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Messaggi di Marzo 2016
L'ultima puntata del talent show "The Voice" su Rai Due mi ha ricordato per alcune caratteristiche il film "Bellissima" di Luchino Visconti con Anna Magnani.
In tale capolavoro, targato 1951, la Magnani tentava di lanciare la figlia piccolissima nel mondo del cinema, facendola sottostare a improbabili e faticosi provini.
In The Voice il ruolo della Magnani si è trasferito a un team di parenti (di solito mamma e papà, più al massimo qualche fidanzato-a) che attendono la fine dell'esibizione del loro congiunto canterino, nella speranza che venga scelto per essere ammesso ufficialmente in gara.
Il tifo sfegatato, a volte eccessivo, le imprecazioni di incoraggiamento, o dissenso, nei confronti di chi ha il potere di trasformare in principe (o principessa) canori il "raperonzolo", o "brutto anatroccolo" di turno, sono una costante del programma.
Ma in fondo rappresentano un classico: ogni "scarrafone" (scarafaggio) è bello a mamma sua.
Ad ogni modo, mentre si concludeva la prima fase di The Voice, con la scelta definitiva dei talenti, si è esagerato.
Una nonna, esasperata dal fatto che una esigentissima Raffaella Carrà non si "voltava" con la sua poltrona girevole per l'ammissione della sua nipotina in gara ( magari costei non telegenica ed eccellente al massimo) ha pronunciato nei confronti della popolare showgirl dal casco biondo un insulto molto forte: "bastarda!"
La produzione non ha tagliato la "parolaccia", forse perché magari un dissenso così fuori dal coro può anche essere ammesso- ma mai giustificato- a fini di audience.
Quel termine così forte rimanda all'autentica anima "popolare" che come l' Anna Magnani di "Bellissima" trasformava talent scout, registi o insegnanti di recitazione e canto in divinità.
La Carrà quindi, da regina del Tuca Tuca è stata innalzata a sfinge "crudele, o dea Kalì "dirompente, " perché non ha aiutato la nipotina di quella combattiva nonna a "emergere" fuori dalla giungla dell'anonimato.
ROMOLO RICAPITO
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Leggo: "confessione del gay Signorini"
Alfonso Signorini ha dichiarato nel programma serale di Piero Chiambretti di essere stato a letto un mese e mezzo fa con una donna.
"Un outing" al contrario, in pratica.
Il popolare, scherzoso e disincantato direttore di settimanali ha aggiunto con un pizzico di cattiveria:"con la Marini? Ma se devo scegliere, scelgo un po' meglio".
Alfonso Signorini aveva dichiarato di avere avuto una relazione proprio con Valeria Marini in un recente libro autobiografico, durata circa sei mesi.
Strano che la Marini in una recente intervista sempre in tv abbia a sua volta dichiarato che con Signorini non ha avuto rapporti, diciamo così, "ravvicinati".
E' il gossip che smentisce sé stesso.
C'è adesso da chiedersi: Signorini ci è o ci fa?
Mente, o "ci marcia" per ottenere un po' di pubblicità?
In questo mi sembra più discreta e meno showgirl la simpatica Valeria Marini.
ROMOLO RICAPITO
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David Beckham che cuce con grande attenzione i vestiti per la bambolina della figlia di quattro anni.
A dire il vero seguendo delle istruzioni.
Ma ciò non toglie che l'ex calciatore, considerato uno degli uomini più belli del mondo, perda la sua virilità.
Anzi, acquista: un padre affettuoso fa di tutto per accontentare i desideri della prole.
E papà David non fa eccezione.
Il cucito è per tradizione un impiego femminile.
Ma esistono anche dei sarti uomini, bravissimi, da sempre.
Beckham dunque ha sfidato un tabù e ha vinto. Gli apprezzamenti prima di tutto in famiglia (la moglie Victoria, in testa) e poi della piccola Harper si sono sprecati.
Messaggi su Instagram di felicitazioni e congratulazioni da tutto il mondo e in tutte le lingue, la notizia che diventa virale e viene scritta e commentata da testate anche importanti.
La festa del papà è trascorsa da poco, ma David Beckham si candida, per pazienza e umiltà a genitore dell'anno!
ROMOLO RICAPITO
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Batman e Superman, Kung Fu Panda, Heidi: al cinema di Pasqua domina la fantasia nei primi tre incassi.
Quattro personaggi in tutto: due appartengono al mondo dei fumetti, uno a quello dei cartoni animati, mentre la terza è l'eroina di un romanzo svizzero entrata nell'immaginario collettivo grazie a un cartone animato giapponese.
Improbabile che tutti gli spettatori di queste storie siano bambini, o adulti che accompagnano ragazzini al cinema per sognare. Magari molti vanno a vedere queste favole per ritrovare un attimo di serenità a fronte delle urgenze della realtà.
In Europa dominano gli attentati: scegliendo un film di questo genere, allora il pubblico dimostra di preferire un mondo di fantasia, non spietato ma appunto fatato, dove il male viene sconfitto (come con i supereroi) oppure nel quale dominano i contenuti edificanti (Heidi).
Al quarto posto del box office pasquale "Un Paese Quasi Perfetto" , commedia italiana a metà tra la ricerca del tempo perduto (ambientata in un paesino della Basilicata) e il ritrovare i sapori di un tempo.
Ancora un'opera sui generis, fuori dagli schemi.
E per concludere la classifica degli incassi della domenica di Pasqua, è quinto Un Grosso Grasso Matrimonio Greco 2, altro film in odore di evasione.
ROMOLO RICAPITO
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Pasqua 2016 è stata più delle precedenti all'insegna del motto "non uccidete gli agnelli".
Da Barbara D'Urso che raccomanda nel suo profilo Fb "Lasciamo liberi gli agnelli nei prati", all'onorevole Michela Vittoria Brambilla che è comparsa in tv con i suoi agnellini e propone una legge per fermare la strage della macellazione di animali ancora non adulti, la difesa di queste tenere creature si è spostata sui profili social di utenti anonimi i quali condividono la battaglia su queste tematiche : è tutto un incitare alla "pace" con gli agnellini che non devono essere macellati ma venerati come simbolo di purezza.
Nella vicenda non poteva mancare una voce contraria: il "cattivone "di turno, alias Giuseppe Cruciani, giornalista del programma di Radio 24 "la Zanzara".
Pungente come l'insetto simbolo della sua trasmissione, Cruciani ha detto che intende mangiare l'agnello, adesso e sempre, provocando i vegani o vegetariani che l' hanno aspettato fuori dallo studio della sua emittente. Lui stava brandendo un salame. Rischiato il pestaggio, se non il linciaggio.
Ci si interroga dunque su chi esageri e perché:
i fautori della pacificazione con gli agnelli, animali da allevare come "bestie di compagnia " (e non da tavola) o il baldanzoso e irriverente Cruciani?
Il dibattito è aperto ma ascoltando un'intervista dal mercato rionale della mia città gli agnelli erano terminati.
Forse molti consumatori davanti alla proibizione degli animalisti hanno reagito come bastian contrari, proprio come tanti Giuseppe Cruciani.
ROMOLO RICAPITO
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
Inviato da: Coulomb2003
il 10/11/2020 alle 12:33
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11