|
Tag
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
I miei Blog Amici
- firulì firulà
- fegatodoca
- tracce di me
- COCKTAIL BAR
- www.ilcast.com
- Pensieri per te...
- Best of Web
- ASILOREPUBLIK
- ESSERE SE STESSI.
- Doppia Identità
- Uno su Mille
- Gold BloggerS Pages
- DI TUTTO UN PO
- PERLINECOLORATE
- Massimo Coppa
- Sunbeam is coming
- Blanchisserie
- Le stagioni
- BLOG PENNA CALAMAIO®
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Messaggi del 11/04/2016
Mi è piaciuto molto il film Race-Il Colore della Vittoria per lo splendido ritratto dell'atleta Jesse Owens che trionfò alle Olimpiadi di Berlino del 1936.
Mi ha incuriosito poi il fatto che la pellicola riabiliti la regista tedesca Leni Riefenstahl, personaggio controverso e sepolto da accuse e polemiche.
Nel film, la regista del documentario "Olympia" si rifiuta di obbedire ai "capi" che le impedivano di filmare l'ultima vittoria di Owens, inoltre filma l'atleta di colore chiedendogli di replicare più volte il suo salto-record per il suo docu-film che uscì nel 1938.
D'altronde sapevo tramite il mio amico scrittore e biografo Lilian Auzas autore di un romanzo sulla Riefenstahl che la popolare regista si astenne dal tagliare al montaggio le scene su Jesse Owens anche se ciò era rischioso per lei mentre il primatista olimpico è ritratto nel film Olympia anche mentre sorride.
In realtà il paradosso è che come si racconta nel film Jesse Owens non subì tanto il razzismo dei tedeschi (il suo rivale alle Olimpiadi, Luz Long, divenne suo amico e si schierò dalla sua parte celebrando la sua vittoria) ma in patria, gli Stati Uniti, al ritorno: "non fui invitato a stringere la mano al presidente", disse, "così come non fui invitato a stringere la mano ad Hitler".
ROMOLO RICAPITO
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
Inviato da: Coulomb2003
il 10/11/2020 alle 12:33
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11