filctem HAUPT-PHARMA

informazione della rsu Filctem CGIL del sito di Latina

Creato da lizrael1 il 10/07/2010

Sito ufficiale Filctem Haupt-Pharma di Latina

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Lo scopo di questo Blog è solamente dedito all'informazione di carattere sindacale del sito della Haupt-Pharma di B.go S.Michele a Latina.

Esso è un mezzo per condividere, commentare e ad acquisire suggerimenti sulle problematiche dell'azienda.

 

 

 

 

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Tennenini Domenico

 

Delegati al direttivo Regionale Ficltem CGIL

 

Tennenini Domenico

 

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FILCTEM CGIL LATINA

via Cervetri, - 04100 Latina
tel. 0773/481321 - fax. 0773/693306
e-mail: filctem.latina@virgilio.it


Segretario generale:

Dario D'Arcangelis
tel. 3482418704

Segretario

Walter Cassoni

 

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la notizia di Latina Oggi

Post n°157 pubblicato il 07 Marzo 2012 da lizrael1

UN’AZIENDA in controtendenza rispetto all’andamento generale dell’economia
pontina. Appare così la Haupt Pharma dove è stato raggiunto un accordo che
prevede la stabilizzazione per 25 lavoratori.
Precari che ora potranno avere un contratto a tempo indeterminato.
Un’intesa che ricalca quella messa in campo alcuni anni fa per 23 dipendenti e che è stata salutata con favore dal l’Unione generale del Lavoro.
«In una fase di grande difficoltà per il settore chimico farmaceutico - commenta Luigi Ulgiati, segretario nazionale dell’Ugl Chimici - questo è un caso che può fare scuola. L’accordo
infatti migliora la posizione di 25 persone e rappresenta un altro importante passo verso il mantenimento ed il rilancio del sito industriale di Borgo San Michele il cui destino, solo tre anni fa, sembrava inevitabilmente segnato». Un patto che può segnare una nuova fase nei rapporti industriali della provincia di Latina.
«Grazie al dialogo costante - continua Ulgiati - ed al senso di responsabilità
dei lavoratori, che attraverso il loro impegno hanno permesso di raggiungere obiettivi contenuti nel piano industriale, siamo riusciti a promuovere un percorso di stabilizzazione:
i 25 contratti si aggiungono ad altri 23 ottenuti in questi anni. Abbiamo creduto
fin dall’inizio al progetto di sviluppo e continueremo a farlo perché siamo fermamente
convinti che il bagaglio di professionalità ed esperienza del distretto farmaceutico, secondo per grandezza in Italia, possa e debba essere salvaguardato
non solo a beneficio dell’economia regionale, ma di quella dell’intero paese».
In realtà però non tutti sono convinti dell’accordo sottoscritto. Nelle ore scorse
proprio le Rsu si sono «rammaricate per la mancata firma da parte della Filctem
Cgil che in questi tre anni si è dimostrata contraria ad ogni tipo di accordo».

Proprio le rappresentanze sindacali della Filctem hanno
voluto rispondere agli attacchi spiegando la loro posizione. «Abbiamo sempre portato il nostro valore aggiunto alle trattative con la vecchia e nuova azienda - dice omenico Tenennini, Rsu Cgil dell’Haupt Pharma - Abbiamo siglato patti che hanno portato la società a vivere la realtà locale. Ed avremmo sottoscritto anche questo documento
nel caso in cui ci fossero stati i presupposti di condivisione dai noi proposti. Avevamo
chiesto che almeno si mantenesse la quattordicesima mensilità ma questa condizione non è stata accolta dalla magg i o r a n z a R s u dell’Ugl».
Secondo la Cgil si tratta dunque di un’intesa al ribasso. «Non crediamo sia utile - continua Tenennini - togliere la quattordicesima ai nuovi assunti, unica azienda in provincia ad attuare questa soluzione. Avremmo voluto tenere i toni più bassi e non entrare in polemica ma la situazione riportata ci sembra infondata ed inesatta, così come le critiche che ci sono state rivolte».
Luca Artipoli

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Commenti al Post:
sessantottino
sessantottino il 07/03/12 alle 20:21 via WEB
certo senza vergogna. Si permettono di dire anche che sono contenti? Ma questo segretario fa tutti accordi a perdere? Sicuramente si avvale del suo fidato politico che in azienda si permette di fare anche il sindacalista con i soldi dei lavoratori, perchè ancora pagato ma non lavora. L'aziedna ha tutto l'interesse a sostenere questi tipi e li fa eleggere per essere assecondata da tutti i loro interessi, mentre questi sindacalisti rappresentano i lavoratori? Secondo me rappresentano loro stessi e l'azienda. Buona fortuna caro ragazzo
 
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Indifferenti

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917

 

 
 

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