Rumore di pensieri

Il rumore dei miei pensieri. Vita di una strega, un po' acida e un po' jena

 

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Post N° 154

Post n°154 pubblicato il 03 Marzo 2008 da silenzio.assordante

Ed ho passato la serata ad aspettarti. Non avevo apparecchiato per te, tanto lo sapevo che non saresti venuto, dal modo in cui mi hai detto farò il possibile per esserci. Però ci speravo. La tristezza nel cuore, ma il sorriso stampato, perchè di farmi vedere così, non avevo voglia. Era la mia serata, la mia festa, non potevo farmi vedere triste! Ai miei amici neanche l’ho detto che forse saresti arrivato, tanto già sapevo cosa avrebbero risposto. E tra una canzone e l’altra, tra un ballo e un abbraccio, tendevo l’orecchio verso il cellulare, sperando che almeno avresti avuto il buon gusto di farti vivo, anche solo per dirmi che avevi fatto troppo tardi e non saresti venuto. Il telefono è rimasto muto, e oggi quando ti ho visto entrare su msn ho sperato che dicessi almeno qualcosa, non hai fatto cenno a sabato, neanche un mi dispiace. Mi è dispiaciuto il fatto che tu non sia venuto, ma ancora di più come ti sei comportato. Se mi avessi detto che non ti andava di venire, non mi avresti ferita come invece sei riuscito a fare. Voglio solo farmi scivolare via questa sensazione

 
 
 

DI COCCOLE E AFFINI

Post n°153 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da silenzio.assordante

Stamattina mentre il treno mi portava a destinazione e lo sguardo fuori dal finestrino si perdeva nella nebbia, vari pensieri si sono affollati nel mio cervellino.

Uno di questi riguardava la diversa interpretazione che uomini e donne danno alle parole.

Negli ultimi tempi ho dovuto constatare che la parola “coccole” viene  troppo spesso fraintesa. Sul vocabolario al verbo coccolare si trova: “vezzeggiare, circondare di premure”. E quando io dico che ho voglia di coccole mi riferisco ad un abbraccio, una carezza, delle piccole attenzioni. Ma ho capito che usare questo termine può essere fuorviante e il più delle volte rischi di trovarti davanti un uomo che a quelle parole si è già tolto i vestiti ed è pronto a saltarti addosso e a fare numeri da circo.

Coccole=sesso sfrenato

A me quest’equazione non torna proprio... ma forse quella strana sono io.

Devo assolutamente ricordarmi di depennare cotal parola dal mio vocabolario, onde evitare futuri fraintendimenti.

 
 
 

RITO VOODOO

Post n°152 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da silenzio.assordante

Ieri sera mi sono rannicchiata seduta sul letto, le ginocchia piegate e le braccia attorno ad esse. E mi sono fatta un bel pianto. Ieri sono andata a prendere il referto della risonanza... tutto regolare... avrei dovuto essere contenta, ed invece no..perchè torniamo da capo... qual è la causa del mio dolore a collo-scapola-braccio-gomito-mano-dita????

Sono ormai 4 mesi che non il dolore è iniziato e non mi lascia un solo minuto. A poco sono serviti FANS, cortisone, nicetile, farmaci per il dolore neuropatico (che mi fanno sembrare una tossica!)..nulla. Il dolore vince sempre!

Fisioterapia continua, ormai vedo più il fisioterapista dei miei amici. Sono stata da fisioterapista, fisiatra, ortopedico, neurologo... l’ultima spiaggia è chiedere una consulto ad un mago XY e farmi vendere qualche sale strano... dovrò proprio decidermi a votarmi all’occulto.

 

E se... qualcuno mi avesse fatto un rito voodoo e piantato uno spillo proprio in quel punto da cui si irradia tutto il dolore? Ora mando una mail a tutti gli amici-nemici-conoscenti con un appello: “Vi prego togliete lo spillone almeno per qualche ora!” E magari faccio un annuncio sul giornale locale e chiedo di trasmettere il mio appello in qualche trasmissione TV!

 
 
 

Post N° 151

Post n°151 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da silenzio.assordante

La figlia di un amico (seconda elementare) giovedì è tornata a casa con un braccialettino con un cuoricino rosso. Era emozionatissima, felice.

Piccola mia, goditi questo momento, porta sempre nel cuore queste emozioni vere, perchè quando crescerai tutto sarà più complicato e difficile. Sarà difficile distinguere gli slanci d’affetto veri e quelli dietro i quali si nascondono secondi fini, sarà difficile aprirsi e confidarsi, sarà difficile infondere negli altri la sicurezza per farli aprire con te. Ad un tratto, senza accorgertene i muri si alzeranno e saranno incontri tra barricate, e prima di arrivare all’essenza e al cuore dovrai faticare molto.

 
 
 

LIBRI PERDUTI

Post n°150 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da silenzio.assordante

Ho perso un libro, ma non un libro qualsiasi. Mi sono svegliata sabato mattina, con in testa una frase, una frase del mio libro adorato. L’ho cercato...non c’era.

Domenica mattina ho guardato meglio, ho messo a soqquadro la casa...niente.

Panico. L’ho prestato, ma a chi?

E con altrettanto panico sono andata a vedere se il MIO libro era al suo posto, perchè di quelle parole ogni tanto ho bisogno, per ricordarmi chi sono, per ricordarmi i miei errori, per sapere che posso sempre rialzare la testa, per far scorrere quella forza da lui verso di me.

Lui c’era, almeno lui non mi aveva abbandonata. Ma l’altro... che vuoto, e non basta andare in libreria a prenderlo, quella era un’edizione speciale, era diverso.

Volevo ardentemente rileggere un pezzo. Chissà perchè mi prendono questi momenti in cui sento un bisogno irrefrenabile di rileggere certi libri, o certi passaggi.

L’unica speranza è che l’abbia preso mia mamma e l’abbia dimenticato in montagna, ma lei giustamente non se ne ricorda, perchè non è certo per lei che quel libro ha un tale significato. Per me hanno quasi tutti significato, sono legati a sensazioni, stati d’animo, fasi della mia vita.

Faccio come i bimbi, batto i piedini per terra i pungi sul tavolo e urlo “Rivoglio il mio libro!”

 
 
 

CI SONO GIORNI...

Post n°149 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da silenzio.assordante

Ci sono giorni in cui il dolore riemerge, inesorabile. Credevi di averlo esorcizzato, di averlo relegato in un angolino del tuo cuore, nella parte più recondita del cervello, credevi di averlo sconfitto, di averlo superato. Poi all’improvviso, una parola, un suono, un’immagine lo riportano a galla, più nitido, più tagliente di prima.

E tu che non te l’aspettavi rimani ferma, incapace di reagire, colta alla sprovvista, con un’espressione di stupore sul volto a chiederti come sia possibile, perchè tu eri certa di averlo nascosto bene, di averlo chiuso con mille lucchetti e di aver buttato le chiavi.

Ed invece è riuscito a liberarsi, ha aspettato un momento di debolezza per riacquistare la sua forza, per moltiplicarla, ed era è pronto a schiacciarti.

E tu stai lì, a chiederti cosa fare, se reagire o se lasciarti schiacciare, perchè ora sei davvero stanca di mostrarti forte, di tirare fuori la grinta, di buttarti tutto alle spalle come sempre e dire “domani è n altro girono e si vedrà”!

 
 
 

CARNEVALE A VENEZIA

Post n°148 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da silenzio.assordante

Ieri ho preso un giorno ferie  me ne sono andata a Venezia per il Carnevale con un gruppetto di amici. Ho comperato un cappello da strega e me ne sono andata a zonzo per la città. Un cappello da strega per esternare la mia vera natura, anche se in fondo appena basta conoscermi per capirlo!

Maschere, colori, una piazza affollata ma non gremita di folla come avevo visto negli anni passati, ed il sole che è tornata a splendere per qualche ora.

Mi sono rilassata, ho riso, scherzato, ma nel fondo del cuore è rimasto un velo di malinconia.

 
 
 

Post N° 147

Post n°147 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da silenzio.assordante

Sono qui davanti ad un foglio bianco, dovrei lavorare ma non ci riesco. Nella mia testa c’è solo una domanda “che cosa ho detto stavolta?” possibile che debba sempre incasinare tutto? Gli occhi sono arrossati, avrei voglia di piangere... ecco non vedo l’ora che sia sera, arrivare a casa, mettermi sotto la doccia e piangere tutte le lacrime che ho.

Sarà questo tempo grigio e umido, saranno queste nuove pastiglie per il mio braccio che non accenna a guarire che mi fanno girare la testa e mi mettono di cattivo umore, sarà questo telefono che guardo sperando che suoni e invece rimane muto.

Oggi va così, speriamo che domani esca il sole e ritorni anche il mio sorriso.

 
 
 

DI TRENI E FONDOSCHIENA

Post n°146 pubblicato il 01 Febbraio 2008 da silenzio.assordante

L’altro giorno era seduta in treno, di ritorno dal lavoro, mezza addormentata, assorta nei miei pensieri, con la musica che mi isolava dagli altri passeggeri, quando è salito un gruppo di ragazzi. Uno di loro mi chiede se può sedersi, ed io con un sorriso gli rispondo di sì.

Lo guardo ed è proprio carino... Dopo un po’ lui si gira  per parlare con i compagni, si mette in ginocchio sul sedile ed invece di ammirare il suo sorriso non mi resta che ammirare il suo fondoschiena, che devo dire non era niente male. Mando un sms ad un’amica per sapere se alla stazione successiva sarebbe salita sul mio treno e le racconto della bella vista che ho davanti a me ed aggiungo che quasi quasi gli avrei dato una palpatina.

Lei non perde un secondo e mi chiama per dirmi che sono sempre la solita!

Il ragazzo dopo un po’ si gira, mi sorride e mi dice “Scusami tanto se ti ho mostrato il sedere tutto il tempo” e io con noncuranza (e asciugando di nascosto la bava) gli dico di non preoccuparsi, e nella mia mente aggiungo che era stata in fondo una bella vista!

Poi richiamo S. e ridiamo come due matte.

A volte i miei viaggi in treno sono tutt’altro che noiosi!

 
 
 

UNA NUOVA PARTENZA

Post n°145 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da silenzio.assordante

Ho aperto un nuovo blog, per varie ragioni, ma non volevo perdere tutto quello che avevo scritto nell’ultimo anno, e quindi con un po’ di pazienza ho riportato qui i post che avevo scritto. Ho mantenuto tutto intatto come nell’altro. Ed ora riparto da qui.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: silenzio.assordante
Data di creazione: 31/01/2008
 

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E' uno di quei giorni che ti prende la malinconia
che fino a sera non ti lascia più
la mia fede è troppo scossa ormai ma prego e penso fra di me
proviamo anche con dio non si sa mai
e non c'è niente di più triste in giornate come queste
che ricordare la felicità sapendo già che è inutile ripetere:
chissà ? Domani e' un altro giorno si vedrà
è uno di quei giorni in cui rivedo tutta la mia vita
bilancio che non ho quadrato mai
posso dire d'ogni cosa che ho fatto a modo mio
ma con che risultati non saprei
e non mi sono servite a niente esperienze e delusioni
e se ho promesso non lo faccio più ho sempre detto in ultimo :
ho perso ancora ma domani è un altro giorno, si vedrà
è uno di quei giorni che tu non hai conosciuto mai
beato te si beato te
io di tutta un'esistenza spesa a dare,
dare, dare .... non ho salvato niente, neanche te
ma nonostante tutto io non rinuncio a credere
che tu potresti ritornare qui e come tanto tempo fa ripeto :
chi lo sa ? Domani è un altro giorno si vedrà
e oggi non m'importa della stagione morta
per cui rimpianti adesso non ho più
e come tanto tempo fa ripeto :
chi lo sa ? Domani e' un altro giorno si vedrà
domani e' un altro giorno si vedrà
 

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