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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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SANMAURIZIO

Post n°302 pubblicato il 22 Settembre 2011 da simurgh2

L'aria da martire c'è l'ho per recita e per turbe interiori, per naturale propensione, inclino a declamarlo il martirio. Oggi il mio santo, l'ononastico Maurizio, capo della legione Tebea, detta Fulminante, ai confini orientali dell'Impero Romano, però ho letto che l'hanno mandata anche sulle Alpi, per via che venivano giu questi Galli a far pandemoni.

Il quadro è di Goya

Comandava tutto questo Massimiano I soldati di questo che si chiamava come me e che ne avrà avuti seimila, perchè Maurizio era un generale, mica come me che son solo caporale e che questi "eseguirono brillantemente la loro missione, tuttavia, quando Massimiano ordinò di perseguitare (ed uccidere) alcune popolazioni locali del convertite al cristianesimo, molti tra i soldati tebani si rifiutarono. Massimiano ordinò una severa punizione per l'unità e, non bastando la sola flagellazione dei soldati ribelli, si decise di applicare la decimazione, una punizione militare che consiste nell'uccisione di un decimo dei soldati, mediante decapitazione." E cosi via fino a farlo martire e santo.

Mia mamma da giovane era a servizio in una famiglia di rampolli in città. Lei faceva anche quella che dava un'occhio ai bambini. Questi due bambini si chiamavano Maurizio uno e Lorenzo l'altro. Piu di ogni altra cosa per lei è stato il suono e quel che in lei sortiva quel nome. Ho questo nome per il modo aggraziato con cui la madre li chiamava, per come pronunciava quel nome insomma. Mia madre deve essere stata colpita dallo charme e dalle proiezioni immaginative, dalla sindrome da imitazione al modello sognato. Chissà come si formavano i miti nelle teste delle fanciulle di allora che mica sapevano di riviste patinate e tivù. Al massimo c'era la maestrina del paese, la contessina robe cosi. Sogni romantici. Devo il mio nome alla zeta. Era questa che piu di ogni cosa, secondo come la vedeva mia madre, la zeta a colpirla. Secondo lei quella lettera era segno e suono di nobiltà. Io da lei l'ho capita cosi. E mio fratello come si chiama? Lorenzo, ecco. Altro fatto è che il mio cognome ha dentro un'altra zeta. Barzi. E a pronunciarla qua, dove son cresciuto ad uno non è che la zeta gli esca di bocca tanto bene, che gli venga un bel suono, no. Un pò come agli emiliani o i romagnoli non so, però li ho sentiti che fatica  fanno anche loro. A me per esempio che quando andavo a scuola mi facevano alzare in piedi per dire il mio nome, facevo delle smorfie con la bocca per dirlo che venisse fuori un po bene. Queste cose bisogna saperle, del perchè e del percome a uno gli mettono un nome.

Uno spritz
al Campari

 

 

Guardando sui video e citando maurizio mi esce questo che qua al lavoro non si apre neanche, sicchè non lo sento. E' stato recitato in campo S Maurizio a Venezia, solo per quello. Però conosco il poeta, Giorgio Baffo, un grande poeta dialettale.
Ecco come lo definì Apollinaire:
« Questo celebre sifilitico, soprannominato l’osceno, lo potremmo considerare il più grande poeta priapeo mai esistito, ma, al contempo, uno dei massimi poeti lirici. »
Di seguito l'opinione dell'amico e discepolo Giacomo Casanova:
« Genio sublime, poeta nel più lubrico dei generi, ma grande e unico. »
Speriamo bene.

 

 

 

 

 

 

  

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Commenti al Post:
claudia.sogno
claudia.sogno il 22/09/11 alle 23:13 via WEB
si alza,e calmo ritrova la sua casa,quellaZeta dentro il suo cuore e così comprende e comincia.Quella Madre è stata l'inizio,Lei ha steso su quegli occhi mai visti il mondo amichevole e difesi da quello nemico...riparo nella stanza notturna,da quel cuore nasceva accoglienza e il luogo della notte rendava umano..."Non nell'oscurità,no,ma nella tua confortante presenza mettevi anche una lampada,che brillava come amicizia.Ogni rumore era per te occasione di spiegare sorridendo sapendo sempre quando e perchè di questo frusciare...E lui restava in ascolto e tornava sereno.Il tuo alzarsi era una dolce forza;il suo destino,nel grande mantello,si nascondeva dietro l'armadio e il suo confuso futuro,con mosse leggere abitava le pieghe"delle tende".E lui,dopo,coricato nella calma sognante,disperdeva sotto le palpebre del sonno la bontà della tua presenza nel ricominciato volere del sonno....così m'immagino questa combustione di sè attorno alla voce...c'è bisogno di andare...la mancanza ci muta,ci travolge ci sorregge,ci conforta....l'umano non sà trattenere la verità nell'immane bellezza,"perchè del tremendo la bellezza è l'inizio...perchè con questo sentire noi ci perdiamo...da fuoco a fuoco...Guarda gli alberi sono;le case dove abitiamo esistono ancora.Noi soltanto,andiamo oltre,dappertutto,come vento leggero...per questo cuore che ci sopravanza tentiamo una dimora nuova,"un sincero,prudente,tenue margine umano e una fertile sponda,tra corrente e pietre"...scuotiamo il cammino strappandolo al sicuro per una diversa certezza?quando amiamo,nelle nostre braccia sale una linfa che Rilke dice che non si può ricordare...impossibile da sostenere nel tempo di ogni giorno come invece l'albero,le case,cose tra le cose,fino alla marionetta anzichè il danzatore...allora,solo allora si comprende...e ricomincia il giro completo e "al di sopra di noi,reciterà l'Angelo"...Chi sono questi vagabondi che amore li spinge nell'inutile durare? Eppure come l"Albero di fico,da sempre deciso a tralasciare qua_sì completamente la fioritura"impariamo a contrarre il tempo della sua esitenza in quel rapido maturare cui non interessa la durata...dove restare "non è per lui decisivo",ma il viaggiatore torna a valle dalle montagne con la gialla e azzurra genziana della parola....oltre il limite dell'"Eterna...Lontana.La mia casa è lontana...Dove?E il ragazzo la segue,ma poi l'abbandona,ritorna,si volta,accenna...a cosa serve tutto questo?E' un compianto"...che lo porta fino a dove la valle si chiude per fare sgorgare l'acqua della sorgente della gioia che Lei annuncia congedandosi...BuoOnomastico..MauriZio
 
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