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come si cambia parere
Post n°188 pubblicato il 06 Giugno 2013 da lizrael1
Riceviamo il comunicato della cisl a difesa dei delegati che si sentono colpiti dal nostro volatino per le elezioni rsu. Sapevamo che qualcuno si sarebbe risentito per aver appurato quanto tutti sapevano. Certo che noi siamo coerenti con quanto pensiamo e facciamo, non abbiamo pensato che era giusto togliere la 14 mensilita e non lo abbiamo firmato quell'accordo. Avevamo proposto soluzioni diverse ( blocco del premio di partecipazione e altre cose) , non siamo stati capiti e appoggiati dalla maggioranza della rsu ma nemmeno dai componenti della cisl che si sono affrettati a firmare quell'accordo che oggi dichiarano di responsabilità, ma che allora come appresso ricordato dal comunicato del segretario cisl , non proprio condiviso. Vorrei ricordare che la contrattazione di secondo livello non avviene già da tempo e nessuno se ne ricorda ( non solo premio di partecipazione), come si può contrattare un "riallineamento delle prestazioni tagliate" se non c'è contrattazione? Speriamo solamente in una nuova RSU per ritorvare la condivisione delle cose da fare insieme. Di seguito la risposta a mezzo stampa della cisl all'accordo che prima era deleterio ora trionfalistico.
9 marzo 2012 rispota della Femca CISL
Haupt Pharma, toni esageratamente trionfalistici della UGL sull'accordo che mette le mani nelle tasche dei lavoratori Ci rimane francamente difficile comprendere i toni trionfalistici della UGL Chimici riportati quest'oggi sulla stampa, circa l'accordo siglato in Haupt Pharma lo scorso 5 marzo. Un'intesa, che pur stabilizzando un certo numero di lavoratori, fa loro pagare un pesante prezzo in termini economici, tagliando le indennità sostitutive del premio di produzione e la 14 mensilità, che verranno progressivamente ripristinate in busta paga attraverso un percorso che terminerà nel 2017. Commento: Ma perchè hanno firmato? Se avessero voluto la firma di tutte le rsu presenti perchè non continuare a discutere sull'accordo per mantenere almeno la 14? I nuovi assunti, dopo tale accordo, non avranno più la 14 e i premi produzione consolidati. Ha senso un patto di stabilità se la condizione scritta sull'accordo è " perdurano le condizioni attuali" e con una mobilità aperta fino a tutto il 2012? |
Indifferenti
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
11 febbraio 1917
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