Creato da oceanoesabbia il 08/09/2006
cento minuscoli fiori, dai colori senza senso

Visite

 

Free counter

 
 

Sinead O'Connor

 

 

La sfera imperfetta

 

Cento minuscoli fiori,
dai colori senza senso.

Azzurro dolente,
bruno testardo,
carminio appassionato,
avorio pudico,
ocra urlante,
porpora irregolare,
rosa non vissuto,
celeste silenzioso..

già, colori insensati.

Ma mettiti lontano,
trecento miglia almeno,
confondi i dettagli,
mescola gli umori
e dimmi cosa vedi.

Sfera imperfetta
di smorzate sfumature.

 

Contatta l'autore

 
Nickname: oceanoesabbia
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 53
Prov: PD
 

Archivio messaggi

 
 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Tag

 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

Ultime visite al Blog

 
oceanoesabbiarubino70dglelviprimobazarlumil_0setra.atstellapd82essereribelletrinity_dark89myself_travelcardil.Conte.70peggy_maoriMangiami_La_Mentezaffiro70dglsferaimperfetta
 

Ultimi commenti

 
Citazioni nei Blog Amici: 8
 

Area personale

 
 

FACEBOOK

 
 
 

 

immagine

 

 
 
 

 

 
« Messaggio #101Messaggio #104 »

Post N° 102

Post n°102 pubblicato il 01 Aprile 2007 da oceanoesabbia

Quando la vide provò un tuffo al cuore. Ricordava la piccola immagine racchiusa nell'avatar, raffigurante un volto giovane e grazioso, quello di una fanciulla pulita e serena, affamata di vita. Ma dal vivo era molto di più: una splendida ragazza, alta almeno un metro e settanta, i lunghi capelli neri che incorniciavano un viso semplicemente stupendo, un corpo perfetto, e soprattutto una luce profonda negli occhi scuri  pieni di vita. Carlo si incamminò verso di lei, quasi esitando; abbozzò un sorriso timido, simile a quello di un ragazzo al primo appuntamento. E invece aveva sessant'anni.

Dopo la morte della moglie, era andato in pensione e aveva aperto un blog. Non contava molti amici, non gli interessava uscire di casa ed affrontare il mondo esterno senza di lei; la casa rappresentava un rifugio sereno e il computer uno svago che gli permetteva di scordare la sua solitudine. Incominciò a scrivere. Poesie meravigliose, ricche di immagini che scaturivano direttamente dal suo cuore; racconti  realizzati con una prosa perfetta, squarci di vita vissuta oppure avventure incantate in mondi lontani e suggestivi. Il primo post ebbe dieci commenti, il secondo quindici, poi, in rapida successione, diventarono trenta, quaranta, cento, duecento. Molti gli mandavano messaggi privati. Carlo rispondeva sempre. A tutti. Diventò un punto di riferimento: dispensava consigli, parole di incoraggiamento, frasi gentili e sempre sincere, perchè era buono d'animo. Poi arrivò Isabella. Era la sua prima lettrice, la prima fan. Ormai egli sapeva che avrebbe trovato il suo commento pochi minuti dopo aver postato, e si trattava di commenti profondi che rivelavano intelligenza e sensibilità. Il passo successivo fu rappresentato dai messaggi. Isabella si era innamorata di lui. Voleva conoscerlo. Carlo aveva scelto un avatar che raffigurava un pinguino, gli erano sempre piaciuti i pinguini; le rispose che aveva sessant'anni...non gli sembrava il caso. Ma Isabella insisteva. Con la caparbia tenacia dei giovani gli spiegò infinite volte che non era interessata all'aspetto fisico, ma alla sua anima. Al suo ingegno tanto vasto. Alla fine, Carlo acconsentì. Provava molta paura all'idea di incontrare una ragazza così giovane, sapeva che, al di là della differenza di età, egli non era prestante, nemmeno da ragazzo era stato bello. Tuttavia Isabella era riuscita a stregarlo. Non sapeva cosa sarebbe successo, non voleva porsi domande alle quali non avrebbe potuto rispondere. Ma desiderava vederla. Parlare con lei. Assaporare il suo profumo. Bearsi della sua avvenenza. Fissarono un appuntamento in una città a metà strada. Entrambi descrissero come si sarebbero vestiti.

Sebbene fosse il 14 febbraio, il clima era mite. Nel cielo azzurro splendeva un sole che sapeva di primavera. Carlo si fermò a pochi passi da Isabella. Sorrise nuovamente. Questa volta in modo più convinto. Ma poi...vide un'ombra passare nello sguardo della ragazza. Cercò di interpretare l'espressione di quel viso tanto bello, di dare un senso alla nuova luce che passava in quegli occhi, di capire il motivo della strana piega che aveva assunto la sua bocca. Non ne ebbe il tempo. Isabella si voltò e fuggì via.

Dedicato con tanto affetto a una persona speciale.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963