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informazione della rsu Filctem CGIL del sito di Latina

Creato da lizrael1 il 10/07/2010

Sito ufficiale Filctem Haupt-Pharma di Latina

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e-mail: filctem.latina@virgilio.it


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tel. 3482418704

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menzogne per l'elezioni rsu

Post n°184 pubblicato il 20 Maggio 2013 da lizrael1

Assistiamo a un revisionismo reazionario che apre la strada alla democrazia autoritaria, da noi e nel resto del mondo. Uno di quei cicli storici che dimostrano che anche la libertà ha le sue stagioni.[...] C'è stata una mutazione capitalistica, una rivoluzione tecnologica di effetto obbligato: ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri ed emarginati. È questa la ragione di fondo per cui la Resistenza e l'antifascismo democratico appaiono sempre più sgraditi, sempre più fastidiosi al nuovo potere. Padroni arroganti e impazienti non accettano più una legge uguale per tutti, la legge se la fabbricano ad personam con i loro parlamenti di yes-men. (Giorgio Bocca)

Abbiamo messo espressione di Bocca per rispondere alle tante falsità che si sentono in giro, soprattutto dalla attuale maggioranza assoluta sindacale UGL, la quale da più di otto anni esercita un forte potere sindacale aziendale.

La stessa maggioranza che per le elezioni rsu che si terranno a breve nella nostra azienda, dichiarava e prometteva assemblee, trasparenza nelle decisioni e partecipazione dei lavoratori.

Dicono che noi della CGIL abbiamo voluto il seggio unico tra lavoratori impiegati e operai perchè non abbiamo candidati tra gli impiegati.

Noi non abbiamo esclusi gli impiegati abbiamo detto che tutti possono votare tutti, se gli impiegati vogliono farsi rappresentare solo da una sigla sindacale o da un solo impiegato possono votarlo come cosi possono farlo gli altri lavoratori.

Quella parte degli impiegati che non si sente rappresentata può scegliere liberamente di votare anche un’altra sigla o lavoratore che non sia impiegato.

Forse è un primo passo verso una forma di democrazia elettiva, come avviene anche in altre aziende della provincia, dove si vota a collegio unico con la sola eccezione dove ci sono informatori scientifici.

Dichiarano che non parteciperemmo mai ad uno sciopero per gli impiegati, ricordiamo che noi abbiamo sempre partecipato a tutti gli scioperi sia nazionali che territoriali o aziendali che siano stati indetti dalle organizzazioni sindacali anche dalla UGL, la stessa UGL e gli stessi aderenti alla UGL possono dire la stessa cosa?

La sostanza della democrazia è il potere dei cittadini di decidere del proprio destino in modo consapevole e pacifico nel quadro di una «società aperta», nella quale non si dia una distribuzione delle risorse materiali e culturali tale da impedire a qualsiasi cittadino di partecipare alla formazione delle decisioni politiche,di poter scegliere e essere scelti , come anche di accedere ai massimi livelli . Si pone quindi l'interrogativo: nelle attuali società democratiche si sono o no costituite barriere le quali impediscono loro di essere e di restare società effettivamente aperte, e cioè si sono o no stabilite posizioni di potere inaccessibili al controllo e alle decisioni della maggioranza? (Massimo L. Salvadori)

Per questa ragione noi della CGIL nel cercare di essere più trasparenti e condividere nell’informazione corretta con i lavoratori vi invitiamo a scegliere nel modo più sereno possibile senza condizionamenti di parte, ovviamente nella condizione di essere scelti alle prossime elezioni rsu.  

 

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Indifferenti

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917

 

 
 

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