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SAINKTO NAMTCHYLAK
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-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
io rintraccio nell'autolesionismo in molto di quello che chiamaiamo quotidianità e che ci trovi qualcosa di eccitante non credo. Tranne quando nel ledersi compare il desiderio. Allora desiderio e il male si congiungono, ed è un peccato come quando stai con un'anoressica e intuisci le sue ragioni, che sono le ragioni di tutti, solo che in lei si esprimono con bisogni di quel tipo. Che peccato, ti dici, che cerchi di morire non mangiando piu niente, con lenta, esasperante precisione.
Personalmente non sono cosi forte e determinato, non ho ragioni sufficienti e non mi piace starci troppo dentro alle cose, che mi prendano e assorbano totalmente. Stabilisco distanze e non mi piacerebbe dipendere da alcunche. Dissolversi in qualcos'altro, amore compreso, affidarsi ad una fede, ad un credo, a qualcun'altro o ualcos'altro affinchè cio ti assorba e diventi ragione che ti colma e restituisca un senso pieno della vita ecco, no.
L'autolesionismo pare, a molti, molto eccitante nel sesso. Neanche quello a me viene, neanche la voglia. Penso di essere un uomo mediocre, senza pulsioni che lo spingano oltre ma, eppure non è che mi dispiaccia un tiro di coca, un paio di Negroni, una canna o il "fammolo strano",
Però.in alcuni di questi "autolesionisti", ci trovo qualcosa di superiore, una tenacia severa, una disperazione espressa in modo eclatante, una sorta di misticismo diciamo, un coraggio insomma che io non ho.
Esco a farmi lo spritz che è l'ora. Lo trovo mediamente eccitante
mi lusinghi ogni volta. Delicato e sfacciato eh? Mi piace questa roba.
Sparire, lontano, dissolvermi, e dimenticare poi
La stanchezza, la malattia, l'ansia
Degli uomini, qui, che si sentono
soffrire,
Qui, dove il tremito scuote gli
ultimi, scarsi capelli grigi,
Dove la gioventù impallidisce, si
consuma e simile a un fantasma muore,
Dove il pensare stesso è riempirsi di
dolore,
E la disperazione regna, dalle ciglia
di piombo,
Dove la bellezza vede spenta la luce
dei suoi occhi
E l'amore nuovo non riesce a piangerla
oltre il domani
John Keats
"E la disperazione regna, dalle ciglia di piombo,"
Ha una sua estetica la disperazione, il dolore. Un canto che ha a che fare con le sirene e la malia. Involontari adepti ne perseguiamo la cura e la rappresentazione, Il dolore dovrebbe essere grimaldello per scardinare le nostre coscienze, renderci forti, occasione per smascherarci ma anche,volendo, rimanerbne prigionieri in una condizione che, incapaci d'altro, preferiamo rimanerne prigionieri.
Tutti, immagino tentiamo di scoprire quel che siamo, quel che si è ma, una volta capito ci si accorge che, probabilmente, non si poteva essere nient'altro.
il resto sono dettagli insignificanti
solo scuse giustificazioni
non sensi
L'anoressia è un argomento a me molto "caro"
http://www.youtube.com/watch?v=v7oM4zW20yY
"[Le ninfe] sono l'elemento della possessione, sono quelle acque perennemente increspate e mutevoli dove improvvisamente un simulacro si staglia sovrano e soggioga la mente."
Mi spiace se ho offeso particolari sensibilità rivolte all'argomento
QUEL QUALCUNO è sempre un fantasma da cui ci facciamo abitare. La solita storia della vittima che si sceglie il carneficie. La forza e la volontà, in questi che intendono morire, che sicuramente pensano, magari inconsciamente di distruggere cosi anche chi gli ha fatto del male, ad un certo punto trovano questa fede in qualcuno, in un dio, un terapeuta, un'amica, nei farmaci, un'insieme di cose e, quasi sempre si salvano. Da quel che vedo.
Beh, mi piace paola che passi di qui. Hai sempre un'osservazione stimolante da lasciar giu. Ti ringrazio
« È detto unheimlich tutto ciò che potrebbe restare [...] segreto, nascosto, e che è invece affiorato »
mi piace questo modo tuo di approcciare le cose. La tua visione insomma, il tuo sguardo sulle cose del mondo.
Che strani e imprevedibili collegamenti, possiedi dei guizzi come se il tuo spirito fosse incline al cercarne la gioia. E chissà perche a te è rimasto impresso il bambù? "Oggi osservavi con occhi diversi"..com'è strana l'interazione che si crea tra le menti. Quel che sà suscitare ed evocare. Un entrare in relazione che sa sortire il riprodursi d'immagini e metafore che non ci si aspetta. "Prepotenti crescessero con quella velocità imbarazzante"
Passa ancora lontra, passa ancora.