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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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Un Happy Meal a pasquetta.

Post n°215 pubblicato il 28 Aprile 2011 da simurgh2
 

E' cosi lungo che non lo leggerà nessuno

- Un Happy Meal
- I gadget mentali
- Una Crysler nera
- Femmine fuori mano

- Siamo andati a farci un Happy Meal al Mc Donald - mi ha detto.
Mi ho fatto spiegare che roba era. Il giorno di pasquetta. Dico io.
Mi dice che con quattro euro ti danno le patate fritte piccole nella scatoletta, poi ti danno un cisburgher o l'hambrurgher oppure un toast oppure ancora le crocchette di pollo. A scelta. Poi c'è la scelta di un dessert che è un nesquick, che son barrette di cioccolato o cereali. Poi non so se ti danno anche la coca cola ma credo di si.
Gli brillano un po gli occhi e quello sfavillio l'ho ben colto quando mi ha detto che assieme alle patatine ti mettono un gadget. Ah! Son patito anch'io, almeno ricordo lo son stato per i gadget, però solo per quelli degli ovetti kinder. La capisco. E che gadget era? Era di Hello Kitty, mi fà. Contenta eh?!
Marina non è una bambina di sei anni, come d'altronde non lo ero neanch'io con gli ovetti kinder, che poi neanche mangiavo. A mia difesa ho da dire che, al tempo, avevo dei pusher che mi allungavano dei doppioni. Non mi serviva farmi di Happy Meal voglio dire.
Marina, che non è una bambina di sei anni ma una commessa di un negozio di abbigliamento del centro, ha quarantadue anni. E' li che spiega al cellulare come arrivare al "Le bricole",

un bar in riva al fiume ad un suo amico che poi arriva con una Smart. Una pettenella, l'ho capito subito che era gay. E' con lui che c'era andata al Mc Donald a mezzogiorno nel giorno di pasquetta. Lo vedo venir avanti come una principessina che sà di essere osservata. Hanno tutti quei gestini accurati, quelle movenze dettagliate, quel mettere un piede davanti l'altro che senti pure quanto stretto tengono il culo. Non mi dà fastidio.
- Non sei andata ad un pic nik (Il posto qua, è anche dove abito io eh)
marina, allora. Credevo ti fiondassi da qualche parte con stefy - gli faccio io
- C'erano i miei che andavano da amici per una grigliata ma non avevo per neinte voglia - mi fà lei - Poi ho chiamato Gabriele -, che mi aveva gia presentato nel frattempo - e siamo andati al Mec che per me è uno spasso, e poi, spendi niente.
Gabri acconsente con leggeti cenni della testa. Quando gli chiedo cosa beve, dice un Gingerino. Noi tre spritz col Campari.
Io continuo a chiedere a Marina di questo affare degli Happy Meal con il gadget.
- Ma ti danno solo quelli di Hello Kitty? -
- No, cambiano. Io conosco un pò il tipo che me ne porta, gli dico quali mettermi via, quali mi mancano o a cui ci tengo. Una figata per me. -
Mi incuriosisce morbosamente questo microcosmo che marina si tiene in testa, che si è messa su tirandoselo dietro da chissà che infanzia senza affetti presunti e mai sufficienti.

Disegni il vento nei pensieri che
spazza con folate ogni nube scura
Niente polvere ne cartacce intorno
ma sai gia che niente dura per poco
o per sempre e, questo ti mette paura

Marina è un'amica di stefy. Quando torna si trovano loro due. Hanno una comune percezione della sfiga che crea la dimensione dell'accolita, tra loro. Una sorta di alleanza-sorellanza da cui attingono ad un intero, inesauribile repertorio di scambievoli cagate con cui spassarsela.
La checchetta si intrufola con discorsi da commesse. Io ho il mezzo toscano, tanto per dire del contrasto. Mi interessano i gadget che sono una dimensione mentale di Marina.
- Quanti ne hai? gli chiedo - Voglio dire, dove li tieni? In camera?-
- Tutti allineati sopra una mensola. Un mio piccolo, segreto vanto! - mi fa.
Poi stefy si mette in mezzo per via di dire di Capo Verde. Partono mercoledi. stefy mi lascia il Crysler se le accompagno a Verona all'aereoporto. Per il Crysler questo e altro. però non si fida tanto perchè ha il cambia automatico.
Insomma, non è tanto questo che sto qua a raccontare ma le considerazioni che mi venivano poi su queste donne adulte che han ben scelto di stare sole, di rinuncioare ad ogni parvenza di famiglia, di rapporto impegnativo di coppia e via dfiscorrendo. Mica son le sole no? Magari altre ci han messo di mezzo un matrimonio e un paio di figli per arrivarci. Non so. Io non son di meglio.

Marina è una bella tipa, mora, ben tornita. E' una che vive con i suoi. Delle volte esce con un Mercedes cabrio che è di suo papà. Insomma fa la sua bella porca figura, almeno ad apparenze. L'altra volta le ho chiesto - Ma scusa marina, diomadonna ma, quanto è che non trombi? Non mi ricordo se mi ha detto che son quattro anni o giu di li - Allora uno rimane impressionato. Ma come si fa? Eppure son certo di quanti gli buttano il sardone, compreso io che la tarmo sempre. Ma ormai è un copione, un clichè scontato. Tanto mi ride dietro.

Personalmente non è che sia una dimensione, la sua, che mi infastidisce. Sono curioso, per quel che la conosco. La vedo ogni tanto, quando esce con stefy e allora andiamo a farci uno spritz. , robe cosi. Una che legge anche romanzi impegnativi, che vede film cult. Non so che ne faccia però pare s'impegni anche. Si è costruita il suo bel fortino con le postazioni armate a difesa e si asseraglia piu che puo dentro là. Non ne vuol sapere di progetti futuribili.  Non hanno affatto torto secondo me, essenzialmente. Le cose stanno andando sempre piu verso questo verso. I disadatti.
Mi diceva una volta. - La mia vita, adesso non mi crea grossi pensieri. Con quelli che ho trovato finora mi è sempre andata a male. Non vogli dire che ho il carattere piu adattabile ma, alla fine, arrivavo al punto che mi rompevo le balle, con tutti. Ho la convinzione di non essere adatta. Mi stufavano. Sempre la appiccicati a starti dietro, gelosi eppure ti tradivano. Sempre la a voler trombare che è cosa che a me non è che interessi tanto. Insomma una prospettiva di virta che, ogni volta che ci andavo a fare i conti, mi deprimeva, mi sconfortava e cosi, meglio lasciar perdere mi son detta. -

Dei passeri saltellavano tra i piedi e anche sopra il tavolo il più ardito. Le briciole delle patatine parevano per loro bjgiou
Gabriele fece una mossetta schifata.
- Ci manca solo mi lascino il guano addosso ai pantaloni-, disse - guarda per terra che schifo hanno combinato-
Aveva dei pantaloni bianchi e bianchi i mocassini di pelle morbida.
"Guano" pensai. Non mi sarebbe  mai venuto in mente di chiamarlo cosi lo scagazzare dei passeri. Una di quelle parole che trovi nellle parole crociate. Loro ridevano, divertite. Di che poi? A me restava impigliata nei pensieri, questa immagine di teste popolate da gadget. Un

catalogo immaginario che ci costruiamo per sopravvivere, inadempienti comunque.

Si fà quel che si può. Basta non farsi cagare addosso dagli uccelli. Che non imbrattino quella parvenza che siamo.
Ormai era ora d cena. Ho pagato quel giro. Ognuno se ne tornava alle proprie solitudini, alle proprie abitudini, ai propri miserandi conforti. Ma che vita è? A darla via pare non sia piu neanche, almeno uno spasso, non sò.
Questa storia poi del non darla piu via. I giorno dopo stefy mi dirà che, in realtà, la marina, son dieci anni che non la dà. Anche queste son cose che mi rimangono impresse in mente. Come il guano, come i gadget della McDonald o della Kinder, Io spero che marina non arrivi a leggere questo. E come potrebbe? Andate a dirglielo voi? Io no. Insomma, poi la stefy mi racconterà dell'altro su quei piccoli mondi infeltriti, rattrappiti, che si restringono sempre di piu. Però loro vanno a Capo Verde, però. Faranno spiaggia e villaggio turistico, su e giu, al massimo andranno in paese a comprarsi qualcosa di etnico. Gli ho chiesto se mi compra dei batick, quei tessuti dipinti con figure primitive, animali, facce, vediamo.
Dove andremo a finire? Non sò. L'ho sentito dire tante volte. Dove sono andati a finire Jack Kerouac, Rimbaud, Francis Bacon e quelli che erano miei amici una volta?

Insomma, ho fatto tutto questo giro di discorsi per mettere assieme questo quadretto futuribile. Mi veniva voglia di tirarne fuori un racconto che non è questo. Butto giu questa roba per tornarci chissà quando. Che se la scrivo sul quaderno poi la dimentico piu ancora.

Mi è capitato questo video games tra le mani adesso. Lo guardavo. Mi pare anche ci calzi. Appocalittico. Altri gadget che popolano l'umanità. Simulazioni. La gente ci gioca.

 

 

 

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Commenti al Post:
placebo.ma
placebo.ma il 28/04/11 alle 16:51 via WEB
Scommetto che quella faccia lì l'hai fatta quando stefy ti ha detto che l'amica marina non la dava da dieci anni...bhè qualcuno l'ha letto il post.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 28/04/11 alle 17:55 via WEB
Intanto, Placebo lei si è guadagnata tutta la mia stima ed ammirazione per la sua inveterata abnegazione nell'arrivar almeno a buon punto della storia. Una faccia esplicita per mostrar sgomento e sorpresa. Se la tua era una scommessa, l'hai vinta. Chissà perchè l'ho scritta quella roba? Era una fissa sui gadget, un argomento possibile e pensavo ne venisse fuori qualcosa anche da ridere. Poi mi metto la e quel che viene viene. In fondo poi il pensiero è andato per tutta una sua direzione. Certo che quel decennio, almeno a noi uomini, credo sia una cosa sorprendente, sempre. Bah
 
Nues.s
Nues.s il 29/04/11 alle 18:28 via WEB
Bah...per le rare volte son stata al Mac, quel panino farcito sapeva di plastica oliata.
Pero'...bella Pasquetta, ha passato, eh. Forte le foto, non so se meglio la tua dopo mangiato o la macchina profumata d'olezzo pennuto.... ;-)
 
 
simurgh2
simurgh2 il 01/05/11 alle 07:44 via WEB
Mi viene in mente una storia di quell'ultima volta che son stato in un Mc Donald. Non mi ricordo neanche cosa ho preso. Era un carnevale. Avevo un'amante. Lei era con il figlio piccolo e un'amica. Arrivavano da Venezia ancora truccate da maschere, disegni sul viso, cose cosi. Mi diceva che si stava separando. Avevamo una storia. Era la prima volta che si faceva vedere in giro, con me in centro voglio dire. Prima ci imboscavamo. Un Mc Donald insomma era l'ambientazione dove si ufficializzava il rito pubblico. Non sto qua a raccontare com'è andata a finire quella storia, anche se è la parte piu bella. Magari scrivo un post adesso che mi viene in mente.
Io penso che per andare a mangiare al Mc devi avere tutto un background, il mito americano in qualche modo, qualche culto da foraggiare. Un rito insomma. Io il culto ce l'ho per le osterie ma, se mi dici andiamo al Mc, beh ci vengo.
Le pasquette io non vedo l'ora passino, come tutte le feste. Preferisco i giorni normali, quelli su per la settimana. Ho passato una pasquetta del tubo come tanti giorni. Quel che mi salva è che ogni giorno ho qualcosa per cui ne è valsa la pena. Cose che mi trovo in mezzo e che sto la ad impreziosire. Questa qua che ho scritto non è la cosa migliore, quella per cui ne è valsa la pena.
Ti piacciono le foto? Lei mica potevo mostrarla, cosi si vede poco.
Grazie Nues
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Cicciput il 30/04/11 alle 20:54 via WEB
Altro internauta che legge il tuo "illeggibile" post. Che in realtà era tutt'altro che illeggibile: andava giù liscio come una radeberger in estate, o come un spritz se preferisci. In certi punti tradiva puzza di letteratura americana del '900... non ti esaltare adesso, è solo che mi piace quello stile e l'ho ritrovato in un blog... cazzo finalmente un blog senza pretese, senza stelline gif animate, senza giudizi sul mondo e sulle relazioni di coppia - diomadonna che schifo, e diomadonna lo dico sempre anch'io. Destreggiarsi tra l'incomprensibilità di certe scelte - non scopare per 10 anni! e mangiare di gusto al Mac... - e quel minimo di cervello necessario per non ergersi a Catone contemporaneo stile "io queste cose non mi abbasserò mai a farle", be' è difficile ma ci sei riuscito. Tanto di cappello. Quando mi ricordo, passo a trovarti sul blog. P.S. com'è guidare una Chrysler?
 
 
simurgh2
simurgh2 il 01/05/11 alle 08:07 via WEB
O' cicciput, grazie.
Il mio ego si fa tronfio. Godo con poco. Beh, un po si sta qua a scrivere dei post per ricevere soddisfazione no? Trovar qualcuno a cui piacciono. Questo non lo legge nessuno, mi ero detto. Troppo lungo, e poi son cagate. Invece ho tre testimonianze al capolinea.
E' da un po che mi addestro alla linea tipo scrivi come mangi. Credo sia una corrente di pensiero contemporaneo. Fai dei ragionamenti, racconti qualcosa come fossi al bar, tra amici e poi, sai, pensieri semplici ecco. Penso che tra le righe le domande che uno si pone, si colgano pure. Io non è che abbia delle verita. Preferisco dubitare.Uno scettico insomma, incline al cinico. Beh dai, vado a mettermi su una moka e ti mollo. Grazie di essere passato. Mi piace come la metti giu te. Ciao cicciput
Ah, la crysler. Figata, a parte star attento al cambio automatico. E' uno di quel cassoni lunghi, nero. 300 c Sai, c'è questo discorso che sento la mia personalità cambiare quando la guido. Mi gazo e assumo l'espressione da stronzo e poi faccio l'indifferente, come fosse mia. Che semo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ugo il 01/05/11 alle 09:23 via WEB
buon giorno!
mai vista una Chrysler che va a Petrolio;)
simurgh!!!!! sveglia!!!!! (miiiiiiiiiiiiii sempre tutto ti devo spiegare!)
 
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