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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« Neanche di questo vorrei sapereOh Battagliero »

Tutto questo non ha senso

Post n°211 pubblicato il 19 Aprile 2011 da simurgh2

- Storie di uomini senza storia
- Il tragicomico assorto
- Il fatto che tutto questo non abbia senso e che si sappia già
- E cosi mi venne uno scopo nuovo
- Perchè sono un cane 

Ieri sera al Foster. Attorno a quell'ora in cui si danno convegno i facinorosi, di una vita diseguale e scapigliata, si ritrovano a discorrere di quel che chiamano il piu e il meno.  Fanno ragionamenti piu che sia, affrontano dei temi che conducono all'astrazione, al pensiero puro con naurale spontaneità, con parole semplici. Se non parlano di politica hanno allora un tono e un'espressione assorta, cosi, come me li vedo la vorrebbero la vita. Una vita che li guardasse con compassione e magnanima indulgenza.  
 Pare a me, il loro, un quotidiano burbero e vero, spazientito e diretto, sgomento e tragicomico: un quotidiano senza sovrastrutture piccolo-borghesi o «televisive».  Solo quello a sinistra, "il professore" (1), usa far della parola espressione semicolta.

Il professore arriva, si accascia sulla sedia e dice "Tutto questo non ha senso" Poi ordina alla polacca tre spritz.

                  
L'USIGNOLO, Concerto a fiato - Un Pacifico Settembre - (2)

 A me pare, da come li conosco, che la vivano male la propria vita ma, che lo facciano, a loro modo con amore.  Allora non è tanto la storia che il professore andrà a raccontare ma quella frase: "Tutto questo non ha senso" ' che mi ha dato da pensare. L'insensato. Roba che dopo la disgrazia del professore tornava a quel Tutto questo non ha senso. Tutto cosa? gli faceva quello di spalle, "Il predicatore" Cos'è tutto questo?
- Tutto questo è quà e il resto sarà - dice il Ciccio
- Cos'è che tutto questo non ha? - dice il predicatore e inizia una scomposizione del senso che rende tutto grottesco.
- Cos'è il senso? - chiede poi il Ciccio quasi a chiederlo a sè stesso.
Stessa cosa che mi chiedo io, dal tavolo a fianco dove faccio quelle foto di nascosto.
Neanche a me è stato mai ben chiaro il senso che io potessi avere. E da sempre sento dire che è una cosa che si dovrebbe avere. E come si fà ad avere? Ho passa cinquant'anni, un conto in banca, un lavoro sicuro, una casa, una macchina, penso duemila libri, dissennati amori, un sacco di cd, uno scatolone di block notes con le spirali tutti scritti di miei pensieri e storie. Dove stà il senso? Nelle cose che ho accumulato? Nei miei pensieri, in quello che ho fatto, nei miei valori (e quali?)? Par a me che quasi il senso non mi riguardi, che ogni cosa debba andar per il suo verso.


Metter sù famiglia può avere senso o meno, dedicare la pripria vita ad un compito, ad un impegno, anche fare la rivoluzione può avere senso o meno, suonare, scrivere poesie, leggere, pregare, trombare, amare, non far niente puo avere un senso o meno. 
Di quelli che siamo là, solo il professore è sposato e ha due figli down. E' lui che si dice che tutto questo non ha senso. E' lui che ha gli  obblighi maggiori e si chiede che senso ha? Gli altri due vivono da soli, solo sè stessi da preoccuparsi. Come me. 
E così un  pò sentivo loro e un pò prendevo appunti sul mio notes a spirale. In fondo a me piace perdermi nelle parole fino ai non sense.
Il predicatore, ad esempio, gli dice che può anche essere che la vita non abbia senso ma che uno un senso lo abbia lo possa avere, indipendentemente dalla vita che ha, che abbia un senso o no.
Io cominciavo a dirmi che con questi pensieri bisognava farla finita.
Alla mia destra, fin dall'inizio c'era questa tipa in piedi. Quando gli ho scattato la foto (di nascosto e senza guardarla, difatti ci sono di mezzo i miei blue jeans (perchè non si dice piu blue jeans ma solo jeans? boh) stava tirando fuori degli scontrini dalla sua borsa e li buttava via. E' una che vedo piu di qualche volta fermarsi al Foster e farsi lo spritz con il Campari. Una che sta li sempre da sola, beve lo spritz e pensa. Mi da l'idea che è una che le cose gli son andate storte. Mi sà che qualcosa beve per tirarsi sù. Nella foto non si vede ma è una bella tipa, sui 38-40, dico io. Malinconica, un pò spersa, una che emana solitudine, la sua aura.

-Mi scusi..- girandomi, la guardo. Ha il suo daffare con quegli scontrini.
- Scusi -  Lei mi guarda, sorpresa. Come una che non si aspetta gli sia rivolta attenzione, che forse solo vorrebbe essere invisibile al mondo umano.
- Mi scusi sà, gli faccio, è che mi pare un peccato, così, che nessuno le si rivolga, non per importunarla, non è mia intenzione ma cosi, per scambiare delle parole -
Lei mi guarda. Non c'è nessuna luce nel suo sguardo. Occhi spenti da tempo. Torbidi. sprofondati in qualche fondale. Un'assenza, ecco, questo mi pare. Un vago senso di pena, di tenero affetto è ciò che avverto affiorare. Però, a posteriori penso pure un'indole seduttiva, narcisistica, corruttrice. Non sò.
Sento il professore dire " ..se la mia vita non ha senso allora, io non sono la mia vita.." 
Io non li bado piu a questo punto. Accade che lei si presenta. Rossana, dice, piacere.  Gli dico che stavo ascoltando i discorsi che facevano quelli là e le chiedo se li ascoltava anche lei. Distrattamente, mi fà. Poi dice che pensava ad una cosa, una cosa che le era venuta cosi mentre stracciava gli scontrini fiscali che aveva in borsa. Pensava ad un'amica che aveva una volta. C'è stato un momento che questa amica era in crisi. Ha pensato che forse il senso comincia da lì, da quel volerci essere per lei. Questo pensiero che ho avuto, adesso mi ha dato pace mi ha detto. Nel momento in cui ho pensato a quell'episodio dice, adesso, sentivo che ero cosi staccata e lontana dal mondo, tutta presa da me stessa, dal mio ego, dalle mie tristezze che ho pensato fosse puro egoismo. Un ergersi truce e cupo contro il mondo e le sue ostilità. Ecco, il senso di tutto questo, che a volte c'è e altre non c'è. Mi sono sentita rimpicciolire, ho sentito quanto piccola e meschina posso essere in questo stare asseragliata dentro di me. Solitaria, impaurita, impunita, testarda e dolente e quant'altro. Non sò se parlavano di questo, mi fa. Pensavo che questo spostare da sè il senso di ciò che ci si

 aspetta dalle cose e dagl'altri, possa far sentir meglio.
Io l'ascoltavo e, ad essere sorpreso ero io questa volta. "In pratica è come se adesso io fantasticassi di dare un senso a questa cosa che improvvisa, stando qua a parlarci, la sento si insinua e da un altro senso a me stesso rispetto ad un quarto d'ora fà. Un senso che ad un certo punto comincia e, a quel punto, il mio stato d'animo è diverso. Quel lampione di la della strada non lo vedo piu con lo stesso sguardo di prima. A me pare che l'aria si sia fatta come piu limpida. Non sò.
Grosso modo le cose sono andate cosi e hanno dato un senso diverso a quello star la senza senso e allora penso che il senso abbia a che fare con lo scopo e io ho avuto anche il pensiero che me la sarei scopata quella là così e cosi mi venne uno scopo nuovo, immaginando che sarebbe passata ancora al Foster e che avremmo parlato ancora insieme e per questo fatto mi sono sentito anche un essere un po schifoso (3) per questi scopi bassi e carnali e in fondo mi sentivo dispensato ancora a dare uno scopo profondo alla mia vita. Cosi insomma.
Non posso non dirmi ma allora, sei un cane (4)


Rolling Stones-I can't get no (satisfaction)

(1) In realtà è tecnico di laboratorio in una scuola professionale di testoni di minchia.
(2) All'inizio e alla fine del filmato dell'orchestrina di fiati "L'Usignolo" ci sono due brevi riprese di una signora seduta davanti ad una cucina a legna, a me care.
(3 e 4) Questioni da approfondire

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Commenti al Post:
Eulalie2
Eulalie2 il 19/04/11 alle 19:48 via WEB
Bello questo post e bello l'argomento
mi mannaggia manca tempo per approfondire ma........"Il fatto che tutto questo non abbia senso si sappia già "
mi viene in mente il non senso "il mito di sisifo"che è anche il mio non senso , il senso dell'assurdo e come Sisifo spesso mi sento condannata a rotolare un macigno , senza posa inutilmente senza speranza fino a diventare pietra io stessa......ma forse anche questo ha un senso o no?
-------------------------------------
Io sono vivo e non concludo. La vita non conclude
Pirandello
 
 
simurgh2
simurgh2 il 20/04/11 alle 17:42 via WEB
Bel colpo Eulalia: Il mito di Sisifo, ovverosia la consapevole percezione della dimensione interiore del senso dell'assurdo. Piu o meno. In quella condanna al conviverci non so, nel rotolare mi vien da avere dei pensieri ballabili e per quello ho messo quella musica de L'Usignolo, concerto a fiato. Mi veniva un pò da ridere, mi metteva allegria e allora rotoliamo ridendo, mangiando focaccia e bevendo vino, poi vabbè, i Rolling Stones alla fine ci stavano.
"Il filosofo Nietzsche racconta che una volta l'uomo ha chiesto al cane: ma perché invece di star lì inutilmente a guardarmi non mi parli della tua felicità? e il cane avrebbe voluto rispondere: perché mi io dimentico subito tutto, compreso quello che volevo dire un attimo fa. Ma si è subito dimenticato anche questa possibile risposta, e così non ha detto niente. Nietsche si riferiva in generale agli animali, ma più di tutti al cane perchè i migliori filosofi han sempre dietro un cane come strumento di lavoro per l'indagine teoretica ed anzi è grazie a quel cane che i filosofi teoretici a un certo punto han capito che era inutile insistere con la speculazione metafisica, e così è nata la cosiddetta filosofia analitica che in parole povere dice che se per strada riconosciamo un cane è inutile chiederci perchè quello lì è un cane."
 
   
Eulalie2
Eulalie2 il 21/04/11 alle 07:07 via WEB
Io, Me e il mio ego oggi ....
cosi staccata e lontana dal mondo, tutta presa da me stessa, dal mio ego, dalle mie tristezze che ho pensato fosse puro egoismo. Un ergersi truce e cupo contro il mondo e le sue ostilità. Ecco, il senso di tutto questo, che a volte c'è e altre non c'è. Mi sono sentita rimpicciolire, ho sentito quanto piccola e meschina posso essere in questo stare asseragliata dentro di me. Solitaria, impaurita, impunita, testarda e dolente e quant'altro.
Grazie Simurg è stata buona cosa aprire il pc stamani ...buona giornata
 
     
simurgh2
simurgh2 il 21/04/11 alle 08:10 via WEB
Non è una trascrizione fedele delle parole che disse. Piu o meno in concetto è quello. Venne fuori mica subito, come pare avvenga la, come l'ho scritto. E' stato preceduto da una serie di intermittenze velatamente insinuose, di corteggio e galanteria da parte mia e da un suo, previo spritz, accondiscendere ad un moto dell'anima sinuoso e confidenziale. Colpisce a me, che in fondo ero sconosciuto, quel suo abbandono, il coraggio di indicarmi un senso ulteriore che va un po piu in la del mio e che è il senso dell'altro, che sia budda, un clarinetto o un uomo disgraziato o un ribaldo cavaliere, un'amico sincero, un pretesto in cui sappiamo vedere dell'altro un senso che qualcun'altro rivolge a noi come un'appello, anche fosse solo di esserci, di sapersi, di aver compassione. Il bisogno di consolazione, per quanto si dica, me compreso, furioso, indispettito, cane di un cane, in fondo si cerca dagli altri, in qualche modo conforto. O no?
 
     
Eulalie2
Eulalie2 il 21/04/11 alle 15:25 via WEB
"in fondo si cerca dagli altri, in qualche modo conforto. O no?"
sempre cerchiamo conforto ( io la chiamo compassione ) negli altri ,e quando non lo troviamo è là che scatta la rabbia , la sensazione di solitudine e di chiusra al mondo ...ma per fortuna grazie ai 10 mondi e i 3000 regni in un solo istante può succedere che :alle 7 siamo a terra ,"mondo d'inferno",usciamo incontriamo una persona piacevole che ci incoraggia e stiamo meglio "mondo di umanità2, andiamo al lavoro i colleghi son stranamente allegri e ben disposti con noi e ci sentiamo quasi felici "mondo di gioia ", uscendo uno stronzo in auto ti fa incazzare e vai nel "mondo d'ira",torno a casa buona cena buona musica e buona compagnia e quasi quasi raggiungo il "mondo di buddità"
 
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