Silvio.Perroni il 22/06/10 alle 15:22 via WEB
E invece ce la metto l'amplificazione dei media, perchè la maggior parte del nosro modo di pensare sui temi sociali dipende dai media, in quanto NON ABBIAMO ALTRA FONTE DI INFORMAZIONE!!!! L'alternativa è unicamente attingere copiosamente alle capacità logiche e di deduzione e soprattutto di intuizione, attività questa che pochi, nella massa, compiono assiduamente ed in modo corretto, mentre nella maggior parte si affidano a quelli che se non lo sono comunque spesso si spacciano per quei "... ottimi commentatori..." finanziari o politici che siano... ;-) Puntualmente, quando vai a leggere completamente le dichiarazioni dei portavoce della chiesa, sono molto più articolate di quanto riassumono i tuoi amici "ottimi commentatori" (eheheh, sfrutto 'sta frase tua come posso...). E che la Chiesa dica chiaramente che è contraria al preservativo in situazioni "normali", non è detto e non credo che abbia la stessa radicale posizione in caso di epidemie, pur ribadendo che il sistema migliore è sempre quello della diffusione di valori che creino cultura e consapevolezza. E non stiamo quì a discutere sulla condivisibilità o meno dei concetti della chiesa rispetto ad una società senza problemi di AIDS, ma riflettiamo su quelle statistiche, come ti ho suggerito. Se in pratica è così, cosa fai, continui a dire che bisogna a tutti i costi distribuire preservativi e non sparpagliare in quei territori qualche plotone di diffusori di valori cristiani? Io lo farei, e poi, una volta debellata la malattia, vedrei di completare la formazione culturale e dei valori introducendone anche altri. Questo mi suggerisce la logica. Con quelle malattie non si scherza, e se i risultati migliori si hanno coi "bacarozzi neri", allora useremo quelli! Comunque, ci vogliamo riflettere o no? Perchè ha più effetto quanto proposto dalla chiesa piuttosto che il contrario? Secondo me la politica dei preservaitvi, così da sola, senza almeno un affiancamento di una qualche cultura di valori, laici quanto vuoi, non è utile, così come dimostrato da quelle statistiche. C'è chi ipotizza un certo interesse delle case produttrici di condom in tutot questo. In questa situazione, continuo a preferire i "bacarozzi neri". Si facesse vera cultura, cosa impossibile, visto che da quando i paesi africani hanno ottenuto la loro libertà dalle colonie, intonro agli anni 60, dopo un inizio di progresso anche culturale poco dopo sono cominciate le intromissioni delle multinazionali, le guerre civili e i colpi di stato, il tutto tendente a mantenere basso il livello di cultura di quelle popolazioni, in modo da impedire, loro di reagire. E i produttori di condom rientrano nel giro... Parlando di amore e sesso sicuramente ci infiliamo in un tunnel senza fine, ma non puoi negare che in qualche modo si farebbe cultura, e si allenerebbero i cervelli a pensare. Questo è già un risultato, rispetto al nulla scarnificato di una desertica proposta di utilizzo di condom... Educazione alimentare? Puoi averla quanto vuoi, ma quando devi fare i conti con tempo e denaro, spesso acchiappi quello che ti capita al volo e che è maggiormente offerto e quindi più velocemente reperibile, oltretutto maggiormente pubblicizzato, quindi presente nei nostri cervelli. C'è un grosso sforzo che dobbiamo fare tutti a livello personale, in tutti i campi, da quello morale a quello dell'impegno civile, sociale, e soprattutto politico, fino a quelo etico, per non parlare del semplice doversi distaccare da vizi che neanche riteniamo come tali, come l'assuefazione allo zucchero, e al sale. Immagina di eliminarli dalla tua dieta, ora, e dimmi che sapore avrà la tua prima giornata senza... Vizi come il dare fiducia al primo che capita, solo perchè investito di ufficialità all'interno di uno scatolotto e col microfono in mano... Certo che ogni uomo deve essere libero di esprimere quello che vuole, come vuole, ma se qualcuno ti propone, e non obbliga, una dottrina di controllo delle proprie pulsioni, indirizzandole in modi ben precisi, piuttosto chein alternativa il nulla, presumo che possa accadere come quà, che se non si segue alla lettera comunque un certo freno lo si ottiene, non tanto per strane "paure" indotte dalla dottrina, ma perchè in qualche modo quella dottrina si richiama, anche se in modo radicale e spesos distorto, a valori assoluti e universali, che l'essere umano in qualche modo riconosce e fa suoi. Il tuo modo di porti riguardo alla chiesa a me pare che mostra dei pregiudizi. Perchè dici: "la sessualità esiste ... e ad ogni uomo deve essere permesso di esprimerla"? Chi non è d'accordo? Ma non puoi obbligare ognuno ad esprimerla come assatanati che fanno sesso sempre e ovunque con chiunque... E così come tu hai il diritto di dire quello che dici, così la Chiesa ha il diritot di dire la sua, che non è nè il disconoscere la sessualità, nè tantomeno reprimerla, ma incanalarla. E soprattutto, non è una imposizione, ma una proposta che si può accettare o meno. Ma ora rifletti su quest'altra cosa: non ti sembra strano che io, sempre a lodare l'amore libero universale senza confini e vincoli, ora mi ritrovi a difendere posizioni che da questo sembrano alquanto distanti? Se mi leggessero ora Stella ed altre mie amiche, rimarrebbero basite! Eppure... Allora: al momento sulla piazza ci sono 2 offerte: una, è quella dei preservativi, con dietro la pressione delle case produttrici, quindi comunque c'è una base economica di spinta, e l'altra è quella della chiesa. L'una porta qualche livello di protezione ma non efficace quanto l'altra, che porta anche e soprattutto alri benefici come lo sviluppo di una qualche consapevolezza e quindi cultura, valori, seppur se vuoi distorti. Quale scegli, da portare come soluzione da quelle parti?
(Rispondi)
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