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Messaggi del 10/03/2017
"Sorelle", fiction di Rai Uno da quasi 6 milioni di ascolto, con Anna Valle e Loretta Goggi (nel ruolo della nonna) nel cast, ripropone l'argomento del fidanzato rubato non dalla migliore amica, ma dall'amata sorella.
Che ha come "scusante" quella di essere un po' scapestrata.
Inoltre quest'ultima è malvista a Matera (l'ambientazione) in quanto la sua vita sessuale, che coinvolge più di un partner, dà scandalo: vedere la scena dove la protagonista viene fermata dalle malelingue alla cassa del supermercato, moraliste che le fanno notare quanto la germana sia una "donnaccia".
ll canovaccio mette alla prova i tabù sulla tolleranza della sorella tradita: dalla relazione della traditrice nascono immediatamente due gemelli.
Lo status di sorella deve affiancarsi a quello di zia amorevole, imponendo una forma di perdono (giocoforza).
Ma la rabbia non si è mai sopìta e così la sorella tradita durante uno scontro col cognato, suo ex, butta fuori tutto il suo malanimo: altro che accantonare i sentimenti, l'essere stata deprivata dell'antico amore le ha rovinato la vita.
Il ritrovamento della sorella "perduta" (negli affetti e nella realtà della fiction, che la vede improvvisamente svanita nel nulla) in un corso d'acqua scatena i sentimenti di perdono e di catarsi.
Il viso della morta è infestato da alghe e decomposizione, una sorta di punizione per la seduzione fatale che ha il suo contraccolpo sul destino della sventurata.
In quest'ottica, "Sorelle" è una fiction moralista e che salvaguarda l'etica familiare.
Il che è sicuramente la sua forza, ma anche il principale difetto.
Romolo Ricapito
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Maurizio Costanzo nell'ultima puntata delle sue Interviste ha detto a Valeria Marini che le lacrime della show girl sono quelle che finora l'hanno più coinvolto sul piano umano.
La popolare showgirl "stellare" ha parlato con semplicità e fervore della scomparsa del padre, al quale era molto legata.
ll legame con Costanzo, a tale proposito, deve essere sicuramente quello relativo al genitore di quest'ultimo.
ll giornalista ha spesso dichiarato di sentirsi unito al padre, mancato quando lui era giovanissimo.
In studio pianse anche Raoul Bova che al padre, vivente, è molto legato.
Costanzo gli consigliò di tenerselo stretto.
Esistono dunque lacrime di serie A e di sere B?
Bova parve sincero e sensibile quanto la Marini.
Ma Costanzo sembra aver ceduto al fascino della burrosa showgirl di origine sarda.
Segno che le lacrime femminili da sempre conquistano risultando propedeutiche ad altro: storie d'amore, comunicazione, in questo caso coinvolgimento in prima persona dell'interessato.
E le lacrime maschili?
Forse Costanzo non ha il coraggio di confessarlo, ritenendosi per le pari opportunità.
Ma in faccia al bel Raoul Bova, forse le lacrime stonano, per il vecchio principio che l'uomo non ha da piangere, mai.
Soprattutto se con questo atteggiamento attrae e seduce le donne.
Un'arma che il pacifico Costanzo non sopporta, per una nascosta, sottaciuta rivalità maschile con Bova?
Eccolo dunque accogliere lacrimoni della fulgida Marini come manna dal cielo.
Romolo Ricapito
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
Inviato da: Coulomb2003
il 10/11/2020 alle 12:33
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11