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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« Incendipassaggi »

DIES IRAE

Post n°257 pubblicato il 06 Luglio 2011 da simurgh2
 

Ci son delle volte ultimamente
che c'è stato che volevo
che il dolore (1) fosse forte davvero.
Un dolore che si facesse sentire
Un dolore che potesse farmi compagnia
Mica quelle cose che stan la e non sai bene
Che ti tormentano e ti rodono
No, no una roba forte dev'essere
che ti fà compagnia oppure affronti a viso aperto
come in in duello o con le tue guarnigoni
in campo aperto o nella foresta dei pugnali
Io, ad esempio, quando son cosi
la cosa che piu mi amplifica ed esaspera
è il Requiem di Mozart o lo Stabat Mater di Pergolesi
Che son cose che ascolto solo in momenti cosi
Dovrei di nuovo star la a comprarmi i cd
Chissà dove son andati a finire? boh 
Potrebbe essere anche qualcos'altro, che ne sò
Qualcosa di Tom Waits o John Coltrane
Il dolore ti deve spaccare, farsi uomo
dilaniare, allora si ti tiene anche compagnia
E' di questo dolore che volevo dire
Che quei dolorini la che stai là a tirare avanti beh 
non risolvono un cazzo invece, per guarire
Ecco.

(1) dolore riferito a pene d'amore, alla perdita e al lutto

Vorrei far una lista dei pezzi che mi vengono in mente
Di quelle canzoni la che mi fanno urlare
Tornerò qua a metterle man mano

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Commenti al Post:
vengo.dalla_luna
vengo.dalla_luna il 06/07/11 alle 20:00 via WEB
http://www.youtube.com/watch?v=9qt9vyqrVqo
 
 
simurgh2
simurgh2 il 07/07/11 alle 13:18 via WEB
Una che viene dalla luna mi fa scoprire i Canti di Ossian. Non ne sapevo niente, giuro però sono uno che è imbarazzantemente affascinato dall'epica guerresca, dall'epopea romantica, dalle storie d'amore infelici.
Tu che vieni dalla luna mi sobilli ad una scoperta, quei canti poi, dalla natura selvaggia e tempestosa che vuoi, mi sorprendi ed endi, almeno per una che viene dalla luna si, mi stendi nel senso come una nutella sulla fetta di pane, tipo spalmare. Insomma poi ci vado dietro io ai pensieri ma, chi ne abbia a leggere non malintenda. Era solo per questa sorpresa dei canti di Ossian. Bon dai che vado, ciao
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Paola il 07/07/11 alle 11:04 via WEB
..."eliminando la sofferenza al suo primo insorgere, l'uomo moderno si nega la possibilità di prendere coscienza della straordinaria bellezza del suo contrario: il non-dolore"... Tiziano Terzani.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 07/07/11 alle 13:59 via WEB
L'ho letta non so quante volte, ripentendomela sottovoce. Sai come quelli che non sanno leggere se non borbottando, che li vedi che muovono le labbra e sono tipi piu persi del normale, che si avvicinano col naso alle parole. Insomma Terzani mi imprimeva un sorrisetto che virava sul ghignetto. Come tutti lo rispetto, per carità e non si merita sarcasmo
Quel che volevo dire è che davvero non riuscivo ad afferrare, per quello ho letto e riletto piu volte. Quel che intendo è che il dolore ha in sè una straodinaria bellezza. Un'estetica prepotente, una forza creativa. In fondo ho un'animo tragico, una naturale propensione. A dirla cosi poi par quasi che quel dolore che dicevo me lo sia inventato. Non è cosi. Solo che lo volevo forte, se proprio doveva essere. Ciao che vado che ho una riunione. Grazie paola
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 08/07/11 alle 10:49 via WEB
Ultimamente per casa gira un beat di un beatmaker di mia stretta conoscenza, campionato da un vinile di Coltrane: io lo considero frutto di un seme che arriva dall'est. (ma questo è un segreto che il beatmaker non sa)
 
 
simurgh2
simurgh2 il 08/07/11 alle 15:33 via WEB
Ultimamente, c'è qualche modo di sentirlo quel campionamento? Che io, per esempio, quel giro di note all'inizio che girano attorno a se stesse, quelle la, non altre, il preambolo e non dico del resto che per me è preghiera, che se pregassi qualche volta io vorrei pregare cosi, insomma lo sai che rimase chiuso in camera una settimana quando compose questo pezzo, non scendeva neanche a mangiare, giorno e notte, e sembrava un'asceta monastico, un'invasato delirante del vecchio testamento. Le ha raccontate sua moglie queste cose, che gli toccava dormire sul divano in quei giorni e lui la, mai fermo, sempre che provava e riprovava questo che è un mantra se ascolti e andavano da lei a lagnarsi, a dir che cazzo aveva, che andasse a suonare in mezzo al parco ma niente non potevi dirgli niente, non ti ascoltava. Tu prova a sentire, non pare mica sta roba, eppure c'è un'intensità tremenda, un messaggio d'amore terrificante. Dei sassofonosti che suonano in giro piu di tre quarti hanno il timbro coltraniano. imparano le sue scale, il suo modo di soffiare e quasi tutti vengono da la, dal suo modo. Quando mi son messo io invece è stato gato barbieri il primo a prendermi quel modo la che aveva da latino americano. Beh, digli al beatmaker come si fa a sentire quel campionamento, se si puo e del segreto, credo a lui non importi, ma se è un mezzo si puoi rivelarglielo. Un bacio
 
   
lontradelbosc
lontradelbosc il 09/07/11 alle 03:03 via WEB
Ecco il primo che mi appare di Gato Barbieri è "Fiesta", sembra un destino, un rigirare attorno agli argomenti, come le note di Coltrane attorno a se stesse? Certo che le racconti in un modo le storie dei personaggi che ami, sei contagioso, vien voglia di vederle e sentirle in empatia con te. Prende dentro questa musica, come un morso, e però non fa male, soggioga e lascia liberi allo stesso tempo. Quand'ero ragazza la radio mandava musica jazz e mi incuriosiva la sua strana musicalità che non aveva niente a che fare con le "bele gigugin" di quei tempi là. I beat sono un'elaborazione di suoni che vengono campionati da vinile, aggiunti ad altri suoni, tagliati, assemblati (se mi sente mi boccia a vita), ne escono delle basi hip hop, quelle che girano qui, in cui a volte si riesce a riconoscere la provenienza di un suono, come nel caso che ho detto. Se riesco ad averlo te lo passo, se non prima, poi, perchè qui è cosi'. Si', buona notte e un bacio anche a te.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
teti900 il 09/07/11 alle 08:32 via WEB
 
 
simurgh2
simurgh2 il 09/07/11 alle 13:25 via WEB
Spassosissimo teti ma non è solo da ridere quel video. Mi da un sacco di spunti da inventarci sopra qualcosa, e di quanto noi usiamo nella vita il remote control, quanto lo cerchiamo e ci venga il nervoso se non troviamo il telecomando che ci porta avanti e indietro e ripartire daccapo o, arrivare in un secondo alla fine.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Paola il 09/07/11 alle 09:01 via WEB
http://youtu.be/iDOPnVr_SZg http://youtu.be/hOIhRHje9Vc Buon fine settimana.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 09/07/11 alle 13:23 via WEB
O' Paola..me lo son preso su un video di sakamoto, che mi pareva andava bene giusto per il video che ho messo dopo, gli dava quell'effeto di rarefazione che non ho saputo scrivere e trasmettere. Se uno lo fa partire, il piano di sakamoto, allora non servce neanche dire, lo sente, ci arriva da solo. In pratica mi serviva per quei pochi secondi quando passava la carrozzina veloce ah, ma l'ho scritto anche sotto nel post. Grazie allora.
 
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