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Diario di una donna sommersa dalla neve - 2

Post n°399 pubblicato il 04 Febbraio 2015 da meninasallospecchio

31 gennaio 2012 - martedì

Allora: disavventure della Rossella O'Hara del Monferrato con la neve.

Della mia esperienza fallimentare con lo spazzaneve già vi dissi. Poi è venuto fuori che il motivo per cui non va, è che una delle 2 pale non gira, causa rottura vite. Trattasi di viti a rottura programmata. Anche se fossi capace (e magari con il manuale ce la faccio), non posso sostituirla perché quella di riserva è l'ultima di una famigliola di sorelle e serve per comprare altre viti uguali, prima che si rompa anch'essa. Inutile che vi dica che il ferramenta non ce le ha.

Ma voi dite, chissenefrega, tanto ti fai liberare dai vicini. Appunto. Domenica sera chiamo R., fornito di vari e strabilianti trattori. A tal punto che ha l'appalto per la rimozione neve a Nizza Monferrato e mi dice che può venire solo lunedì pomeriggio. Va be' vediamo. Potrebbe andare, tanto non devo uscire con la macchina fino a martedì mattina, per portare il figlio a scuola. Ma se si potesse fare prima... Chiamo E. e gli chiedo se può venire lui lunedì mattina.

Ok, E. viene con un attrezzo rudimentale attaccato a un trattorino. Più che toglierla, la neve, la spiana. Niente da fare, se ne va con le pive nel sacco e per poco non rimane piantato anche lui. Non fa niente, gli dico, oggi chiamo R.

Viene M., figlia dell'ex, a riportarmi mio figlio dopo il weekend, lunedì pomeriggio, tanto la scuola era chiusa. M. guarda la neve spianata e mi dice: quasi quasi spalando ancora un po', con le gomme da neve riesci a uscire. Dico: ma no, cosa spalo, tanto viene R.

R. mi dice che passerà prima di notte, quando torna a casa. Aspetta.. aspetta... aspetta... alle 7 di sera lo chiamo. "Ah, sono venuto", mi dice, "ma ho la lama da 5m e dalla tua stradina non passavo". E non dirmi un cazzo, brutto coglione!!!!

Ieri sera metto a letto il figlio e al chiaro di luna vado con la pala. Dopo di che tento di salire la rampa con la macchina. Arrivo a un certo punto e non vado oltre. Torno indietro, prendo la rincorsa e vado un po' più su. Così 4 o 5 volte. Alla fine sono rassegnata. Nell'ultima retromarcia vado un po' storta e mi pianto contro il muro di neve a lato della stradina. Non vado più né avanti né indietro, nonostante numerosi tentativi.
Considero l'ipotesi di mettermi a piangere.
Alla fine abbandono la macchina a metà della rampa e torno in casa a farmi un grappino.

Chiamo la figlia dell'ex perché questa mattina venga a portare mio figlio a scuola. Stamattina arriva con il fidanzato che, essendo un agricoltore, è abbastanza sgamato. Anche lui non riesce a spostare la macchina. Pensiamo di tirarla giù con un cavo attaccato al mio cingolo. Il cingolo non parte, batteria a terra. Stavo già rassegnandomi a chiamare un terzo vicino, quando, grazie a un temporaneo disgelo, la macchina si muove e il fidanzo la riporta in cortile. Dopo di che sale la rampa in retromarcia e la porta sulla strada.

A questo punto la mia macchina è sulla strada (da una parte) e qualcosa sarà. Lo spazzaneve del comune mi farà un bel muro contro, ma a 'sto punto vado di pala e spero di potermi muovere. Prima o poi troverò qualcuno che mi pulisca quella cazzo di stradina. Nel frattempo nevica che dio la manda e io penso già che mi perderò lo spettacolo a teatro di giovedì.

Diciamo che trombare è l'ultimo dei miei problemi.

 

(continua)

 

 

 
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