Silvio Perroni

Cara Selenia, fare dietrologie purtroppo lascia il tempo che trova.
Mi attengo ai fatti.
Tutto il mondo ha fatto finora affari con Gheddafi.
In particolare l'Italia.
Fino a prima delle torri gemelle raramente "l'impero americano" si è permesso di invadere un paese.
Ora invece sembra diventato così facile...
L'Afghanistan per andare a caccia di Bin Laden, che mi ricordo che dichiarò che se pur era "contento" dell'attentato affermò che non era stato lui.
In Iraq per le famigerate armi chimiche.
Ora per una ribellione della quale ne sappiamo con esattezza poco e niente. Non sappiamo quanti sono, se rappresentano la maggiorana del popolo, se il popolo è d'accordo nell'usare le armi.
Non sappiamo se è vero che abbiano usato i mercenari, se abbiano bombardato i civili.
Al Jazeera già ha mentito più volte sin dall'inizio, smentita ripetutamente da altre fonti e poi da se stessa...
Io non ho mai visto libici migranti.
L'ipocrisia occidentale è evidente.
Se hanno deciso di invadere la Libia, non è certo per motivi umanitari.
Quindi non li condivido.
Ma soprattutto, mentre noi ci stiamo confrontando hanno "sparato" già 110 missili intorno a Tripoli.
Quanta gente sarà già morta, per quei missili, e siamo solo all'inizio?
Io ripeto che non dobbiamo accettare interventi militari, mentre dobbiamo manifestare e spingere le forze internazionali ad agire diplomaticamente e con sanzioni, ma mai con la guerra.
Questa è la giusta soluzione.
Se abbiamo avuto la paura di avere sulla coscienza i ribelli che hanno imbracciato le armi, avremo comunque sulla coscienza i civili, ma anche i militari, che rimarranno vittime, e chissà quanti già lo sono, delle bombe e missili che "condividiamo".
Questo è il ragionamento da fare!