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Paperino in palestra

Post n°1368 pubblicato il 30 Maggio 2013 da paperino61to

Il papero è da un paio di giorni che frequenta una palestra, l’abbonamento per un mese è regalo della famiglia al mio compleanno.

Ora non sto a indagare troppo se l’hanno fatto perché mi hanno visto in un completamento disfacimento piume comprese oppure no, io opto per la prima ipotesi.

 

           

Il primo giorno ebbro di gioia mi avvio verso la palestra, gonfio petto e piume mentre entro dentro la stanza dove si terrà la lezione.

 

                

Sorrido, pieno di paperine, bene  beato tra loro mi dico e saluto cordialmente mentre la mia tuta sfavillante illumina la stanza.

  

 

Penso anche  che non sfigurerò di  certo nei loro confronti, tipica mentalità ( idiota ) di noi maschietti.

                                   

 L’insegnante o meglio la reincarnazione di un aguzzino nazista nei campi di concentramento dà il via agli esercizi.

Perfetto i primi nessun problema, alza il braccia, gira il bacino, Houston qui papero tutto occheiiiii..per ora.

Infatti il per ora dura proprio un attimo, arrivano gli esercizi di allungamento, con le mani toccare le caviglie o piedi se ci si arriva. Il punto è arrivarci, vedo la signora davanti a me, oddio vedo le terghe alzarsi al soffitto e le mani scendere in cantina.

 

                  

Le mie piume rabbrividiscono ma come diavolo fa? Allora dico sottovoce : " Houston abbiamo un problema , un grosso problema ".

 Un ‘altra signora  “ anta , anta “ con gli anni sembra una bambola snodabile, penso subito che abbia lavorato come contorsionista da qualche parte , non è possibile manco L’Uomo ragno riuscirebbe a fare quello che sta facendo.

 

Io invece sono sempre lì , fermo in mezzo al guado, il nazista pardon l’istruttore si avvicina e mi mette sulla schiena le sue pesanti mani da Hulk : “ Marco cerca di andare più in giù “.

Vorrei rispondergli un paio  " de bal " che ci riesco non sono snodabile sono una papero che ha leggermente qualche problemino a fare queste cose, ma ci rinuncio, si passa all’esercizio successivo.

Sdraiati sul tappetino, gambe in alto fare dei circoli. Bene i circoli li faccio , ma le gambe in altro non ne vogliono di sapere di alzarsi. Le paperine ( quasi tutte ) fanno un angolo retto,io a malapena riesco a fare un ottusangolo.

 

        

Sprofondo sempre più nel pavimento ansimando , le mie convinzioni sull’essere “ er mejo “ si sono disciolte come neve in estate. Guardo l’ora , la lancetta non si è spostata di nulla, presumo che l’orologio sia rotto ma non è così, sono io che sono già stracotto peggio del prosciutto san daniele.

In piedi tuona con voce possente ora facciamo questo..taca banda di nuovo sto maledetto allungamento , le mani si incrociano con la caviglia sinistra ,allungate indietro il braccio destro e poi…

E poi bravo , cosa vuoi anche che mi metta un peso alle natiche e balli l’hula hop con quello ? Arranco, sono rosso come un peperone di Carmagnola, sbuffo, qualche paperetta pensa che abbiano costruito una stazione di treni nel quartiere.

 

 

Finalmente la lezione è finita , le paperine escono tutte arzille e frizzanti come se nulla fosse, io esco per ultimo con le piume che esibiscono un cartello con scritto : “ Pietà “.

“ ciao alla prossima “ mi dice il Kapò , saluto con la manina , capisce che sono in debito di ossigeno , lentamente esco dalla palestra, mentre una paperina mi domanda come va .

 

             

“ Bene bene grazie “ rispondo. Non sembra molto convinta della mia risposta , sorrido mentre la prossima volta penso che vedrò di cosa sono capace, intanto un paio di ragazzini mi danno una mano a scendere le scale.

Infatti le volte successive con l’allungamento sono sceso di un paio di millimetri rispetto all’inizio, di questo passo sono sicuro posso battere  il primato sempre ammesso che campi un’altra vita.

 
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