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introduzione caso sandro marcucciTutto quanto qui pubblicato è scritto da Laura Picchi che ne ha l'esclusiva responsabilità.
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Messaggi di Luglio 2020
Post n°2132 pubblicato il 27 Luglio 2020 da laura561
Post n°2131 pubblicato il 27 Luglio 2020 da laura561
IL MIO MOTTO DEL 2020 E' FIN QUANDO NADIA E GOFFREDO SARANNO IN PRIMA LINEA A FAR DOMANDE PER QUESTO DISGRAZIATISSIMO PAESE E PER ME C'E' SPERANZA se la magistratura di Roma come si dice nel video ha indagato anche sull'eventuale omicidio di Rita Atria poi ha detto si è suicidata permetta che le faccio qualche domanda:
-4:26
Visualizzazioni: 213 Organizzato da Associazione Antimafie "Rita Atria" - Presidio di Roma Nadia Furnari @Santina Latella
Post n°2130 pubblicato il 23 Luglio 2020 da laura561
Era il 1995 quando a Viareggio da Nino Caponnetto sentii per la prima volta il nome di Rita Atria. Fu quel nome di quella ragazzina a spingermi alla consegna della prima tesina sulle stragi del 1992 e 1993 consegnata alle procure di Caltanissetta, Firenze e Palermo. Ci rimediai un trauma perchè non ero preparata al potere che reagisce e cerca di farti piu' male possibile. Cominciai a ingrassare , a avere la fibromialgia, a stare male psicologicamente, allora pensai anche tanto non mi crede piu' nessuno , tanto sono un peso per tutti che ci sto a fare al mondo? Era una cazzata quello che pensai, ma lo pensai, per poi scoprire o riscoprire il valore della vita e della resistenza per la tutela della democrazia e dei diritti, la lotta per la verità. Ne feci la mia vita. Ho sempre creduto che Rita Atria si fosse uccisa non perchè depressa ma perchè sapeva che la mafia senza Borsellino che la proteggeva di li a poco la trovava e la uccidevano, per sfuggire ai suoi carnefici. Ho sentito il servizio del tg1 con Nadia Furnari e spero che chi di dovere risponda a queste domande che una donna come me alla quale si sono riaperte le ferite si fa: Che voleva dire Rita Atria quando ha scritto a Borsellino io senza di te sono morta? Non vanno ricostruiti i rapporti di Rita dalla morte di Borsellino per capire quelle parole cosi' precise di una testimone di giustizia? Perchè in casa di Rita Atria non sono state rilevate sue impronte tranne una traccia biologica su un'anta? Nessuna impronta quindi sulla finestra e sul davanzale da dove si sarebbe suicidata. C'è da rimanere senza fiato. Hanno trovato nel sopralluogo un bicchiere rotto, nessuna impronta di Rita Atria nemmeno su quello. Pare normale chiedersi se quella casa sia stata ripulita prima del rilevamento impronte da qualcuno per coprire qualcosa o qualcun'altro . Infine pare normale chiedersi perchè Rita Atria non è mai arrivata in tribunale a parlare del democristiano Culicchia che con Mattarella frequentava quel centro Scontrino dove stavano le logge di Gelli in Sicilia e che Rita Atria affermava fosse dietro un omicidio di mafia. Lo chiede una donna che ha le ferite aperte di nuovo e che come tanti altri partigiani, partigiane ha diritto alla verità quale che sia di quella morte di Rita Atria e della storia di questi 28 anni. Il movimento dei militari democratici si chiese Chi è il nemico vero? venne distrutto. Ora ha eredi civili nell'associazione antimafie rita atria e in goffredo d'antona. tutti facciano quadrato intorno a loro, perchè stavolta è peggio di sempre, stavolta gli amici e amiche non sono in prima linea, sono direttamente sulla linea di fuoco. Auguri Italia mio amato e disgraziato Paese di Pace. Laura Picchi
Post n°2129 pubblicato il 23 Luglio 2020 da laura561
L'Associazione antimafie Rita Atria a Partanna 2020 https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10220468769583139&set=pcb.10220468771623190&type=3&theater Cittadinanza Rita Atria Intervento di Nadia Furnari https://youtu.be/eeLp9x_9OHU?fbclid=IwAR36SrP6SQLfyQ5zpm7b15pOxRahg8mRn3NE3wUL4iHPVhpNfbQKCMQl2uY Video Avvocato D'Antona su fascicolo processuale morte Rita Atria Comunicato stampa Associazione antimafie Rita Atria 26 luglio 2020 in Viale Amelia dalle 1830 Laura Picchi socia
Post n°2126 pubblicato il 09 Luglio 2020 da laura561
mi hanno consigliato 7 mesi di riempirmi di psicofarmaci pensavo troppo non li ho presi ho preso camomilla e the verde
Post n°2124 pubblicato il 03 Luglio 2020 da laura561
Da quarant'anni senza risposte «Verità per noi e per le 81 vittime» Francesca Gori / grossetoLa voce di Barbara trema. Lo fa ogni volta che parla di suo padre, morto quando lei era poco più che una ragazzina. Il maresciallo dell'aeronautica Mario Alberto Dettori fu trovato morto impiccato a un albero in un terreno lungo la strada della Sante Mariae, alle porte di Grosseto. Era il 1987 e il caso fu frettolosamente archiviato come suicidio anche se i familiari del maresciallo, a quella ipotesi, non credettero allora e non ci credono nemmeno oggi. Quarant'anni fa, la sera del 27 giugno, il maresciallo era di guardia al radar di Poggio Ballone. «La mattina dopo - racconta Barbara - quando arrivò a casa, disse a mia zia che quella notte si era sfiorata la terza guerra mondiale. Da quel momento la vita di mio padre e della nostra famiglia non è stata più la stessa». Due sere fa, su La 7, il giornalista Andrea Purgatori che ha dedicato quasi tutta la sua carriera alla Strage di Ustica, ha avuto Barbara come ospite telefonica della trasmissione Atlantide. Barbara non ha mai chiesto altro che sapere la verità sulla morte di suo padre. «Non si è ucciso - ha ribadito la donna, intervistata dal Tirreno - Non lo avrebbe mai fatto. Amava la vita, amava la sua famiglia, ci diceva sempre che eravamo la luce dei suoi occhi». Il nome del maresciallo Dettori è ora scritto sulla copertina di un fascicolo aperto dalla procura di Grosseto quattro anni fa. Nel 2017 la salma di Dettori fu esumata e fu finalmente fatta l'autopsia, dopodiché sono stati sentiti tutti i testimoni, tutte le persone ancora in vita che avrebbero potuto sapere, se non cosa abbia fatto precipitare e inabissare il Dc9, almeno quello che era successo a Dettori. Di pari passo, sono stati sequestrati decine e decine di documenti. L'indagine è ripartita dopo che Barbara, sostenuta dall'associazione antimafia Rita Atria, aveva sollevato dubbi sulla morte di suo padre. «Papà la chiamava "mamma aeronautica" - ricorda Barbara durante la trasmissione - Non avrebbe mai compiuto un gesto come quello. Aveva parlato con il capitano Mario Ciancarella subito dopo la strage, ma in quel modo si è firmato da solo la sua condanna». Il maresciallo che quella notte aveva seguito dal radar di Poggio Ballone quello che era successo nel cielo sopra Grosseto, avrebbe fornito al capitano che poi fu radiato grazie a una firma falsa su un documento dell'allora presidente Sandro Pertini, le prove che dalla base di Grosseto mancassero dei missili, ma anche tutti gli orari dei voli e degli atterraggi degli aerei dell'aeroporto. È qui, secondo la figlia, che bisogna andare a cercare la verità di quello che è successo. Il radarista di Poggio Ballone, quando smontò dal turno, disse ai suoi familiari che quella notte era stata sfiorata la terza guerra mondiale. I tracciati degli aerei erano sotto i suoi occhi, quello dell'Itavia, quello del Mig, quello dei due F104 che si alzarono in volo dal Baccarini. Alla storia d'Italia ancora non è stata consegnata la verità su quelle 81 morti che i parenti piangono ancora, e su tutte altre, quelle "collaterali" che hanno costellato anche Grosseto, con tante croci bianche ancora senza colpevoli. Tra queste, per Barbara, c'è anche quella che porta il nome di suo padre. «La verità deve venire fuori - dice Barbara Dettori - deve venire fuori per noi e per i familiari delle 81 vittime del Dc 9». -- 26 giugno 2020 sez.
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Inviato da: Grademiner
il 19/04/2024 alle 06:49
Inviato da: Utente
il 05/01/2023 alle 20:53
Inviato da: cassetta2
il 09/12/2022 alle 10:02
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2022 alle 15:26
Inviato da: cassetta2
il 26/10/2022 alle 19:59