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informazione della rsu Filctem CGIL del sito di Latina

Creato da lizrael1 il 10/07/2010

Sito ufficiale Filctem Haupt-Pharma di Latina

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tel. 0773/481321 - fax. 0773/693306
e-mail: filctem.latina@virgilio.it


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tel. 3482418704

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Post n°172 pubblicato il 24 Settembre 2012 da lizrael1

CONTRATTO CHIMICO-FARMACEUTICO: FATTA L'INTESA

148 EURO L'AUMENTO MEDIO COMPLESSIVO. ORA IL GIUDIZIO SPETTA AI LAVORATORI

Sabato 22 settembre, tra le associazioni imprenditoriali Federchimica, Farmindustria (entrambi associate a Confindustria) e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2013-2015 del settore chimico-farmaceutico (più di 190.000 i lavoratori interessati, impiegati in oltre 1600 imprese, il 90% delle quali piccole e medie), tre mesi prima della scadenza naturale del 31 dicembre 2012.

L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio di 148, distribuito su minimi e Ipo, in quattro “tranche”: dal 1 dicembre 2012,10 euro, che rappresenta il recupero del differenziale previsto dal precedente contratto; dal 1 gennaio 2013, 33 euro; dal 1 gennaio 2014, 43 euro; dal 1 gennaio 2015, 47 euro; dal 1 ottobre 2015, 15 euro. In sostanza, nel triennio 2013-2015, entreranno nelle buste paga dei lavoratori 3.466 euro rispetto ai 3.367 del contratto precedente.

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Commenti al Post:
troglodita66
troglodita66 il 26/09/12 alle 19:45 via WEB
Siamo alle solite...........ti sparano 148 euro come se fosse la manna dal cielo.innanzitutto 148 euro sono lordi. vale a dire per la cat d1 tassata al 33%equivalgono a ca meno di 100 euro netti che si prenderanno dilazionate(ne vogliamo parlare?),poi la parte di IPO non verrà recepita da tutti specialmente con i nuovi"contratti" di assunzione che vengono stipulati da accordi aziendali lasciati alla contrattazione di 2°livello da certe RSU che poi se ne vantano.......e poi alla fine del discorso a fronte di cosa? di cosa si discuterà alle assemblee cosa dovremo cedere?sarà possibile porre veto? bla bla..............
 
 
frecciarossa1962
frecciarossa1962 il 07/10/12 alle 18:43 via WEB
Mi sa che ti stai confondendo, l’IPO è contrattuale e non può essere levata da nessun accordo della RSU. Infatti sulla pagina dei rinnovi c’è scritto che Minimo ed Ipo non possono essere toccati. Occhio a dare certe informazioni che la gente non conosce e magari ci crede…
 
sessantottino
sessantottino il 08/10/12 alle 09:11 via WEB
il freccia ha ragione, credo però che l'affermazione fatta sia rivolta al troglodita e non al blogger. il blogger non ha fatto affermazioni del genere casomai, se qualcosa aveva detto, era riferito agli accordi stipulati che hanno tolto gli ISPP antecedenti il 2000 ( circa) ai nuovi assunti. Dovreste essere più corretti e scrivere a chi vi rivolgete nel commentare i post, grazie al blogger per lo strumento messoci a disposizione.
 
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Indifferenti

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917

 

 
 

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