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Recensione del giorno :
Post n°167 pubblicato il 19 Settembre 2006 da Semfim
La stella che non c'è - Gianni Amelio. Tra le stelle della bandiera cinese ne manca una piena di buoni significati per i protagonisti della “stella che non c’è”.
Il minimalista Sergio Castellitto indossa i panni di Vincenzo Buonavolontà, un manutentore che lavora in un'acciaieria in disarmo, dove un gruppo di cinesi viene per comprare l’altoforno al quale Buonavolontà lavora e del quale pensa si porti dietro un difetto sanabile solo con la pazienza e il lavoro lento.
Ancora prima che possa aver capito quale sia il difetto la delegazione cinese è ripartita; Vincenzo non esiterà un attimo a seguirli in Cina convinto d’avere individuato il malfunzionamento, e inizierà così, assieme a Liù Hua interprete della delegazione che rincontrerà casualmente a Shangai, il suo pellegrinaggio per un paese completamente diverso da quello che s’era immaginato. Un road movie la cui meta finale è incerta come la destinazione dell’altoforno venduto a terzi e del quale è difficile individuare la fabbrica a cui e stato ceduto, quindi la meta cambia continuamente come il loro mutevole destino da tappa a tappa sino a prendere definitiva forma in un sentimento quando si fermano nel villaggio natale di Hua e ne conosce il figlio.
Romantico, solitario e sognatore disincantato, “la stella che non c’è” è il pretesto per parlare della solitudine, dell'amore e di tutto quello che non c’è ma che prima o poi nella vita accade… quando si ha “buonavolontà”.
Voto : 8 |
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Inviato da: ChecchoDinho
il 26/06/2013 alle 12:23
Inviato da: chiomAlbina
il 18/06/2013 alle 22:06
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il 25/03/2009 alle 09:10
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il 25/03/2009 alle 08:50
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 08:40