a un augurio paradossale .
Non si può dare a Twitter la "patente" di un'attendibilità che può essere quella dell'Enciclopedia Treccani.
Evidente che la questione, spinosa, del ddl Cirinnà e quant'altro, ha acceso gli animi e le due diverse parti hanno affilato i coltelli.
La stessa Vladimir Luxuria ha poi ritwittato: "è una battuta che non offende nessuno, take it easy, cioè "rilassati" etc.
Sicuramente Giorgia Meloni e Luxuria faranno la pace, almeno in attesa del prossimo round.
ROMOLO RICAPITO