romolo ricapito

Meghan Markle, ormai sono imminenti le sue nozze.
L'attrice americana non riuscirà mai probabilmente ad oscurare il fascino e il carisma di Lady Diana, ma per un po' ha messo in ombra persino il suo sposo, lo schivo Harry che sembra entusiasta del legame a dispetto del classico aplomb inglese.
Ormai Meghan è la star dell'anno e non si parla che di lei, di quanto costa il suo abito da sposa, del fatto che ad accompagnarla ad altare sarà il padre Thomas, ma senza damigella d'onore, mentre lo sposo avrà come testimone di nozze il fratello William.
Sembra quasi una cerimonia "intima" se non fosse che un po' di sfarzo è d'obbligo anche per non deludere la nazione e quei 1.000 sudditi scelti tra i cittadini comuni che saranno ospitati durante il ricevimento in giardino.
Seicento invece gli invitati al regale pranzo di nozze, scelti sicuramente tra i più graditi a corte.
Ci si chiede se l'interesse per questo evento mondano sia poi così giustificato.
Sicuramente anche in Italia il royal wedding avrà i suoi sfegatati fans, ma sicuramente il carisma della monarchia britannica si è molto allentato.
Meghan, divorziata e attrice non certo tra le più note o capaci, interpreterà quello che fu anche per Grace Kelly il ruolo più ambito: la principessa, stavolta in chiave 2.0
RR

Il cinema francese è superiore come qualità a quello italiano in questa tarda primavera 2018?
Assistendo a Eva, nuovo film interpretato da Isabelle Huppert e dopo avere visto anche l'ultimo Ozon, Doppio Amore, la mia risposta è sì. Tranne il bravissimo Sorrentino mi sembra che la cinematografia italiana affondi nelle solite commedie commerciali e ormai anonime che propongono sovente gli stessi cast anche se, bisogna ammetterlo, le ultime uscite tentano vie nuove e una parziale innovazione nel parterre degli attori.
Secondo me l'assenza di generi e l'avere uniformato tutto sulla falsariga della commedia ha appiattito linguaggi e risultati.
Da un lato affiora una grande nostalgia del cinema italiano d'autore targato anni Sessanta mentre credo che il pubblico che affolla le sale d'essai non sia ormai così marginale e il gusto degli spettatori si è affinato, richiedendo altro, ovvero varietà e cinema d'autore.
In mancanza di ciò ci si rivolge a prodotti europei o statunitensi.
RR

Il nuovo film che girerà Sophia Loren: la diva internazionale giocherà in casa avendo scelto il figlio Edoardo Ponti come regista ed è già la terza volta.
A 83 anni la ex Ciociara, due Oscar vinti, non ha nulla da dimostrare ma, al pari di Ornella Vanoni, che ha partecipato all'ultimo Sanremo e che ha la stessa età della celebre attrice, vuole offrire al pubblico una nuova performance per rinnovare il suo parco personaggi fatti via via da pizzaiole, donne fatali , prostitute (Filumena Marturano) finanche una suora e poi casalinghe frustrate con Ettore Scola.
Nel nuovo film Sophia Loren sarà un'anziana ebrea alla quale viene affidato un bambino nato da una peripatetica.
Un ruolo sicuramente maturo e struggente e sarebbe il colmo se ottenesse una nuova candidatura all'Oscar.
RR

In occasione della stagione estiva, si preparano ad avere successo motivi orecchiabili e più facilmente identificabili di quelli che spopolano alla radio in inverno.
Si può dire che molte canzoni vengono create apposta per l'estate e l'anno scorso ce ne furono di ottime.
L'unico neo: quelle musiche troppo ideate a tavolino per avere successo, con operazioni che alla lunga diventano discutibili perché ripetitive.
Ad esempio non capisco perché le lingua spagnola venga sdoganata soltanto in estate per accompagnare versi e ritmi prevedibili che magari in Sudamerica o nella stessa Spagna non vengono considerati.
Un esempio di ciò è La Cintura di Alvaro Soler, canzone uscita anzitempo ma che è uno standard di quelle che ci propinano per le vacanze.
Piuttosto banale, usa tutti gli standard di questo genere, banalità "sto bailando, bailando" facilmente identificabili da un pubblico eterogeneo.
Spero di ascoltare canzoni sia pure orecchiabili, però più vere e meno concepite per essere ascoltate per una sola stagione.
Rr

Tinto Brass, re dell'erotismo in celluloide, vittima (o protagonista) di una vicenda paradossale.
I figli gli hanno fatto causa affinché fosse nominato un amministratore di sostegno che ne curi il patrimonio, che il regista potrebbe disperdere.
Il giudice ha così nominato in questo ruolo la moglie di Brass, "matrigna" dei figli di Tinto e avvocato.
Brass è vedovo, in quanto perse l'amata moglie Tinta alcuni anni fa ed è in condizioni di disabilità.
Il regista di "Capriccio" però non ci sta e assieme alla consorte fa ricorso, paragonandosi a Sofocle che a 90 anni si trovò nella stessa condizione. Ma vinse la causa.
La storia si ripete, sia nel caso di Sofocle che , più di recente, con Gina Lollobrigida che però ha vinto la battaglia legale contro figlio e nipote.
Ma questo tipo di situazioni diventano virali e diffuse ovunque esistano uomini anziani e ricchi, la cui eredità è ambita chiaramente dal parentado.
E Tinto Brass, che ha portato sullo schermo i "lati B" più belli del cinema italiano, l'ha buttata per una volta sul filosofico, allontanandosi dalla carnalità da lui celebrata con la sua arte scenica e il suo ingegnoRR

Terrore a Roma per il bus incendiatosi in pieno centro. Danneggiati alcuni negozi, salvi per un pelo i passeggeri.
Tale calamità è una metafora della confusione strutturale che regna a Roma, tra buche dell'asfalto, improvvisi crolli della strada per bradisismi e soprattutto per l'incertezza politica?
Non siamo certamente ai tempi di Nerone, ma i romani se fossero superstiziosi avrebbero di che allarmarsi.
Non ci troviamo nemmeno a Napoli dove si "sfruttano" gli eventi, anche i più insoliti, per compilare schedine del Lotto spesso vincenti.
La città capitolina, metafora dell'Italia, può e deve riprendersi.
I romani hanno diritto al ritorno della loro bellissima città ai fasti degli anni più felici, i Sessanta, quando spopolava la Hollywood sul Tevere e aveva da poco trionfato il periodo della Dolce Vita felliniana.
RR

Il Grande Fratello condotto da Barbara D'Urso sembra introdurre nelle case degli italiani una generazione di fenomeni.
La sorpresa di questa edizione, a "gioco" già avviatom è Rodrigo Alves, noto ai telespettatori come il Ken umano in quanto, in seguito a 58 operazioni chirurgiche, assomiglierebbe al compagno della bambola Barbie.
L'uomo è stravolto oltre che nei lineamenti, anche nel fisico. Infatti recentemente si è fatto asportare quattro costole per sfoggiare un vitino da vespa e strappare nuove ospitate e contratti alle reti televisive di tutto il mondo.
L'operazione chirurgica e mediatica funziona: il Ken umano affiancherà nella Casa un "concorrente" italiano che si è già sottoposto anch'egli a chirurgia facciale per assomigliare al solito bambolotto Ken.
Nemmeno la fantasia di Federico Fellini avrebbe potuto prevedere l'evoluzione di un reality show che da esperimento sociologico sta diventando giorno dopo giorno la riproduzione di quei circhi che nell'era Barnum esibivano nani, ballerine, donne barbute e altri freaks.
RR