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verbale d'incontro el 24 luglio
Post n°190 pubblicato il 29 Luglio 2013 da lizrael1
VERBALE DI RIUNIONE
Il giorno 24 Luglio 2013 si sono incontrati:
per l’Azienda:
per la RSU:
Nel corso della riunione la RSU è stata portata a conoscenza delle recenti problematiche di qualità avute sulle produzioni dell’area Ampicilline. Tali problematiche, oltre a causare un danno economico rilevante, la cui entità ancora non è nota, danneggiano l’immagine dello stabilimento di Latina agli occhi di potenziali clienti, mettendo in discussione l’intero sistema di qualità adottato.
La D.A. considerata l’importanza di tali episodi ha deciso di procedere disciplinarmente nei confronti di chi ha causato il verificarsi di tali problematiche.
E’ stata inoltre ribadita alla RSU l’esigenza che gli standard di qualità siano mantenuti a livelli elevati, poiché solo attraverso una qualità eccellente sarà possibile acquisire nuovi clienti e rimanere sul mercato.
La componente UGL, condivisa l’esigenza di avere alti livelli di qualità nello stabilimento, ha richiesto alla D.A di esaminare l’organizzazione del lavoro, di vigilare sull’operato delle ditte esterne utilizzate, e verificare che le procedure interne siano rispettate da tutto il personale dello stabilimento.
Su questi ultimi punti la D.A ha comunicato che sta esaminando con attenzione la situazione.
La componente UGL ha richiesto alla D.A che nelle domeniche di fermo della linea ampicilline, ai lavoratori in turno venga data la possibilità di scegliere tra fruizione di ferie o impegno in altre lavorazioni non connesse al fermo linea.
La D.A sulla ha espresso parere favorevole alla proposta, fermo restando l’esigenza del supervisore a far svolgere altre attività diverse da quelle sulla linea.
La D.A ha sollecitato la RSU al rispetto di quanto condiviso nella riunione del 2/10/12, durante la quale si sono stabiliti i criteri di utilizzo delle bacheche sindacali.
La componente UGL ha richiesto alla D.A che il recupero degli importi erogati erroneamente a titolo di 14° mensilità ai 25 lavoratori oggetto dell’accordo del 5-3-2012 venga effettuato con rateizzazione dal 2014.
La componente CGIL ha richiesto la possibilità di rateizzare l’importo da restituire a partire dal mese di Settembre 2013.
La D.A ha recepito le richieste della RSU e si è riservata di esaminarle entrambe.
La D.A ha condiviso con la RSU la possibilità di applicare quanto previsto all’art. 25 del CCNL Chimico farmaceutico, il quale prevede che possa essere siglato, a livello aziendale, un accordo per favorire l’occupazione a tempo indeterminato per coloro che hanno superato l’età dell’apprendistato, attraverso un salario di ingresso per i primi 36 mesi.
Tutte le rappresentanze sindacali presenti hanno dichiarato la propria disponibilità a discutere un accordo in materia, con il fine di incrementare l’occupazione stabile dello stabilimento.
Le parti hanno deciso di aggiornarsi dopo la chiusura estiva.
La D.A è intervenuta su quanto detto e scritto in campagna elettorale per il rinnovo RSU, ribadendo che tutte le misure che nel corso degli anni sono state intraprese hanno consentito sia allo stabilimento di permanere sul mercato, sia di incrementare e consolidare l’occupazione.
E’ importante, a tal proposito, che la D.A e la RSU condividano sempre l’obiettivo comune della permanenza sul mercato di HPLa e della salvaguardia dei posti di lavoro connessi allo Stabilimento. Tutto ciò passa sia attraverso buone relazioni industriali sia sulla capacità di tutti gli attori, D.A. e RSU, di assumersi responsabilità anche attraverso la firma di accordi che potrebbero avere ripercussioni impopolari.
Tutto ciò anche in vista delle necessità che continueranno a permanere nel prossimo triennio di ridurre i costi dello stabilimento ed incrementarne l’efficienza produttiva.
La componente UGL ribadisce che senza gli accordi siglati, che hanno garantito la trasformazione di circa 70 contratti a termine, non si sarebbe garantita la possibilità di competere sul mercato farmaceutico, mettendo a serio rischio la stabilità occupazionale di tutti i lavoratori.
La componente CGIL, pur riconoscendo la validità degli accordi siglati in materia, ribadisce che erano state in passato avanzate proposte alternative per abbattere il costo del lavoro.
La componente CISL convinta delle scelte fatte e degli accordi firmati, è disposta a valutare strumenti che possano portare al raggiungimento degli obbiettivi aziendali, utilizzando le misure previste dalla Legge e dalla Contrattazione collettiva nazionale, territoriale ed aziendale.
Tutto ciò premesso, la D.A prende atto della disponibilità dimostrata da tutta la RSU nel proseguire un percorso, iniziato nel 2009, atto a sostenere la stabilità degli assetti organizzativi e produttivi dello stabilimento.
Letto, confermato e sottoscritto
La Direzione Aziendale La RSU
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Indifferenti
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
11 febbraio 1917
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