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Ai Confini della Paura: Fino a quando morte non vi separi

Post n°2169 pubblicato il 16 Novembre 2016 da paperino61to

I rintocchi della campana svegliano Ed Stone di Grensville in Pennsylvania. Ha avuto una notte insonne agitata da incubi che sembramo reali.

Si alza, accende il fornello per il caffè poi tosta un paio di fette di pane, accende la radio e sente la voce di Cartie “ ugola d’oro “ della città dare il buongiorno ai suoi concittadini.

Lo squillo del campanello lo fa trasalire, apre la porta: è il suo amico Ben.

“ Forza Ed, non mi dire che sei ancora da vestire!”.

L’uomo con la tazzina di caffè in mano lo fa entrare.

“ Mettiti comodo Ben, faccio in un attimo”.

“ Certo che da quando è morta Marta, te la spassi quasi tutte le sere vecchio volpone!”.

“ Recupero gli anni persi con lei”.

Con la mente va all’ultima discussione avuta con la moglie.

“ Tu non vai da nessuna parte! Ed Stone, non mi interessa della tua stupida partita di bowling, vengono le mie amiche per giocare a canasta e tu rimani qui!”.

Ed sapeva che era inutile protestare, era lei ad avere sempre l’ultima parola.

Un pensiero sovvenne all’uomo quella sera, se la parola ultima avesse avuto un altro significato? Per esempio la sua “ ultima giornata di vita?”, oppure il suo “ ultimo alito di vita?”.

Erano mesi che andava pensando a questa cosa, non sopportava più le scene isteriche di Marta. Doveva sempre e solo accontentarla, giocare a canasta, sentire le sue insulse amiche spettegolare su  tutti, accompagnarla a fare la spesa e passare ore e ore in un dannato centro commerciale per poi uscire con il carrello pieno di cose inutili.

“ Caro marito, non sperare nella mia morte, perché tu sai bene che sono contraria al detto: finche morte non vi separi. Tu sei MIOOOO!! E lo sarai per sempre mio caro!” e la donna scandisce lentamente la parola mio.

“ Basta!!!!” urlò la sua mente e fu così che mise in atto il suo piano: avrebbe ucciso la moglie soffocandola con un cuscino. Avrebbe dato la colpa al suo cuore, nei mesi precedenti il medico aveva riscontrato che era a rischio infarto.

Quella sera dopo l’ennesima discussione andò a dormire, dopo un paio di ore anche lei si coricò nel letto. Gli occhi di lui erano aperti, ogni suo senso era all’erta, poteva sentire il suo cuore battere nel silenzio della stanza. Dopo una decina di minuti sentiva il ronfare pesante della moglie, lentamente si alzò e prese il cuscino nascosto vicino al comodino, poi con cautela si avvicinò alla donna e premette con forza sul suo viso il cuscino.

“ Dottore venga, credo che  Marta abbia avuto un infarto” così disse al telefono al mattino quando chiamò il dottore.

Le esequie si tennero il giorno dopo, Ed decise di seppellire sua moglie nel posto dove avrebbe desiderato: la collina vicino alla loro casa.

“ Non mi costa nulla dove ti seppellisco cara moglie mia, tanto è il tuo ultimo desiderio…ora finalmente sono libero…libero da te”.

Passarono  settimane e mesi, Ed era rinato. Quasi tutte le sere usciva con gli amici e tirava avanti fino a mattina inoltrata, solo ieri sera è andato a dormire presto, visto che al mattino partivano per vedere la finale del superbowl.

Tornò a casa un paio di giorni dopo la finale: “ Che sballo ragazzi…birra, donne, sigari…dovremmo rifarlo che ne dite?”.

“ Certamente, ma vista la nostra non giovine età è meglio riposare un po’, non trovi Ed?”.

“ D’accordo vecchio mio, dimmi quando sei pronto a far bisboccia e io ci sarò…ciao ragazzi, a domani “.

La notte calò sulla cittadina di Grensville, un vento gelido e forte arrivava dalla collina.

L’uomo accese la stufa, aveva freddo e trovò strano questo calo di temperatura, era maggio inoltrato. Andò a coricarsi dopo aver sorseggiato un bicchiere di brandy: “ Alla tua salute Marta”, rise di gusto a questa battuta mentre si metteva a letto.

Il pendolo batté  l’una quando sentì dei colpi alla porta, dapprima non capiva cosa potesse essere, forse il vento che sbatteva le ante delle finestre ma scartò subito questa ipotesi ricordandosi di averle chiuse per bene.

Si mise la vestaglia e andò a vedere: “ Chi è ?” domandò.

Non ottenne risposta, domandò di nuovo ma poteva sentire solo il vento. Decise di aprire la porta.

“ Ciao Ed…ti sono mancata? Caro amore mio, te l’avevo detto che odiavo il detto fino a quando morte non vi separi, tu sei Mioooo per tutta l’eternità”, una risata lugubre si mescolò alle urla dell’uomo. Quello che una volta era un corpo umano ora abbracciava mortalmente l’uomo.

  Quello che Ed non sapeva è che sotto la collina c’era un vecchio cimitero indiano, una vecchia leggenda narrava che chi veniva seppellito in quel posto tornava in vita.

Sempre meglio informarsi prima dove seppellire il coniuge indesiderato, non trovate?

 

 

 

 
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