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Giovani di Salice per il Partito Democratico

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Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 30 Novembre 2007 da sgsal

All'ombra del Pd cresce il movimento giovanile

da L'Unità - 29.11.2007 - Luca Domenichini

Martina Mondadori, figlia primogenita di Leonardo Mondadori e consigliere di amministrazione della casa editrice fondata da Arnoldo Mondadori nel 1907, è l'ultimo acquisto. Era già candidata alle primarie del 14 ottobre come delegata nella lista nazionale a sostegno di Walter Veltroni. Adesso, sta valutando l'ipotesi di fare parte del direttivo del Partito democratico lombardo, guidato da Maurizio Martina (entrambi hanno meno di 30 anni). Potrebbe decidere anche lei di entrare nella squadra ristretta che governerà il Pd milanese, dove è probabile la presenza dell'architetto Stefano Boeri, fratello del più noto Tito, tanto per citarne alcuni.

La partecipazione giovanile è diventata, insomma, una questione decisiva. Le scorse elezioni sono state vinte per 20mila voti e nella scuola soffia un vento di centrodestra. Lo dimostrano le elezioni degli studenti universitari e le consultazioni studentesche nei licei e negli istituti superiori: a sorpresa c'è stata la rimonta della destra e si moltiplicano le liste autonome, anche se gli studenti di sinistra hanno chiesto di annullare le elezioni per via della presenza di liste neofasciste.

«Con questa destra», spiega un iscritto alla Sinistra giovanile, con un passato da segretario di un circolo in Campania, «che conquista spazi nei luoghi di aggregazione giovanile, dagli stadi a scuole e università», la questione della partecipazione "dal basso" «è molto importante».

Quali, allora, le proposte per le politiche giovanili? Inizialmente, era stato detto di creare un partito senza partiti giovanili, senza fare cioè un "Partito democratico giovanile". Ma all'ombra del gotha democratico, c'è stato l'intervento dei giovani - Sinistra giovanile, Margherita e associazioni della società civile vicine al Pd - che hanno chiesto di partecipare attivamente alla vita del nuovo partito. E con una lettera firmata "giovani democratici", e pubblicata sul sito web dell'Ulivo (La lettera dei giovani democratici a Veltroni), hanno chiesto al leader del Pd di fare nascere un movimento giovanile. Idea che il segretario del partito ha accolto e rilanciato: «Il Partito democratico avrà un movimento giovanile», hanno annunciato lo scorso 27 novembre in una conferenza stampa presso il "loft" - la nuova sede del Pd in via dei Cerchi a Roma - Veltroni e il suo vice, Dario Franceschini. «Il 21 marzo, primo giorno di primavera, ci saranno le primarie davanti alle scuole, alle università, alle discoteche e alle librerie», affermano.

Le regole sono ancora da definire, ma le primarie saranno fatte in tutte le città. Saranno liste aperte, vale a dire candidature libere, chiunque può iscriversi ed essere votato. La fascia d'età per partecipare e per iscriversi al movimento giovanile dovrebbe essere 15-30 anni, ma è ancora presto. I giovani vicini al Pd hanno chiesto «una formazione giovanile che vuole rifarsi a quelle in cui anche Walter Veltroni e il suo vice Dario Franceschini sono cresciuti», vale a dire «la Figc e il movimento dei giovani della Dc».

Per coinvolgere le persone che non vanno a votare, occorre «parlare dei temi delle nuove generazioni», dichiara Fausto Raciti, segretario nazionale di Sinistra giovanile. «La destra può dare una risposta poco più che "ribellistica": i messaggi che arrivano in questi giorni non sono altro che una propaganda del "grillismo"», dice.

Mentre a destra non c'è un programma politico, è il ragionamento di Raciti, le primarie «sono una occasione nuova, una road map per arrivare alla costituzione della nuova organizzazione giovanile... Nelle scuole, università e mondo del lavoro, sono un modo per mettere a frutto un potenziale grande». Esperienze cresciute in questi luoghi, continua Raciti, «hanno modo di trovare ora una rappresentanza all'interno dell'organizzazione che verrà».

60mila iscritti su tutto il territorio, grande presenza al sud e al centro Italia, meno nell'Italia del nord, e poi, all'incirca quattromila circoli che organizzano iniziative a tutto campo: è questa l'organizzazione attuale di Sinistra Giovanile, più le associazioni studentesche universitarie (26 associazioni soltanto nei principali atenei italiani, la Rete universitaria) e una funzione "sociale" che va dalla difesa del diritto allo studio alla edilizia universitaria, dal tema della mobilità alle manifestazioni per la pace, i diritti civili e così via.

Ma basterà il programma? Per Massimo Preziuso, responsabile di un gruppo giovanile esterno ai partiti "Innovatori europei" - che nelle primarie del 14 ottobre ha sostenuto come loro candidato per il Partito Democratico Enrico Letta perché «ci ha dato l'impressione di guardare di più al futuro e alle nuove generazioni», dice - non c'è sviluppo senza investimenti nell'innovazione, energia, ambiente e politiche "euromediterranee". 60 gruppi territoriali in tutta Europa, mille persone simpatizzanti, un centro studi e una fondazione che si occupa di diffondere cultura e conoscenza su questi temi concreti e un sito web nato già dal 2006 come "Centro Stella", ovvero il punto da cui partono le iniziative (InnovatoriEuropei.com), è il "tessuto" dell'associazione nata in ottobre 2006.

«Mi sono interessato a questo progetto», racconta Preziuso, ricercatore universitario all'Università Luiss Guido Carli, «per dare voce, rappresentanza ai giovani e alle donne del Partito democratico».
 
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Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 29 Ottobre 2007 da sgsal

Senza parole...

Se da un lato tanti giovani salicesi si stanno impegnando concretamente per la costruzione di qualcosa di davvero nuovo e importante quale sarà il forum giovani, da un altro, purtroppo, c’è chi riesce soltanto a seminare zizzania, distribuendo volantini in piazza che raccontano di verità distorte. Voglio sperare si tratti di pura disinformazione. Mi riferisco al partito dei Giovani Socialisti di Salice, che nel giornalino “Scomodamente” distribuito in piazza domenica scorsa, attacca la Sinistra Giovanile e il Forum Giovani, alludendo a incomprensibili binomi. Corre l’obbligo da parte nostra di riportare alla verità dei fatti, analizzando punto per punto quanto viene contestato.

 

1.  Forum Giovani o “Sinistra Giovanile Allargata”?

 

Sarebbe bastato partecipare agli incontri tenuti presso il centro polifunzionale, per rendersi conto che il Forum è composto da tanti giovani, tra i quali vi sono anche appartenenti alla SG. E’ forse un errore o sta nell’ordine delle cose che un gruppo che si impegna da sempre nelle politiche giovanili di salice, partecipi concretamente ed attivamente ad un progetto che riguarda i giovani? Il mio punto di vista, che trova riscontro nella realtà dei fatti, porta a chiedermi, invece, dove sia la Fgs.

 

2.  E’ da sempre conforme al pensiero di noi Giovani Socialisti il proposito di una partecipazione più concreta dei ragazzi nella vita sociale del paese.

 

Non si direbbe viste che l’FGS ha deciso di boicottare il Forum Giovani nonostante sia aperto a tutti i giovani di Salice.

 

3.  (Vengono elencate le ragioni per cui l’FGS non partecipa al forum giovani) Lo scorso giugno, la Sinistra Giovanile contattò l’FGS per cominciare ad organizzare di comune accordo il Forum Giovani. Per vari motivi, l’incontro slittò e si decise di ricominciare a lavorare dopo le vacanze estive.

 

Devo dedurre che simili affermazioni siano solo frutto di una non conoscenza della materia di cui si vuole trattare e giudicare gratuitamente e pertanto mi limiterò a spiegare ai giovani della Fgs che il forum giovani è un organo del Comune la cui istituzione e organizzazione è competenza esclusiva dell’Amministrazione Comunale. E’ sbagliato a priori pensare che la Sg, o la Fgs, o chiunque altro potesse organizzarlo. E’ stata subito intenzione della Sg coinvolgere i gruppi giovanili presenti sul territorio al fine di garantire al forum giovani una partecipazione più ampia possibile e, in quest’ottica, sin dal primo momento aveva avviato i contatti con la Fgs con l’intento di creare una lista congiunta che partecipasse alle elezioni del Forum. Sono convinto infatti che Sg ed Fgs avrebbero potuto trovare facilmente un percorso comune e un’unità di intenti nell’ambito delle politiche giovanili. I ripetuti incontri disertati dagli esponenti del gruppo Fgs per “motivazioni varie”, mi inducono invece a pensare che vi sia una sorta di pregiudizio accecante nei confronti dell’Amministrazione Comunale e della  Sg che la sostiene, che impedisce di guardare oltre e di lavorare per il bene collettivo, dei giovani in questo caso.

 

4.  La sera stessa, camminando per il paese, si poterono leggere dei manifesti che fecero precipitare, almeno da parte la nostra, la già delicata situazione. Su queste affissioni si poteva leggere che era la Sinistra Giovanile a organizzare la prima riunione del forum….

 

Preferisco pensare che tale accusa sia frutto di un mal riuscito artificio volto a screditare ancora una volta la Sinistra giovanile, perché mi riesce difficile altrimenti comprendere come sia possibile scambiare un manifesto affisso e firmato dall’Amministrazione Comunale con un manifesto che riguarda la Sinistra giovanile.

Prego i giovani della Fgs, ne va della loro onesta intellettuale, di rivedere pubblicamente tali affermazioni, per altro smentite in maniera plateale e mi spiace dire, ridicola, dalla realtà dei fatti. Guardare il manifesto sul sito del Comune per verificare.

 

5.  La nostra collaborazione, talmente “tanto voluta” era stata messa da parte…Avremmo dunque partecipato alla riunione come “ospiti” e non come organizzatori al pari della SG.

 

Ancora una volta sono costretto a constatare che le favole raccontate nel giornaletto della Fgs si basano sulla non conoscenza dei fatti, dunque sul nulla. Infatti se i giovani della Fgs avessero partecipato agli incontri tenutisi al centro polifunzionale, si sarebbero accorti che chiunque ha potuto discutere del regolamento, apportando modifiche ad alcuni punti, proponendone altri. I ragazzi della Sg vi hanno partecipato come giovani salicesi, così come avrebbero potuto parteciparvi i ragazzi della Fgs.

 

6.  Dunque da parte nostra fu naturale chiederci se il Forum Giovani fosse, e sia tuttora, una Sinistra Giovanile “allargata”, dato che per raggiungere dei traguardi ciascuno ha bisogno di un interlocutore, se non di un contraddittore. Dicendo questo ricordiamo che all’interno del Forum la SG è l’unica associazione giovanile attiva.

 

Se colui che scrive l’articolo utilizzando la prima persona, ma evitando di firmarsi avesse letto il regolamento del forum giovani o si fosse almeno interessato di capire di cosa esso tratta, si sarebbe accorto che  non è prevista la partecipazione di associazioni giovanili, ma semplicemente di giovani; che possono esprimersi come singoli individui, come comitive, come associazioni.

 

Alla luce di quanto scritto, viene naturale domandarmi se le motivazioni addotte dalla FGS siano frutto di una tendenza acquisita, atta a fare soltanto opposizione su qualsiasi progetto attuato dell’Amministrazione Comunale, anche trattandosi di giovani!

Infine voglio ricordare che il Forum Giovani non è una “fumosità”, così come il segretario dell’Udeur ha avuto moto di scrivere pubblicamente. Molto spesso è comodo fare una compagna elettorale per i giovani, ma perchè quando finalmente viene realizzato qualcosa di concreto per noi,  si è  subito pronti ad attaccare? E’ politicamente miope chi definisce “fumo” le decine di giovani che hanno partecipato alle assemblee consultive e le altre decine che hanno già sottoscritto la loro adesione al forum.

 

Marco Bossi  Segretario cittadino Sinistra Giovanile

 
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Un caffè con Veltroni

Post n°55 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da sgsal

Una sintesi della conversazione con Corradino Mineo, direttore di RaiNews24, nella sua rubrica il Caffè

In mattinata, intervenendo alla trasmissione televisiva “il caffè” di Rai News 24, condotta da Corradino Mineo, il candidato alla segreteria del Partito Democratico, Walter Veltroni è tornato su diversi argomenti al centro del dibattito di queste settimane. “Le primarie saranno un grande segno di speranza. Se andranno a votare tante persone il 14 ottobre credo che sarà una festa della democrazia. Previsioni non ne faccio, ma sarebbe una notizia fantastica l'idea che da questa crisi che il Paese vive - ha concluso – si può uscire con un'indicazione di serenità, coesione e modernità". Il Partito democratico non dovrà nascere con un obiettivo di vita ridotto ai prossimi due o tre anni, ma per i prossimi decenni. Veltroni ha tracciato l’dentikit di un partito che nasce “con un'idea di crescita e trasformazione della società italiana che è un'idea di  giustizia sociale, che deve rispondere ai problemi dell'Italia. Non nasce per le sue beghe o vicende interne, e dovrà essere una novità anche dal punto di vista della civilizzazione del dibattito politico, esterno e interno”. In un paese da troppi anni inchiodato da un lato dalla polemica contro Berlusconi e dall'altro da quella contro la sinistra  “il Pd deve cambiare pagina e anche il lessico della politica, parlando di ciò di cui parlano gli esseri umani". Sulla riforma elettorale Veltroni ha ribadito che una nuova legge "va fatta in Parlamento ma tra l'attuale legge elettorale e il referendum è meglio il referendum".  Il sistema elettorale delineato da Veltroni deve garantire il “bipolarismo. Ci dovrà essere un'alternativa tra il bipolarismo coatto di questi anni e il ritorno al fatto che i governi si fanno come nella Prima Repubblica”.

 
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Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da sgsal

LETTERA APERTA AI SEDICENNI

di Walter Veltroni

Care ragazze, cari ragazzi,

il prossimo 14 ottobre è una data che mi piacerebbe segnaste sul vostro diario. Sarà una domenica speciale, perché nascerà una forza politica nuova, nascerà il Partito democratico.

Non pensate che trattandosi di un appuntamento che ha a che fare con la politica sia qualcosa che non vi riguarda, qualcosa di lontano dalla vostra vita, dalle vostre speranze, dai vostri sogni.

Sì, lo so, oggi l’immagine della politica è molto consumata e per questo capisco la poca voglia e la fatica di avvicinarsi ad essa. Ma pensate un attimo: cos’è sempre stata nella storia degli uomini, e cosa continua ad essere, la politica? La politica è una possibilità. E’ la possibilità di immaginare un mondo diverso e di provare a costruirlo. La politica è anche condivisione di intenti, lo sforzo di una comunità di individui che ha voglia e la felicità di ritrovarsi assieme. Un agire comune, un pensare comune.

Per la prima volta un partito che nasce chiede alle nuove generazioni, a chi ha compiuto sedici anni, di partecipare alla sua costruzione, a questa nuova avventura. Il Partito democratico non vuole rappresentare i giovani, vuole che i giovani siano i primi rappresentanti dei nuovi bisogni e dei nuovi ideali da costruire. Vuole che siano la vostra voce e le vostre idee a cambiare le cose. A fare in modo che la scuola diventi davvero un luogo dalle mille attività e opportunità, dove si incrociano i diversi saperi e dove crescere insieme. A moltiplicare le occasioni per fare sport, per aprire anche ai vostri gusti gli eventi culturali e creare le condizioni perché possiate sperimentare in prima persona le vostre qualità. A far sentire sin d’ora quali sono le vostre aspirazioni, per contribuire a rendere più semplice e vicino a voi il mondo del lavoro, perché vi troviate opportunità e diritti, quando sarà il momento.

Per la prima volta nella storia di questo Paese, il 14 ottobre chi ha sedici anni potrà andare a votare. Speriamo che presto possa avvenire anche per le elezioni amministrative, perché è giusto che un ragazzo possa decidere chi si occuperà della sua città, del suo quartiere, della sua scuola.

Intanto, fra pochi giorni, voterete per dar vita ad un partito, al Partito democratico.
Cogliete quest’opportunità, partecipate, scegliete, costruitelo insieme a tanti altri e fatelo vostro.

 
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Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 29 Settembre 2007 da sgsal

Nasce il forum DEI giovani...

Si è svolta ieri, presso i locali del centro polifunzionale, la prima assemblea consultiva in vista della nascita del forum giovani di Salice Salentino. Gli interventi dei giovani hanno fornito all'assessore alle politiche giovanili Francesco Fina, numerosi elementi sui quali poter pensare e redigere il regolamento che darà vita al Forum.
Entro 10 giorni l'assessore ha annunciato che verrà pubblicata, sul sito internet del Comune, una bozza del regolamento che conterrà, nei limiti del possibile, le varie istanze avanzate dai giovani e sulla quale poter iniziare a discutere più nel merito le diverse argomentazioni.
Di seguito riportiamo solo alcuno degli argomenti maggiormente trattati nella discussione di venerdì 28, invitando i nostri lettori ad ampliare la discussione in questo spazio con nuove idee e nuove proposte da portare al vaglio dell'assessore Fina.

1. modalità di individuazione dell'organo direttivo del Forum giovani: per elezione mediante la competizione tra liste o per elezione attraverso l'individuazione di un unico listone o ancora, evitando la consultazione elettorale.

2. assemblea del forum aperta a tutti o accessibile previa iscrizione.

3. liste composte con l'obbligo di rispettare le fasce di età presenti nel forum oppure senza alcuna limitazione di età.

 
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Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 16 Settembre 2007 da sgsal

Ecco i quindici punti
della sinistra moderna

Pubblichiamo ampi stralci del documento elaborato da "Les Gracques" ("I Gracchi"), il gruppo che in Francia si batte per modernizzare la sinistra. "Les Gracques" raccoglie ex collaboratori del presidente
della Repubblica Francois Mitterrand e dei governi di Michel Rocard, Pierre Bérégovoy e Lionel Jospin. Il manifesto è sul sito www. lesgracques. fr e scandisce in 15 punti i "valori per agire".

DEMOCRAZIA
1) La sinistra moderna è democratica, nella tradizione che va da Rousseau al movimento anti-totalitario. Essa crede nel potere del popolo, esercitato dal popolo e per il popolo (...). Potere al popolo non vuol dire però potere ai populisti. A chi crede di poter vincere semplificando i problemi, risvegliando gli istinti e infiammando le passioni, noi rispondiamo che il popolo comprende la complessità del reale. Non c'è realtà che non si possa dire, e la verità è il solo modo per durare nel tempo.

LIBERALISMO
2) La sinistra moderna è liberale, nella tradizione di Montesquieu o di Spinoza; e rifiuta di cedere alla destra questa bella parola, nata a sinistra. Essa crede nella legittimità dello stato di diritto, nell'efficacia delle iniziative provenienti dalla società civile, nella necessità dei contropoteri. Rispetta i diritti individuali, e ritiene che nuove libertà siano tuttora da conquistare: libertà dall'ignoranza e dall'oppressione, per le minoranze e per le donne. E pensa che per costruire uno stato veramente imparziale resti ancora molto da fare.

INTEGRAZIONE
3) La sinistra moderna sostiene l'integrazione. Essa crede nella libertà di coscienza e d'opinione in una società multiculturale, e intende al tempo stesso garantire la neutralità laica nello spazio pubblico. Nessuna eccezione a questo principio può essere giustificata in nome dell'integrazione nella società francese delle comunità di origini straniere.

LAVORO
4) La sinistra moderna sostiene il lavoro, che considera come un valore fondamentale per l'integrazione (...). E' consapevole che il dinamismo di un'economia non si misura sulla sua capacità di evitare la distruzione di posti di lavoro, ma su quella di crearne più di quanti ne sopprima. Per la sinistra, la priorità non è difendere ogni singolo posto di lavoro, ma consentire a tutti di poter cambiare lavoro senza timori, se lo desidera o se vi è costretto. Altre priorità sono lo sviluppo delle possibilità di avanzamento professionale, così come la lotta contro le nuove forme di disagio sul lavoro generate dal mondo moderno.

REGOLE
5) La sinistra moderna sostiene le regole e crede nel ruolo regolatore dei pubblici poteri, cui spetta il compito di correggere le disuguaglianze sociali. Ritiene necessario rivedere il funzionamento e le modalità d'intervento di uno Stato che rischia l'impotenza, e a causa del suo deficit e del suo debito compromette il futuro dei nostri figli. La disponibilità di denaro pubblico è limitata e continuerà ad esserlo, per cui occorre destinare questi mezzi alle priorità della crescita e della giustizia sociale, piuttosto che a perpetuare l'esistente o a soddisfare interessi settoriali. La sinistra moderna crede in una riforma profonda dell'organizzazione dello Stato (...). Ritiene che numerosi settori dei servizi pubblici possano essere affidati a gestori privati, sotto controllo pubblico.

TASSE
6) La sinistra moderna sostiene la redistribuzione. Essa non crede che l'accumulo di ricchezze da parte di pochi sia la condizione necessaria al progresso di tutti. Al contrario considera un impegno costante per l'uguaglianza, oltre che socialmente giusto, anche efficace sul piano economico: innanzitutto per le pari opportunità e contro la riproduzione dei divari sociali attraverso la scuola; e in secondo luogo per la correzione delle disuguaglianze, non solo in materia di redditi ma anche di accesso al lavoro, all'alloggio, ai trasporti e alla salute. Per la sinistra moderna, questa lotta non deve passare attraverso un innalzamento delle imposte, ma esige una miglior ripartizione della spesa pubblica: in altri termini, si tratta di chiedere ai ricchi di pagare di più per i servizi forniti alla popolazione nel suo insieme, e di offrire più servizi pubblici a chi ne ha maggior bisogno. Il servizio pubblico non deve mai accollare alla popolazione il finanziamento dei bisogni dei privilegiati; deve essere abbondante per i meno abbienti, e produttivo per tutti. La sinistra moderna è favorevole a un'imposta di successione elevata per i nuclei familiari più facoltosi, dato che la parità delle opportunità passa necessariamente per la rimessa in gioco dei patrimoni acquisiti, almeno una volta per generazione.

RICERCA
7) La sinistra moderna è progressista. Essa crede che il progresso scientifico e l'innovazione tecnologica siano sempre fattori di benessere per la maggioranza, e forniscano a volte l'occasione per rimettere in discussione alcune rendite ereditate dal passato. Ritiene che la competitività della nostra economia e la capacità di generare durevolmente piena occupazione non dipendano dallo sforzo di preservare il mondo di ieri, ma dall'innovazione e dalle facoltà di adattamento. (...) Ha fiducia nella capacità degli scienziati e ricercatori di progredire nella conoscenza di ciò che nuoce alla salute, così come dei mezzi per salvaguardarla; e vuole che ciascuno possa accedere ai presidi terapeutici più progrediti.

SCUOLA
8) La sinistra moderna è il partito dell'educazione, in quanto persegue sia l'eccellenza accademica che la democratizzazione dell'accesso alla conoscenza. Essa rifiuta di dover scegliere tra una scuola di massa mediocre e un'istruzione d'alto livello riservata a un'élite. La chiave di volta del progresso sociale è una scuola di massa capace di democratizzare l'eccellenza e di promuovere per tutti l'accesso alla cultura, combattendo la riproduzione delle disuguaglianze sociali e preparando gli studenti a un mercato occupazionale esigente e mobile. E' innanzitutto a scuola che si rimescolano le carte dei destini sociali.

SICUREZZA
9) La sinistra moderna sostiene il diritto alla sicurezza, nel quale ravvisa un elemento essenziale del contratto sociale. Sarà dura contro i criminali ma anche contro le cause del crimine.

ECOLOGIA
10) La sinistra moderna è ecologista (...). Difende il diritto di tutti gli uomini a beni essenziali come la qualità dell'aria e l'accesso all'acqua. La sinistra moderna crede nella definizione di regole internazionali e in un'organizzazione mondiale per l'ambiente.

EUROPA
11) La sinistra moderna è europeista (...)perché auspica che nel concerto delle nazioni possa levarsi una voce in favore di un nuovo ordine internazionale di solidarietà e di diritto.

MONDO
12) La sinistra moderna è internazionalista (...). Crede nell'antico sogno di un nuovo ordine internazionale fondato sulla pace, sul diritto e sullo sviluppo permanente. Crede che il dovere d'ingerenza sia partecipe del progresso delle civiltà.

MORALITA'
13) La sinistra moderna è morale, e considera necessaria l'esemplarità delle classi dirigenti, sia nel settore privato che nella gestione di quello pubblico. Le élite non possono essere legittimate a sostenere l'immobilità, l'adattamento e la flessibilità, se al tempo stesso godono di privilegi occupazionali o di uno status d'altri tempi. La sinistra è altresì favorevole a una certa sobrietà nello stile di vita dello Stato e delle personalità pubbliche, all'abolizione del cumulo dei mandati, alla limitazione della durata delle funzioni elettive e alla soppressione dei regimi protetti a favore dei titolari di alte cariche pubbliche. Al tempo stesso auspica l'esemplarità dei comportamenti, così come la trasparenza e la regolamentazione delle remunerazioni e dei vantaggi di cui beneficiano i responsabili delle imprese. Non si fa un progetto politico con la morale, ma neppure se ne può fare a meno.

REALISMO
14) La sinistra moderna è realista: crede nella pedagogia del cambiamento, nella necessità di spiegare.

TRASFORMAZIONE
15) La sinistra moderna vuole la trasformazione. Rifiuta i falsi fatalismi, e vuole portare la speranza senza seminare illusioni.

(Traduzione di Fabio Galimberti
e Elisabetta Horvat)

Fonte: Repubblica.it

 
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Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 31 Agosto 2007 da sgsal

Cari amici... 

apriamo una nuova fase sul nostro sito internet dedicata interamente al Forum dei Giovani, un progetto cardine inserito dalla Sinistra Giovanile nel programma della lista Democrazia è Partecipazione e che sarà attivato in breve tempo dall’Amministrazione Comunale. Il nostro scopo non è, e non sarà quello di auto incensarci per il lavoro fatto, ma di guardare avanti e continuare a lavorare affinché si possa arrivare al Forum con una più vasta, e soprattutto varia, partecipazione possibile di associazioni, gruppi, comitive di giovani, senza distinzioni di alcun tipo. La varietà delle idee è la base da cui partono le discussioni e quindi il fattore indispensabile per riuscire a realizzare qualcosa di importante. Il Forum sarà uno strumento al servizio dei giovani, che riuscirà a creare un forte canale di comunicazione tra Amministrazione Comunale e universo giovanile. Finalmente la politica saprà dare delle risposte concrete in materia di giovani, risposte queste, che scaturiscono direttamente dalle domande dei diretti interessati. Inoltre c’è da considerare un aspetto meno pratico, ma certamente più importante; mi riferisco al tanto sospirato movimento dei  giovani che oggi il Forum potrebbe creare: dalle aggregazioni per la formazione delle liste, alle elezioni per il presidente ecc.; per non parlare dello scossone più importante che riguarda la mente, le idee, da troppo tempo ferme, che hanno dato modo di far parlare di disagio giovanile. Ora spetta a noi tutti dimostrare il contrario, rompendo le mura che racchiudono il confronto nella propria cerchia di amici, allargando il campo, e partecipare nella formazione del Forum dei Giovani.
Invito tutti gli ospiti di questo sito internet a dare un contributo sin da subito alla creazione di un importante strumento di partecipazione quale sarà il Forum dei giovani, rispondendo numerosi ai sondaggi
che vi proponiamo sul nostro sito internet.
Un saluto a tutti i visitatori.

Marco Bossi
segretario cittadino Sg

 
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Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 08 Agosto 2007 da sgsal

Un "calcio" ai supercosti...

Importante provvedimento della Giunta De Mitri che, con la deliberazione del 2 agosto 2007, lancia forte e chiaro un primo segnale positivo verso il mondo giovanile, intervenendo in una delle realtà più presenti nel nostro paese: lo sport e più precisamente il calcio. A partire dal 6 agosto infatti, sono stati tagliati in modo incisivo i costi per usufruire dei campi dell'impianto sportivo comunale portandoli a:

22 € per partite diurne, 1 € pro capite  (contro i 55 € di ieri)
33 € per partite notturne, 1,50 € pro capite  (contro gli 88 € di ieri)

La Sinistra giovanile, che già nel corso della passata Amministrazione si era dimostrata sensibile a tale problema, chiedendo mediante lettera (http://www.sgsalice.it/web_page/documenti/iniziative/Lettera%20Campo.pdf) una revisione delle tariffe; prende atto dell'impegno, della sensibilità e dello spirito collaborativo con i quali questa Amministrazione e l'Assessore Fina si pongono nei confronti dei problemi quotidiani e concreti che interessano il mondo dei giovani. E' altresì convinta, alla luce dei primissimi mesi di amministrazione De Mitri, che una nuova fase di solidarietà e rinnovamento per la nostra Salice sia stata finalmente inaugurata.

Marco Bossi (segretario cittadino Sg)

Segue il link per visionare l'originale di deliberazione della Giunta Comunale: http://www.comune.salicesalentino.le.it/upload/doc/delibere_giunta/DelGC93_2007-105_v1.pdf

 
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Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 31 Luglio 2007 da sgsal

UDC. Una Prece.

Francesco Merlo per “la Repubblica”

Come Newton scoprì la legge di gravità dalla caduta di una mela, cosi lo scienziato sociale Lorenzo Cesa ha scoperto la legge del coito parlamentare dalla caduta di un Mele. Riflettendo infatti sulla mirabile vicenda sessuale dell´onorevole Mele, che ha detto di essere stato posseduto – suo malgrado – da una prostituta, lo statista planetario Lorenzo Cesa, segretario del virtuosissimo Udc, il partito del latinorum, della messa ratzingeriana in latino, ha accolto le dimissioni di Mele.

Ma ne ha compianto "la solitudine e la vita dura" e ha infine proposto la legge del rimborso coitale, o meglio, del risarcimento del coitus obstruitus atque obliteratus. Eccola: gli eletti alla Camera o al Senato devono avere "la moglie sempre pronta" come dicevano i contadini di Roma antica, Venus semper parabilis, perché dopo una giornata di fatica, di zappa e terra, mancano tempo ed energia per sedurre "ragazze in cerca di avventura". E´ dunque giusto, incalza il dotto Cesa - in accordo con un non meglio precisato alto funzionario della Camera - che lo Stato paghi all´onorevole l´indennità di astinenza. Insomma: il costo della moglie semper parabilis al seguito, oppure le sozzerie.

Ebbene, a noi il ragionamento di Cesa sembra così inverosimile e scellerato che abbiamo deciso di migliorarlo. Perché non proporre "l´indennità di Priapo" alle parlamentari, signore e signorine, e "l´indennità di Venus" agli onorevoli maschi? Per i trans, i gay e le lesbiche diamo a Cesa quel che è di Cesa, e dunque ci rimettiamo alla sua saggezza informata a cultura e profondità di studi. E si potrebbe continuare organizzando una fiaccolata postribolare in via Veneto per ricordare il martirio di Mele il solitario, con una raccolta di fondi per una prima sistemazione del coito parlamentare che, per limitarci al cortile di casa (chiusa) nostra, già Cavour, Einaudi e Bobbio intravedevano come necessità statuale, guaina preservativa contro le brutte avventure della democrazia negli hotel di via Veneto che sono a rischio piattole, luoghi dove le prostitute si spacciano per Mary Poppins confondendo gli ingenui onorevoli di turno.

Stia attento il lettore: a dispetto del tono che stiamo usando, questa non è una storia di peccato, ma di vizio. L´orgasmo di Mele non è più riferibile all´Italia crapulona di Tognazzi, ma alla Costituzione reale della sordida Italia che di giorno discrimina i gay e di notte se li fa portare in Camera. Molti italiani - la gran parte - potrebbero pure chiudere un occhio, anche in segno d´intesa, sul deputato adultero e magari anche sul ministro con la mantenuta, perché in fondo da rappresentanti simili si sentirebbero forse ben rappresentati. Ma ci fanno venire l´orticaria quei viziosi politici che, proprio come l´onorevole Mele, montano campagne contro la droga e poi sniffano coitando; che divorziano ma rumoreggiano in difesa dell´indissolubilità del vincolo familiare; che chiedono di schedare i clienti della prostituta, alla quale riservano la definizione di "ragazza in cerca d´avventure" solo quando "batte" nelle loro alcove.

Che quello di Mele non sia un eccesso su cui chiudere un occhio, una banale boccaccesca storia di adulterio, un dignitoso peccato su cui indulgere, lo si capisce dal cinismo usato a copertura del ridicolo. L´onorevole, infatti, ha chiesto perdono alla moglie e ai figli, al partito, alla patria, ma non alla ragazza che con lui si è drogata, finendo da sola in ospedale: «Non l´ho pagata ma le ho fatto un regalo in denaro». L´onorevole, il quale dice persino - proprio così! - di essere orgoglioso di sé, non ha pensato che quel drogarsi era la sola maniera possibile di stare con lui. No: lui non voleva, lui è stato sedotto, «non sapevo nemmeno che quella signora facesse quel tipo di prestazioni», certe donne - si sa - sono ladre di sperma.

Secondo la ragazza, l´onorevole non voleva neppure chiamare l´ambulanza. Certamente non l´ha accompagnata, e se ne è liberato. A tutti i costi non voleva essere compromesso perché, come dice l´adagio, "il sesso non vuole pensieri".
Rimane vero, ma non gli fa onore, che l´onorevole Mele non è lussurioso come Sardanapalo, non è libertino come Casanova, non è trasgressivo come Oscar Wilde e non è neppure uno sciupafemmine casereccio alla Vittorio Sgarbi. Degrada le atmosfere di "Totò, Peppino e la malafemmina", rende greve la debauche al borotalco dei calendari dei barbieri della sua Carovigno, a pochi chilometri da Brindisi, paese di mandorle, olio ed etnia apulo-pakistana per dirla (sempre) con Amato.

Insomma, mai ci saremmo occupati di questo minuscolo rappresentante del popolo carovignonese o carovignacciano se, come dicevamo all´inizio, non fosse intervenuto l´onorevole Cesa, calabrese, segretario del partito di Casini, di Buttiglione, di Giovanardi, del partito dei pellegrinaggi organizzati dal cappellano della Camera, teologo e rettore dell´Università pontificia monsignor Rino Fisichella. L´Udc è uno dei partiti del Papa oltre che di Cuffaro, è votato dal 6, 7 per cento degli italiani, è il partito dei molti inquisisti, è il partito dello zelo puritano che è sempre losco, scivoloso e sporco. Il caso Mele-Cesa lo certifica: l´Udc è il partito dei falsi buoni cristiani che si battono contro i peccati, per il trionfo del vizio.

 
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Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 29 Luglio 2007 da sgsal

Non solo gay...

La decisione dei giudici della Corte d'Assise di Milano. La coppia viveva insieme da quindici anni. La donna, slava, morta nel 2002

Lui non la cura, lei muore di cancro
Solo conviventi, quindi non è colpevole

Una sentenza ancora "provvisoria", che non fa giurisprudenza, ma che dimostrala necessità di regole per chi vive insieme senza essere sposato

MILANO - Lui è un camionista milanese, 51 anni, iniziali N.L.N. Lei, la sua compagna, di origine slava, è morta nel 2002, di tumore, senza assistenza, senza cure, senza un aiuto. Lasciata morire. Ma erano "solo" conviventi e per la giustizia lui, il camionista, non è colpevole di alcunchè. In base al codice, almeno. La coscienza, poi, quella è un'altra cosa.

Lo ha deciso oggi la I sezione della Corte d'Assise che ha assolto N.L.N dall'accusa di abbandono di persona incapace perchè "il rapporto di convivenza, in quanto rapporto di fatto non disciplinato dalla legge, è privo di rilevanza penale". La coppia viveva insieme da quindici anni pur senza essere - come dice la sentenza - disciplinati dalla legge. Non erano sposati, insomma. Due estranei sotto lo stesso tetto per cui però non scatta alcun tipo di obbligo, nè civile nè penale.

Tutto bene finchè la donna si ammala: tumore, obbligo di cure, necessità di assistenza, un'agonia lunga. E in solitudine visto che lui, dicono le accuse, non si è preoccupato di assisterla e di farla curare. Abbandono di persona incapace fino a causarne la morte. Secondo l'accusa, non le avrebbe somministrato le cure necessarie, tanto che la donna muore il 19 maggio 2002 dopo una lunga e devastante malattia che l'aveva ridotta a pesare 30 chili.

Con queste accuse, mosse dai parenti di lei, il camionista è finito sotto processo. Consulenti e periti confermano lo stato di totale abbandono in cui era stata lasciata la donna. Ma la Corte d'Assise lo ha assolto. Scrivendo una sentenza destinata a far discutere.

Per il presidente Luigi Domenico Cerqua non può estendersi al rapporto di convivenza quanto previsto dall'articolo 143, comma 2, del codice civile "che limita ai soli coniugi l'obbligo all'assistenza morale e materiale". Questo, infatti, comporterebbe una "inammissibile interpretazione analogica in mala partem". Per il giudice "sarebbe infatti contra legem, in un sistema retto dal principio di legalità, rendere applicabile la norma penale anche alle violazioni di obblighi morali o di solidarietà, e quindi anche nei confronti delle famiglie di fatto, ovvero di coloro che convivono more uxorio". "La cura, al pari della custodia - argomenta il presidente della Corte - deve fondarsi su uno specifico obbligo giuridico che trova la propria fonte nella legge o nel contratto, che peraltro fonda pur sempre nella legge la propria forza vincolante". E' obbligata alla cura, per esempio, la badante o l'infermiera che, in forza di un contratto, deve svolgere un determinato compito. Ma non due conviventi fantasma in quanto non riconosciuti da alcun tipo di contratto o articolo.

Si tratta di un primo grado e quindi di una decisione provvisoria in attesa di arrivare in Cassazione. Ma è una scelta che ha comunque un peso nel dibattito che riprenderà in autunno sui Dico e sulla sua ultima versione nota, i Cus - contratti di unione solidale - che portano la firma del senatore Giovanni Salvi, presidente della Commissione giustizia. La sentenza di Milano, infatti, è una negazione netta e chiara dei diritti delle coppie di fatto. In questo caso in "positivo" per l'imputato. In negativo da tutti gli altri punti di vita. E, anche, la dimostrazione che quando si parla di diritti per le coppie di fatto non ci si riferisce solo alle coppie gay ma anche, soprattutto, a quelle eterosessuali.

Tra gli obiettivi dei contratti di natura privatistica che riconoscono i diritti alle coppie di fatto c'è proprio il riconoscimento dell'assistenza sanitaria in caso di malattia di uno o dell'altro convivente. Oltre al diritto a subentrare nel contratto di affitto piuttosto che a ricevere la pensione di reversibilità.

Al di là delle intenzioni dei giudici milanesi, la sentenza di assoluzione del camionista stupisce e chocca. E dimostra, in tutta evidenza, la necessità di un regolamento che riconosca diritti e doveri dei conviventi. Che sono anche etero e non solo omosessuali.

(28 luglio 2007)

Fonte: Repubblica.it


 
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