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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« Il Re delle mosche senza alimerda scritto minuscolo »

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Post n°249 pubblicato il 25 Giugno 2011 da simurgh2
 

Quasi fosse una forma innovativa/
Un'anoressia contemplativa/
Qualcosa che accogli in te e vuoi proteggere/
con le sue sincretiche sfumature autolesioniste/
Contaminazioni heavy metal e manga/
ma anche passione sfrenata per i prodotti di marca/
Bambine giapponesi dai grandi occhi spalancati/
E' il bambù l'essenza estetica, la tua forma /
e anche la  carta da parati della tua camera/
con la foto di Marylin Manson dal trucco sfatto/
e la foto del Sai Baba, la purezza dello spirito/
Bevo un prosecco mentre spetto che fumi la fuori/
e ti guardo, esterefatto, neanche lo volevo./
Che ci faccio? Non sapevo. Ti avevano mollato/
Lui se n'era andato via e tu restavi la con me/
Mi hai parlato dell'energia cosmica che si espande/
che sostiene e rassicura il combattente/
che come ad un kamikaze promette pace/
Il dissolversi in un nulla originario, spargimento/
Io non sapevo che dire, la ascoltavo/
Aveva una forza sua, incredibile, ero attonito/
Come sconfiggere la schiavitù del corpo/
Mangio dei salatini al gusto di pizza/
lei mi da l'idea delle bollicine del prosecco/
Sbatte le ciglia, parla con un soffio che si estingue/
Se vuoi venire a casa mia ti preparo qualcosa/
Mi piace preparare per qualcuno, per me no/
Non sapevo che fare./
Mi pareva una situazione complicata/
Li ho vissuti tutti, uno ad uno, i disturbi alimentari/
sò che mi ha dettto ad un certo punto/
Quella perfezione che inciampava in un errore/
mi pare dicano i Nirvana in una loro canzone/
Camminando poi verso casa sua mi dirà che il sogno/
è, in una giornata di sole come quella/
con il sole che ti brucia le spalle, ecco/
è di riuscire a non produrre nessuna ombra/
L'ombra di sè, finalmente dissolversi/
e diventare solo luce. La purezza/
Di questo era convint.Era una mistica.

(intanto finisco qua)

 

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Commenti al Post:
JoyMusette
JoyMusette il 25/06/11 alle 11:34 via WEB
l'autolesionismo è molto eccitante, per alcuni. E' difficile da comprendere, ma quando ci sei dentro è come una droga. Bellissime le cose che hai scritto. Un bacio.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 25/06/11 alle 19:05 via WEB
Terribile Joy
io rintraccio nell'autolesionismo in molto di quello che chiamaiamo quotidianità e che ci trovi qualcosa di eccitante non credo. Tranne quando nel ledersi compare il desiderio. Allora desiderio e il male si congiungono, ed è un peccato come quando stai con un'anoressica e intuisci le sue ragioni, che sono le ragioni di tutti, solo che in lei si esprimono con bisogni di quel tipo. Che peccato, ti dici, che cerchi di morire non mangiando piu niente, con lenta, esasperante precisione.
Personalmente non sono cosi forte e determinato, non ho ragioni sufficienti e non mi piace starci troppo dentro alle cose, che mi prendano e assorbano totalmente. Stabilisco distanze e non mi piacerebbe dipendere da alcunche. Dissolversi in qualcos'altro, amore compreso, affidarsi ad una fede, ad un credo, a qualcun'altro o ualcos'altro affinchè cio ti assorba e diventi ragione che ti colma e restituisca un senso pieno della vita ecco, no.
L'autolesionismo pare, a molti, molto eccitante nel sesso. Neanche quello a me viene, neanche la voglia. Penso di essere un uomo mediocre, senza pulsioni che lo spingano oltre ma, eppure non è che mi dispiaccia un tiro di coca, un paio di Negroni, una canna o il "fammolo strano",
Però.in alcuni di questi "autolesionisti", ci trovo qualcosa di superiore, una tenacia severa, una disperazione espressa in modo eclatante, una sorta di misticismo diciamo, un coraggio insomma che io non ho.
Esco a farmi lo spritz che è l'ora. Lo trovo mediamente eccitante
 
placebo.ma
placebo.ma il 25/06/11 alle 14:22 via WEB
Il modo in cui osservi e intuisci l'essenza delle persone , e di quelle femminili in particolare, oltre ciò che appare o in base a ciò che si vede, ha un che di delicato e nello stesso tempo di sfacciato...sicuramente belle parole ben dosate, per me che ne uso così poche, un'immersione fantastica.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 25/06/11 alle 19:06 via WEB
scusami placebo, dopo rispondo anche a te
 
 
simurgh2
simurgh2 il 26/06/11 alle 05:32 via WEB
Grazie placebo
mi lusinghi ogni volta. Delicato e sfacciato eh? Mi piace questa roba.
 
   
placebo.ma
placebo.ma il 26/06/11 alle 10:42 via WEB
Ho semplicemente buttato giù due parole 'grezze'...i commenti non sono questi.
 
     
simurgh2
simurgh2 il 26/06/11 alle 11:27 via WEB
buttar giu, semplicemente cose che tiran su. Sai com'è, qua un pò serve anche per dare una botta all'autostima, per buttarla su di due tacche. Un'apprezzamento.Mica servono grandi commenti. Grazie placebo
 
Eulalie2
Eulalie2 il 25/06/11 alle 20:56 via WEB
Anch'io spesso vorrei dissolvermi sparire _________________________________________
Sparire, lontano, dissolvermi, e dimenticare poi
La stanchezza, la malattia, l'ansia
Degli uomini, qui, che si sentono
soffrire,
Qui, dove il tremito scuote gli
ultimi, scarsi capelli grigi,
Dove la gioventù impallidisce, si
consuma e simile a un fantasma muore,
Dove il pensare stesso è riempirsi di
dolore,
E la disperazione regna, dalle ciglia
di piombo,
Dove la bellezza vede spenta la luce
dei suoi occhi
E l'amore nuovo non riesce a piangerla
oltre il domani
John Keats
 
 
simurgh2
simurgh2 il 26/06/11 alle 06:10 via WEB
Scovi sempre azzeccate poesie tu, Eulalie. Mi stupisci ogni volta. Ti ringrazio. Misuro il tuo affetto per il tempo che so, beh immagino, mi dedichi nel cercarle queste poesie e, poi trascriverle.
"E la disperazione regna, dalle ciglia di piombo,"
Ha una sua estetica la disperazione, il dolore. Un canto che ha a che fare con le sirene e la malia. Involontari adepti ne perseguiamo la cura e la rappresentazione, Il dolore dovrebbe essere grimaldello per scardinare le nostre coscienze, renderci forti, occasione per smascherarci ma anche,volendo, rimanerbne prigionieri in una condizione che, incapaci d'altro, preferiamo rimanerne prigionieri.
Tutti, immagino tentiamo di scoprire quel che siamo, quel che si è ma, una volta capito ci si accorge che, probabilmente, non si poteva essere nient'altro.
 
   
Eulalie2
Eulalie2 il 26/06/11 alle 11:52 via WEB
Spesso la nostra sofferenza è causata dalla follia non c'è altra spiegazione
il resto sono dettagli insignificanti
solo scuse giustificazioni
non sensi
L'anoressia è un argomento a me molto "caro"
http://www.youtube.com/watch?v=v7oM4zW20yY
 
     
simurgh2
simurgh2 il 27/06/11 alle 03:15 via WEB
a href="http://www.adelphi.it/libro/9788845919855">!La follia che viene dalle ninfe" Un bel libretto che ha scritto Calasso, anche se non parla di anoressia
"[Le ninfe] sono l'elemento della possessione, sono quelle acque perennemente increspate e mutevoli dove improvvisamente un simulacro si staglia sovrano e soggioga la mente."
Mi spiace se ho offeso particolari sensibilità rivolte all'argomento
 
     
simurgh2
simurgh2 il 27/06/11 alle 03:17 via WEB
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Paola il 26/06/11 alle 00:20 via WEB
Dubito che chi ha il coraggio estremo di lasciarsi morire così, di distruggersi non mangiando, abbia la forza e la volontà di avere fede in qualcuno, in qualunque "qualcuno", perché QUEL QUALCUNO...gli ha già distrutto la vita! Forse distruggendo se stessa pensa di distruggere anche chi le ha fatto del male.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 26/06/11 alle 06:32 via WEB
Lasciare che ci distruggano, permettere questo, richiede la nostra complicità, immagino. Costriamo teoremi che ci condurranno all'autodistruzione,cercando di dare un senso ulteriore, piu alto, un valore supremo al suo compimento.Credo sia nell'indole dell'uomo la crudeltà, anche efferata di compiere stragi in nome di una fede suprema. O come il coraggio del kamikaze che si immola per compiere la sua impresa. Leggevo in un libro di Murakami che le mogli dei kamikaze, di chi sceglieva di diventarlo, le mogli sapendolo si uccidevano sennò non avrebbero permesso al loro uomo, avendo famiglia, di diventare un kamikaze. C'è pure un'etica allora, mi dico. Perfettamente comprensibile e giustificabile, anche in una civiltà evoluta come quella giapponese.
QUEL QUALCUNO è sempre un fantasma da cui ci facciamo abitare. La solita storia della vittima che si sceglie il carneficie. La forza e la volontà, in questi che intendono morire, che sicuramente pensano, magari inconsciamente di distruggere cosi anche chi gli ha fatto del male, ad un certo punto trovano questa fede in qualcuno, in un dio, un terapeuta, un'amica, nei farmaci, un'insieme di cose e, quasi sempre si salvano. Da quel che vedo.
Beh, mi piace paola che passi di qui. Hai sempre un'osservazione stimolante da lasciar giu. Ti ringrazio

« È detto unheimlich tutto ciò che potrebbe restare [...] segreto, nascosto, e che è invece affiorato »
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 26/06/11 alle 01:19 via WEB
Oggi li osservavo con occhi diversi i bambù del prato dietro casa. Ero contenta che avessero messo su tutti quei rami di foglie ad arma di lancia e tutta quella volontà di non spezzarsi. E che gli ultimi nati prepotenti crescessero con quella velocità imbarazzante che li contraddistingue. E soprattutto che facessero tutta quell'ombra.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 26/06/11 alle 06:43 via WEB
Bellissimo lontra,
mi piace questo modo tuo di approcciare le cose. La tua visione insomma, il tuo sguardo sulle cose del mondo.
Che strani e imprevedibili collegamenti, possiedi dei guizzi come se il tuo spirito fosse incline al cercarne la gioia. E chissà perche a te è rimasto impresso il bambù? "Oggi osservavi con occhi diversi"..com'è strana l'interazione che si crea tra le menti. Quel che sà suscitare ed evocare. Un entrare in relazione che sa sortire il riprodursi d'immagini e metafore che non ci si aspetta. "Prepotenti crescessero con quella velocità imbarazzante"
Passa ancora lontra, passa ancora.
 
angeligian
angeligian il 26/06/11 alle 11:09 via WEB
Oh, mamma! Sono entrata con la grazia dell'elefante in una cristalleria pensando di trovarmi nel solito blog casereccio e casinista di Libero. E invece no. Questo è un chiostro dove si parla a voce bassa e si cerca nell'anima. Complimenti, nuovo amico!
 
 
simurgh2
simurgh2 il 26/06/11 alle 11:23 via WEB
ah si? dà questa impressione? Sai è per darmi un tono tormentato e sofferto. Poi dipende dal tipo di post. Guarda che scrivo anche visionarie cagate sai. Un chiostro dove si parla sottovoce he he! bella questa immagine. Amica anche tu
 
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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