filctem HAUPT-PHARMA

informazione della rsu Filctem CGIL del sito di Latina

Creato da lizrael1 il 10/07/2010

Sito ufficiale Filctem Haupt-Pharma di Latina

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Lo scopo di questo Blog è solamente dedito all'informazione di carattere sindacale del sito della Haupt-Pharma di B.go S.Michele a Latina.

Esso è un mezzo per condividere, commentare e ad acquisire suggerimenti sulle problematiche dell'azienda.

 

 

 

 

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Tennenini Domenico

 

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FILCTEM CGIL LATINA

via Cervetri, - 04100 Latina
tel. 0773/481321 - fax. 0773/693306
e-mail: filctem.latina@virgilio.it


Segretario generale:

Dario D'Arcangelis
tel. 3482418704

Segretario

Walter Cassoni

 

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Ultimi Commenti

sessantottino
sessantottino il 08/10/12 alle 09:11 via WEB
il freccia ha ragione, credo però che l'affermazione fatta sia rivolta al troglodita e non al blogger. il blogger non ha fatto affermazioni del genere casomai, se qualcosa aveva detto, era riferito agli accordi stipulati che hanno tolto gli ISPP antecedenti il 2000 ( circa) ai nuovi assunti. Dovreste essere più corretti e scrivere a chi vi rivolgete nel commentare i post, grazie al blogger per lo strumento messoci a disposizione.
frecciarossa1962
frecciarossa1962 il 07/10/12 alle 18:43 via WEB
Mi sa che ti stai confondendo, l’IPO è contrattuale e non può essere levata da nessun accordo della RSU. Infatti sulla pagina dei rinnovi c’è scritto che Minimo ed Ipo non possono essere toccati. Occhio a dare certe informazioni che la gente non conosce e magari ci crede…
troglodita66
troglodita66 il 26/09/12 alle 19:45 via WEB
Siamo alle solite...........ti sparano 148 euro come se fosse la manna dal cielo.innanzitutto 148 euro sono lordi. vale a dire per la cat d1 tassata al 33%equivalgono a ca meno di 100 euro netti che si prenderanno dilazionate(ne vogliamo parlare?),poi la parte di IPO non verrà recepita da tutti specialmente con i nuovi"contratti" di assunzione che vengono stipulati da accordi aziendali lasciati alla contrattazione di 2°livello da certe RSU che poi se ne vantano.......e poi alla fine del discorso a fronte di cosa? di cosa si discuterà alle assemblee cosa dovremo cedere?sarà possibile porre veto? bla bla..............
troglodita66
troglodita66 il 18/04/12 alle 21:38 via WEB
si richiedono consigli sul come investire questi soldi,al netto delle tasse. grazie
sessantottino
sessantottino il 15/04/12 alle 10:11 via WEB
E qui si arriva a quello che a mio parere è il vero compito del sindacalista: essere in mezzo ai lavoratori, sentire cosa vogliono davvero, sia esso o no in contrasto con quanto vorrebbe l'azienda, e allo stesso tempo dare loro la possibilità di leggere la situazione a un livello più alto, sfruttando il proprio accesso a una quantità maggiore di dati. Le assemblee sono chiaramente indispensabili, ma è troppo facile manipolarle a piacere, e sono quasi sempre incontri a senso unico. Già meglio si va con gli incontri di approfondimento con i gruppetti di aficionados, dove si può parlare in modo più terra terra e la gente è più portata ad intervenire: resta però il guaio che ti trovi con gente che la pensa abbastanza come te, e quindi non hai una visione davvero globale. Il vero lavoro lo si fa con la "democrazia da caffè": ti incontri casualmente con qualcuno alla macchinetta e questo, visto che ha trovato "uno delle RSU", ne approfitta per chiederti informazioni di prima mano, anche se non sei "della sua parrocchia". Allora non devi soltanto spiegare le cose cercando di calarle nell'esperienza pratica del tuo interlocutore, ma devi soprattutto ascoltare i suoi commenti, che rispecchiano un punto di vista diverso da tuo ma magari maggioritario tra i lavoratori. E scopo primario di un sindacalista è operare a favore dei suoi colleghi, non essere il più votato. Il migliore complimento che ho ricevuto per il mio lavoro credo sia stato quello del collega che mi disse "Tu non puoi fare il sindacalista: dici le cose come stanno, invece che scagliarti contro l'azienda e promettere chissà cosa". Ritengo che sia questo il vero ruolo del sindacato: politica come servizio, evitando promesse che si sa già non si potranno mantenere e dedicandosi alle cose pratiche. Penso abbiate capito che ritengo la mia esperienza utile, e la consiglio a tutti, piuttosto che fermarsi al solito tran tran e lamentarsi perché nessuno fa mai nulla. Ho scoperto che anche se si è come me negati al lavoro da sindacalista, si può dare ugualmente una mano ai colleghi, e si imparano tante cose utili nella vita di tutti i giorni... o magari sono io che non ero capace di vederle prima?
sessantottino
sessantottino il 07/03/12 alle 20:21 via WEB
certo senza vergogna. Si permettono di dire anche che sono contenti? Ma questo segretario fa tutti accordi a perdere? Sicuramente si avvale del suo fidato politico che in azienda si permette di fare anche il sindacalista con i soldi dei lavoratori, perchè ancora pagato ma non lavora. L'aziedna ha tutto l'interesse a sostenere questi tipi e li fa eleggere per essere assecondata da tutti i loro interessi, mentre questi sindacalisti rappresentano i lavoratori? Secondo me rappresentano loro stessi e l'azienda. Buona fortuna caro ragazzo
sessantottino
sessantottino il 02/03/12 alle 07:54 via WEB
vedrai che qualcuno vi metterà i bastoni tra le ruote. vuoi siete sinceri, cercate di mantenere il buon livello contrattuale aziendale,la segreteria cgil è con voi? dubito, sono dei venduti al padrone li conosco da tempo non hanno mai fatto una battaglia. guarda la nexans, la goodyar e altre aziende, accordi a perdere mai a favore dei lavoratori perchò hanno chi devono far assumere loro e a voi vi caccieranno, buona fortuna.
sessantottino
sessantottino il 14/02/12 alle 14:02 via WEB
da qui si evince quanto sei al corrente sia di democrazia che di fonchim faresti meglio a documentarti prima di sparare stronzate
sessantottino
sessantottino il 14/02/12 alle 14:00 via WEB
io credo che ti sbagli pedro...... una rsu che rende partecipi i lavoratori per le grandi decisioni, è una rsu democratica. dove le grandi decisioni non siono necessariamente contro quelle che vuole la rsu ma la rafforzano ancora di più. evidentemente hai una visione della democrazia tutta tua. Perchè fare i refendum in italia? per modificare le decisioniprese dal governo non credi? Questa è democrazia non la tua... sicuramente sei abituato alle democrazie come gli anni trenta,
pedro18
pedro18 il 13/02/12 alle 18:20 via WEB
MA IL VOTO A FONCHIM SERVE SOLO PER DARE PIU PERMESSI AI SINDACALISTI???
 
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Indifferenti

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917

 

 
 

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