Creato da: meninasallospecchio il 28/04/2012
un concept blog (non so che voglia dire, ma mi sembra figo)
|
Cerca in questo BlogUltimi commentiBest of Senza fallo - Hit parade dei maniaci da chat - Lessico della chat - Babbions on the Facebook - Siete mai andati sui forum di informatica? - Oltre la dissacrazione - Quello che le donne non dicono - Toy boy - These fragments I have shored against my ruins - Talenti - Il senso della vita - Il libro preferito? - Lo schiavo - Il padrone - Come sopravvivere alla prima comunione (prima serie) - Come sopravvivere alla prima comunione (seconda serie) - Quando smettere? - Fingere l'orgasmo - Io sono femminista - Vorrei un toy boy - Donne che corrono coi topi - La caldaia - Galateo del blogger - Il tatuaggio - Avere o essere? - Sulla scrittura - La cena - Baby-boomers - Complicate - L'illuminazione - I gambaletti - Lettera a una coetanea - Uomini di una volta - Scene da un matrimonio - De cornibus MenuCitazioni nei Blog Amici: 43 |
L'Europa dei balli
Post n°516 pubblicato il 20 Luglio 2016 da meninasallospecchio
La cosa veramente bella di questi balli folk è che sono un fenomeno allo stesso tempo locale ed europeo. Ci fa pensare a quell’Europa delle regioni di cui si parlò per qualche tempo e che ora sembra così superata dallo scetticismo generale. O forse no, visto che mentre la nazione Gran Bretagna esce, la regione Scozia vorrebbe restare. E a volte ci si chiede che senso abbiano queste spinte centrifughe, prevalentemente propugnate dai vecchi, quando per i giovani è così scontato sentire qualsiasi paese europeo come casa propria, persino per un ballo. Il fenomeno ha preso piede nelle città ed è andato a sostituire completamente il ballo liscio su base generazionale. Quest’ultimo ha avuto una sua stagione, iniziata fra ‘800 e ‘900 e durata fino agli anni ’60. Lo spazio di un paio di generazioni al massimo: ormai quasi nessuno sotto i 70 anni lo pratica. Culturalmente non è mai stato appealing, non ha niente di tradizionale, non è una musica di qualità, persino come ballo è piuttosto banale. Resiste il tango, nella coreografica versione argentina, molto più ricco di suggestioni e musicalmente ben frequentato. Resiste per il momento il ballo latino-americano, forse anch’esso destinato a segnare una moda passeggera. Non so se sarà una moda effimera anche il ballo folk, che ha tuttavia una solida e antica tradizione che sicuramente almeno qualcuno si premurerà di conservare, come è stato nei secoli passati. Certo che ora si balla nelle valli del cuneese come a Torino, Milano, Bologna, Napoli e Palermo. E così si balla anche a Lubiana (da lì viene il secondo video del mio post precedente), a Barcellona e a Tel Aviv. Si balla in modo organizzato in feste e concerti, ma si balla anche in modo improvvisato e spontaneo, semplicemente ritrovandosi fra amici in una piazza o sotto un portico. C’è una bella atmosfera, fatta di condivisione, di tolleranza verso chi è alle prime armi, di facile interazione fra sconosciuti.
(continua)
|
Inviato da: cassetta2
il 11/07/2020 alle 14:43
Inviato da: shply
il 31/01/2020 alle 19:51
Inviato da: adriRM
il 01/10/2019 alle 16:19
Inviato da: RavvedutiIn2
il 12/08/2019 alle 16:56
Inviato da: meninasallospecchio
il 28/07/2019 alle 00:30