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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« Le stanze (Una cover)Se fai esistere le cose »

Una piccola storia - di DonnaCamel

Post n°262 pubblicato il 12 Luglio 2011 da simurgh2
 

 

Mi è venuta da un botta e risposta che ho letto sul blog, della 
signora rumena che andava a Lourdes.
Se vuoi metterla, te la regalo, fanne quello che vuoi.
Ciao
Bianca

(come mai mi esce cosi con le freccette?)
Tom Waits - Invitation to the blues



Ieri parlavo con Massimo dei posti, sei stata a Parigi mi ha detto. 
Sì, sono stata in tanti posti in Europa, anche a Parigi e a Londra e a 
Dublino, Madrid e altri posti che non sto qui a dirli tutti che tanto 
sono di più quelli dove non sono stata però m'è passata la voglia di 
muovermi, m'è venuta una stanchezza addosso che non ho più voglia 
nemmeno di andare in vacanza. Eppure si fa presto adesso, mi è venuto 
in mente un signore che abitava da queste parti, ogni tanto lo 
incontravo giù in strada e mi attaccava un bottone, aveva più di 
novant'anni e si ricordava ancora di quando era venuto qui col 
cavallino e un carretto con sopra un materasso e poco altro ancora, 
c'era la guerra, la grande guerra, che la chiamavano così prima che ci 
fosse bisogno di contarle e lui era venuto a Milano per scappare dal 
Veneto e l'aveva fatta tutta a piedi, camminando di fianco al carretto 
con su la roba e sua mamma. Aveva un fratellino di quattro o cinque 
anni e sua mamma aveva dovuto farsi tornare il latte perché non aveva
niente da dargli, gli dava il seno e non sapeva nemmeno se gli veniva 
un po' di nutrimento, lui ciucciava e poi si addormentava. Non so 
quanti giorni ci avevano messo perché un po' andavano e un po' si 
fermavano da qualche parte per cercare qualcosa da mangiare. 
Raccoglievano certe erbe nei prati e ci facevano la minestra. Non so 
nemmeno perché avevano dovuto scappare, che da mangiare c'era di più in campagna che qui, non me l'aveva detto. Se avevo tempo di dargli retta mi raccontava qualsiasi cosa ma erano episodi isolati, senza un 
quadro generale, il più delle volte cercavo di tagliare corto perché 
avevo sempre qualcosa da fare, stavo lì per educazione più che altro, 
avevo anche io i figli piccoli e il lavoro, adesso sai quante storie 
ci farei su.
Ma mi ricordo poco, mi son rimaste le macchie scure che aveva sulle 
mani e gli occhiali spessi, il gilè lungo che metteva anche d'estate. 
Poi non l'ho visto più, non so se l'hanno portato in un ospizio o cosa.

(Donna Camel)

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Commenti al Post:
simurgh2
simurgh2 il 12/07/11 alle 18:21 via WEB
Il viaggio, in fondo, è quel tempo e quello spazio. A questa dimensione, se si leva la lentezza, il sommarsi dei passi, il cumulo di pensieri, dell'ignoto e del destino a cui vai incontro, diventa turismo. Un viaggio forse, è qualcosa di diverso dal visitare. Io vorrei imparare a viverli come fa Rumiz, i viaggi o avere il coraggio di fare venezia mosca, la via della giada a piedi, come ho visto il tipo partire con lo zaino in spalle o quello da qua vicino che è partito da piu di un anno ed è ancora via, e adesso gira per la cina e il sud est asiatico con una vespa cinquanta. A me vien su la stanchezza solo a pensarci
Non credo abbia avuto piu di quindici anni quel signore quando è partito con il carretto dal veneto.
I viaggi son storie, il turismo fotografie, qualche souvenir.
In quel viaggio, quel signore ha riscritto la sua storia, sicuramente. La sua epopea, l'esodo, la fuga, la fame. C'è qualcosa di biblico. Mica che rimpianga viaggi come il ritorno dalla russia a piedi dei nostri, durante quella grande guerra. Pensa che qualcuno è rimasto la e ha messo su famiglia con qualche contadinotta. beh, ora sfreccio. C'è bregovic che suona. Grazie bianca. Un bel regalo il tuo
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 13/07/11 alle 08:52 via WEB
E' vero, i viaggi sono storie e il turismo fotografie. Ho fatto del turismo ma anche dei viaggi, sono quelli che mi hanno riportata a casa cambiata in qualche modo. L'ultimo è stato pochi anni fa in Norvegia con i miei ragazzi, ma questa è ancora un'altra storia. Grazie a te per l'ospitalità.
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 13/07/11 alle 02:05 via WEB
Mi piace questa storia che fila via liscia come l'olio, quel cucchiaio d'olio crudo che mettevamo nelle minestre "verdi" fatte di erbe del prato con il riso: ortiche, tarassaco, primule, punte di "gallina vecchia", ah ah, fa ridere, ma la chiamavano cosi', borraggine, cicoria e chi più ne ha più ne metta. E mi ricorda i forestieri che si notavano subito quando arrivavano in paese, che allora ci si conosceva tutti e la diffidenza iniziale si superava presto, specie se avevano dei bambini e un'aria bisognosa. Poi il viaggio mi porta alla mente l'impresa compiuta alcuni anni fa da quattro ciclisti sessantenni delle mie parti, tra cui anche mio cugino di cui sono orgogliosa, che hanno attraversato l'America coast to coast dal Pacifico all'Atlantico, partendo da Portland e arrivando a New York nel giro di poco più di venti giorni. Che bestie di gambe!
 
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 13/07/11 alle 08:52 via WEB
Grazie!
 
   
simurgh2
simurgh2 il 13/07/11 alle 09:33 via WEB
e massimo chi e'?
 
     
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 14/07/11 alle 11:29 via WEB
Un amico. Anche questa cosa l'ho prsa da te: una volta non mettevo mai i nomi, ma ho visto che ogni tanto tu lo fai e mi sono detta, perché no, che male c'è?
 
 
simurgh2
simurgh2 il 13/07/11 alle 09:28 via WEB
se qualcosa sa filar via scorrendo leggera, se è pelle liscia che dita sfiorano appena, se qualcuna ha sempre una storia, se di quell'olio crudo non ne hai la viscosità ma ne trattieni il profumo, se una lontra sà sempre per questo stupirmi, se se se..
Ti vien da ridere perchè la gallina vecchia sei tu? he he..
Non le fanno piu quelle minestre eh? Non ne vedi piu di femmine con grembiule e traversa con il culo alto in mezzo ad un campo, con un coltellino e una sporta a raccogliere erbe, magari in due tre che se la contano e malignano, cantano e ridono. Avevano tempo quelle femmine. Un tempo perduto, che non si trova piu e con quello anche dei sapori, le verdure in tecia, deliziose con i bolliti, formaggi teneri, uova che me ne mangerei un po anche adesso, per colazione, con un pezzo di pane e anche un bicchiere di bianco. Che mi vien fame anche se son le nove. Quelle erbe si. Ermanno Olmi ecco, lui si ne tirerebbe fuori un filmetto ma tu sei ispirazione, sempre ma un'ispirazione che ha un'imprinting futuribile, che un'istante dopo può collegarsi ad un rapper. C'è una trasmissione alla radio, sei gradi si chiama, e sa spaziare per analogie e richiami che possono collegare che ne sò, bach ad archie sheep e poi nicola arigliano. Ecco, tu per me hai qualcosa di simile.
Vai cosi, per cose che te ne portano alla mente altre. Spesso sono piccole imprese, che passano inosservate, gente umile e modesta, piccoli eroi di un'epica minore, come poteva esserlo quell'anziano signore con gli occhiali con le lenti spesse un dito e il gilè da mediatore di bestie, e quel tuo cugino con i suoi cinque giannizzeri a tirar su quella combricola per attraversare l'america. Ecco, a me piacerebbero da matti quelle storie. Beh grazie lontra, sei sempre speciale.
 
   
lontradelbosc
lontradelbosc il 13/07/11 alle 11:28 via WEB
Guarda che la zappa sui piedi me lo son tirata da sola, mannaggia, e non ho fatto in tempo a correggere ricordando che il nome di quell'erba non era "gallina vecchia", ma "gialina grasa" ossia "gallina grassa", non è che mi sarei risparmiata niente, ma era per dire le cose come stavano davvero e riderci su un'altra volta. Vi abbraccio che siete veramente speciali voi tutti.
 
     
simurgh2
simurgh2 il 13/07/11 alle 12:23 via WEB
Poi qua metti in moto storie di erbe, di gialine grase e tiri su un repeton, che ti vien da ridere si, ti viene anche ad immaginarti che ti tiri la zappa, mi par proprio si. Sei forte va
 
     
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 14/07/11 alle 11:27 via WEB
In questo caso magari era la zuppa sui piedi :-)
 
     
simurgh2
simurgh2 il 14/07/11 alle 13:55 via WEB
ha ha ha...con i piedi nella zuppa in mezzo al riso con le ortiche, i tarassaco o pezzi di zucca e cavolfiore
A raccontarsi storie non si sa mai dove si va a finire con i piedi, perchè i piedi nelle storie camminano, camminano
 
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