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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Post n°342 pubblicato il 31 Ottobre 2011 da simurgh2
 

"Sincronie di errori non prevedibili"

Li ho visti un paio di anni fa a Venezia. Forse anche tre o quasi quattro adesso. Guardavo questa danza da teatro (?) ma pensavo alla prevedibilità o meno degli errori. Mica che me lo facessoro capire loro con quella specie di gesti e danze, macchè. Voci corpi e suoni agli arresti domiciliari, quella sorta di tensione data dalla costrizione, dal frustrante. Uno guarda questi gesti e capisce che sono errori, indisciplinata scoordinanza. Lo fanno apposta, devono trasmettere un'idea. Avevo lo stomaco che brontolava, ricordo bene questa cosa, avevo fame. Stavo la a smenarmela nel farmi digrignare in testa questo concetto, incipit o assunto delle sincronie di errori non prevedibili. Lo facevo per poi far bella figura con la tipa che era con me, che facevo dei ragionamenti interessanti e gia questo secondo me è un errore che si sincronizza poi con altri per analogia e conseguenza naturale. Gli errori, non è che uno vuole farli, anche se spesso gia prima ne ha il presagio. Se c'è qualcosa che si puo considerare prevista è che l'errore verrà a palesarsi e sicuramente deriderci, che non c'è niente di peggio. Personalmente sono affezionato ai miei errori, non mi pare d'esser altro. Forse attraverso quelli ho sviluppato quel che sono. Sempre pronto a rifarne. Ho un rapporto affettivo con loro. Inevitabilmente si è legati per quanto li si voglia negare. In fondo l'imprevedibile è la parte seducente della vita. Che lo siano gli errori e anche gli amori. Questa è una frase che dovevo dire a quella là. L'errore è un vecchio ordine delle cose che tenti di scardinare. E in uno scarto si annida l'errore che la previsione non ha anticipato ne previsto. Certo che a guardar questo spettacolo si capiva che uno da piccolo aveva avuto delle esperienze insane e piu tardi letture conturbanti e schifose.  

non c'è narrazione, ma solo accadimento,
E' anche vero che a volte ci si accorga della sfacciataggine di certi errori cosi almeno ci si evidenziano le verita troppo modeste che ci stanno sotto.
Cosa sarà mai questo errore? Questo giusto e sbagliato? Ma chi l'ha detto? Come si è arrivati alla determinazione di questo concetto? Si parte da un assunto, e va bene. L'assunto che sia cattivo, non buono l'errore. Anche se dicono che sbagliando si impara. Un esercizio di conoscenza.
Metti che con quella tipa la di quella volta che eravamo a vedere questo spettacolo, con la quale poi cercavo di fare dei ragionamenti sopra lo spettacolo per far la mia bella figura,metti che poi con questa bella figura che cercavo di fare lei fosse contenta di mettersi insieme con me e che venisse fuori una storia.  Metti che questa storia ha funzionato per un po e poi, come tante, è andata a finire male, metti, e che poi io di male ci son stato da cani ma da cani, allora questo poi venga considerato un errore, che non ci dovevamo mettere assieme e che questo fosse un elemento imprevedibile allora, all'inizio quando volevo far bella figura e l'ho portata a vedere quelo spettacolo e avevo anche lo stomaco che mi brontolava, le sincronie di errori non prevedibili era una sorta di premonizione, come se nascessimo in quella storia sotto quel segno  e che tutte le 
domande sull'esistenza, sulla relazione, sulle presunte verità e sui mascheramenti, sull'amore perverso verso l'aguzzino che alberga fuori e dentro di noi me le fossi poste senza margine di errore, e che quello fosse solo un'inciampare che andava a sovvertire tutto un ordine precostituito che avevo prima e che questo andava a scompaginarlo perche quella la mi piaceva ed io ero solo e volevo mettermi assieme, perchè lei mi guardava ammirata mentre io le esponevo i miei ragionamenti e via discorrendo e che tutto questo va a scardinare tutta la serie di piani ordinati sui quali abbiamo costruito in maniera rassicurante le nostre caverne accoglienti e sempre più sofisticate e tecnologiche, messe in rete e tutto.  

"Sincronie di errori non prevedibili". Allora, ragionando con lei dopo, quando eravamo andati in un bacaro a bere due ombre tre e mangiare dei cicchetti, io  ho capito delo scarto, del margine che l'errore concede e della sua prevedibilità, che se non fai delle cose delle altre non accadono e le sincronie vengono a saltare, e che quello spettacolo mi insegnava questo e tutto il resto che non doveva accadere. Allora gliel'ho detto: Guarda che io e te non possiamo metterci assieme sai. L'hai capito?, gli ho detto. E lei:" E perchè?".
Ecco, non son facili da spiegare le cose, secondo me. 

 

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Commenti al Post:
simurgh2
simurgh2 il 31/10/11 alle 08:46 via WEB
Questo è un post che era la fermo in bozze. Era datato fine marzo. Non so neanche se l'ho gia messo fuori. Non credo. Però magari l'ho messo da un'altra parte.In blogspot magari. Fatto sta che, però non è uguale. Insomma dovevo dirlo. Interessa a qualcuno? No, non credo.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
teti900 il 31/10/11 alle 09:26 via WEB
uhmmm, dal chè si potrebbe spiegare l'equazione per cui il post precedente abbia dato esito pari a zero (almeno in pubblico, sebbene questo potrebbe indicare un risultato proporzionalmente inverso in privato, benchè l'inverso di zero mi viene da pensare che sia comunque zero, vabbhè, spero che la matematica difetti ed erri in sincronie più o meno discordanti)

tornando a queste erroneità, dato che lo ricordo l'altro, se posso dire, c'è stata una marcata evoluzione nel pensiero, quindi essendo tu ancora giovane, vedrai che si aggiusta anche quello che pare non tornare.

e comunque la colpa è sempre delle congiunzioni astrali, per dirla da atea, e cioè di quei fenomeni inspiegabili che ci fanno deviare apposta o per loro diletto dall'attimo che potrebbe condurci dove vogliamo e invece ci portano spesso dove avremmo voluto finire dopo, ma dopo__ dopo cosa?
dopo. a conclusione. quando avremmo voluto noi.
interessa a qualcuno questo commento?
vado a zappare che poi, dicono, torna a piovere.
buona giornata
 
   
simurgh2
simurgh2 il 31/10/11 alle 10:50 via WEB
Non mi caga nessuno eh? Il post del cappotto di marlon brando a me piace. Ha una sua astrusa filosofia. Un punto di vista che ricerca la matematica negli accadimenti, una formula precisa dell'improbabile. Anche questo è simile, il post qua sopra intendo. Una riesumazione che mi spiaceva lasciar la. Rivista ed reinterpretata. I post sono troppo lunghi. La gente si stufa. Io son incapace di condensare. Sviluppo percorsi ruminanti. Poi escono osservazioni come le tue e si fa interessante, almeno per me. Fondamentalmente io sarei per le cover, le rivisitazioni, anche degli scritti di altri ma c'è questa storia del plagio che personalmente non condivido affatto. Anzi, sarei un propugnatore. Basta dirlo no? Tu dici che è per via delle congiunzioni che son preso cosi? Interessante commento. Grazie teti. Vorrei tornarci però. E' pieno di sputi e spunti
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
teti900 il 31/10/11 alle 12:09 via WEB
ahahah gli sputi:)))
allora vai rivederti i commenti qui:))
adesso è niente in confronto!
poi sai che io te la do sempre e volentieri!
(l'attenzione, lo dico per i maligni:)
ps. penso anche io sia l'orto o il tasso, io semino e lui dissoda, sgrunt!
 
     
simurgh2
simurgh2 il 01/11/11 alle 08:46 via WEB
Ecco dove l'avevo messo: sui paralleli. Sarà stato uno dei primi post, credo. Era marzo. Lo trovi qua, se clicchi
Riletto i commenti. Interessante. Però qua va a finire in modo diverso, inedito diciamo. E poi non si citano libri. Mi ero dimenticato. Dicevo che neanch'io credo alla veridicità di quel che scrivo. Adesso si è bloccato il pc. C'è questa storia dei plugin. Chiudo e riapro
 
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