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Primarie

Post n°118 pubblicato il 25 Novembre 2012 da meninasallospecchio

Alla fine sono andata. Sono stata molto in dubbio. L'avevo sempre fatto, le altre volte. Queste forse sono le prime "vere", in cui l'esito non è scontato. Nessun candidato mi convince e, francamente, non ho neanche seguito la campagna. Per questo ero in dubbio se andare.

Chi vorrei a governare? L'ho già scritto, vorrei ancora Monti. Lo so che è un'anomalia della democrazia, ma non abbiamo ancora finito di leccarci le ferite del berlusconismo, c'è addirittura il rischio che non sia ancora finito il berlusconismo, anche se il caimano rantola. Non siamo pronti, dobbiamo passare per una fase di ricostruzione morale, come il dopoguerra. Però ci sono delle regole. Monti non si può candidare. Chi sosterrebbe un eventuale nuovo governo Monti non è chiarissimo, certo non posso votare UDC.

E allora facciamo finta che sia tutto normale. Ma perché votare alle primarie?

Innanzi tutto c'è una grande affluenza. Stanno votando tutti i sostenitori di Vendola, quelli che votano alle primarie per la prima volta. Bene. Ha fatto bene Vendola a candidarsi, così una buona volta ci contiamo. Se vincerà lui domani sarò qui a scrivere che è perfetto e che è il miglior capo di governo possibile. Prometto. Ma se perde, la finiranno una buona volta di far cadere i governi? Saranno leali verso la coalizione alla quale hanno scelto di partecipare? Vendola non è Bertinotti, non è Ferrero. E' la versione 2.0. Però... Se fossi milanese avrei votato convintamente Pisapia, ma è un'altra cosa. Vendola con le sue "narrazioni" e qualche sparata di troppo non mi piace. Ho votato anche per non far vincere Vendola.

Il secondo motivo è che mi piacciono le primarie. Le considero una conquista e voglio che continuino a esserci. Imperfette come sono state in passato, poco appealing come sono oggi, ma l'importante è che ci siano. Come la democrazia.

Il terzo motivo è che le primarie sono ancora, nonostante tutto, una festa della politica, quella buona. Quella della gente che partecipa. Non siamo allineati, siamo scettici e disincantati. Sappiamo che forse non serviranno, come dice Grillo. E' già successo che non servissero, con Veltroni. Ma non è soltanto quello. Si vota alle primarie per esserci, per dire che non sono tutti uguali, non siamo tutti uguali. Perché non è un'opzione, per chi crede nella democrazia, l'astensione, la protesta fine a se stessa. Continuerò a scegliere il meno peggio, ad esercitare il mio diritto a dire di no al peggio.

Ah, non vorrete mica sapere anche per chi ho votato? No, lo so che non ve ne può fregar di meno.

 
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Rispondi al commento:
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 27/11/12 alle 18:25 via WEB
Che i politici pensino al consenso è naturale, questo succede in tutto il mondo. Il problema è il "come" si cerca il consenso e qui purtroppo le responsabilità sono diffuse, non si possono imputare solo ai politici.
 
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