Un uomo nudo.

Ciao ragazzi........

Oggi vi ri-propongo la prima cosa che ho scritto quando ho aperto questo blog, al tempo non l'aveva letta e commentata nessuno (per ovvie ragioni), oggi, nella certezza che qualcuno la degnerà di una sbirciatina, vi rivendo questo breve racconto ( poi a dirla tutta, oggi non ho molta voglia di scrivere ),  buona lettura. 

Uscendo dal portone fui come accecato, la ringhiera scorreva con il lento incedere del mio passo, celando un frenetico zampillare d’acqua frantumato dal sole, la visione era resa evanescente dallo scorrere incessante di ferro dipinto, non pensavo che quell' immagine potesse richiamare una scheggia di passato.

L’indice sul grilletto, il brillare della canna, l’esplosione, che come una pugnalata ben assestata mi si conficco nei timpani, “avevo il cuore in gola”, Incredibile, un momento prima, la tensione mi faceva soffocare, ma fiero sfidavo il loro sguardo, pupille conficcate in pupille, di occhi che sapevo disprezzarmi, un istante dopo, ero li davanti a loro, speravo che mai potessero raggiungermi, per un momento credetti che ci sarebbero riusciti, infondo per loro io ero uno che non contava un cazzo. 

Il  nodo che si era formato in gola si sciolse, il corpo veloce come la paura di quell' istante sembrava non obbedirmi, frenetico e leggero mi stava facendo volare, sudavo, mi mancava il fiato, sentivo l’aria rovente violentare il mio volto.

Percepivo i loro respiri e il calpestio frenetico, avevo voglia di voltarmi, ma se l’avessi fatto, avrei potuto scoprire, che mi avevano raggiunto.

E incredibile come a volte i pensieri ti affollino la mente: Le punte dei piedi ingoiavano la strada in un rapido susseguirsi, eccola li! Ancora un respiro, l’ultimo gemito, il corpo che si contorce.

Siiiiiiiiii……Incredibile, ero  primo, il primo “negro” a vincere alle Olimpiadi, io un imbianchino di Seeattle, primo sul podio davanti al terzo reich per la quarta volta, mi sentivo un rè, il domatore della razza “Ariana”, io Jessie Owens, fino allora  un perfetto sconosciuto.

Mmmmmmmmmm, che freddo, cosa accade? , chi è!?, chi è!?

Claudio???, Claudio???, siamo noi!.......Ti, abbiamo portato delle coperte e qualcosa da mangiare

Ciao stella

Ciao, come stai?

Stavo sognando, questa notte fa freddo!?

La temperatura e scesa di altri 2 gradi, vieni con noi? Ti portiamo al dormitorio, c’è ancora del posto sai?

Siete degli angeli, chissà quante volte avrei potuto morire, dentro a questo scatolone, se non era per voi.